mercoledì 31 marzo 2010

Zac!

Ore 13. Suona il cellulare:
"Ciao alta!"
"Ciao. L'ho fatto. Zac, via tutti!"
"Via cosa?"
"I ricci. Ho tagliato i capelli alla Bassa"
"Usignur! Ma glieli hai tagliati tu?"
"No. Ieri sera ci ho provato e mi hai minacciato di morte... solo perchè sei rientrato prima dal lavoro e mi hai beccato, accidenti!"
"Dunque sei andata dalla parrucchiera..."
"Sì, la Bassa è stata bravissima. Si vede che è una vera donna, eh! Tutta felice dal parrucchiere. Glieli ho fatti lasciare un po' lunghi ai lati"
"No perchè? già che c'eri potevi tagliarli tutti corti..."
"Dici?"
"Sì, zac! e non ci si pensa più"
Che poi è la Settimana Santa. Mia mamma dice che sono i giorni giusti per potare le piante. Dunque dovrebbe valere anche per i capelli.

Ore 17. Arisuona il cellulare.
"Senti, mio papà è rimasto scioccato dalla vista della bambina"
"No! Perchè?"
"Per i capelli... rivuole i ricci!"
"Ah! e meno male che non hai fatto tagliare anche i lati"
"Beh veramente..."
"Veramente?"
"Ho dato una spuntatina anch'io..."
"Non sei tornata dalla parrucchiera?"
"No. Ma sono venuti bene, eh?"
Dalla reazione di mio suocero, posso immaginarlo.

Ore 17.15. Di nuovo il telefono.
"Il commento di mia mamma è stato: cresceranno".
"Insomma: hai fatto una cazzata?"
"Ma no, fidati!"
La situazione peggiora sempre più.

Ore 20.
Terrorizzato da queste premesse arrivo a casa per constatare di persona lo scempio a cui è stata sottoposta la capigliatura della mia ignara coinquilina Bassa.
Ora, diciamo che per portare i capelli corti se sei una fanciulla è necessario avere un bel volto.
Serve che vi dica che mia figlia ha il volto assolutamente più bello che sia mai esistito? Dunque sta benissimo anche con questo nuovo taglio militare!
Non fosse che adesso la Bassa ha preso gusto a tagliare i capelli e supplica tutti di dare ancora una spuntatina: "Taglioooooo!!!! Tagliooooo!!!! Viaaaaa!!!!!!!!! Bruttiiiiii".

Nota di servizio: dire a una bambina piccola che si tagliano i capelli brutti per far crescere quelli belli può avere come effetto collaterale che voglia raparseli a zero.

martedì 30 marzo 2010

La mia prima intervista

Non ci crederete, ma sono stato intervistato da un Barbapapà!

http://www.bravibimbi.it/siti-amici/papaciaocacao/

Lentezza

"Oggi quella Bassa si è addormentata mentre mia mamma le cambiava il pannolino"
"E poi dici a me che sono lento..."

venerdì 26 marzo 2010

Lotta all'entropia

"Prima che andassimo a vivere insieme tua mamma mi aveva venduto che tu sapevi cucinare, che cucivi e addirittura che sapevi stirare. Menzogne! Era pura campagna pre-elettorale, tu non fai niente di tutto questo. Lasci tutto in giro!!!".
"Non è vero, donna! Parli accecata dal disordine che regna sovrano in questa dimora! Pure tu non è che sei esattamente una casalinga perfetta, e non dimenticare che io sono l'unico che sa tenere in mano un ago, in questa casa!"

Nel nostro tre microlocali ogni giorno - ma soprattutto nel fine settimana, quando stiamo più tempo a casa e abbiamo più tempo per creare caos - si combatte una dura lotta contro l'entropia che alberga in ogni dove. E ogni tanto la situazione degenera e si arriva a litigare, come sopra. Spesso vengo colto dalla cosidetta "crisi desperate", che mi trasforma in un casalingo disperato, depresso e lievemente isterico. Ma capita raramente e sfortunatamente non è contagioso.
Lasciamo stare la camera dove dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) dormire quella Bassa. Lì ci sono i suoi giochi ed è giusto che ci stiano. Magari non dovrebbero essere sempre sparpagliati per il pavimento, ma tant'è.
Parliamo della microsala. Lettere e documenti vengono archiviati saltuariamente da quella Alta, nel frattempo si accumulano, accumulano e accumulano. Pigne di fogli, bollette non pagate e pubblicità (ieri per ritrovare la tessera elettorale si è mossa pure la troupe di "Chi l'ha visto"). Sulle sedie della sala di solito lascio o il pigiama o la tuta. Spesso anche le calze e, salturiamente, le mutande. Io lo chiamo "ordine creativo".
Microcucina: dopo che abbiamo mangiato sembra che sia passato l'uragano Katrina. La Bassa ha preso l'usanza di masticare i cibi e risputarli, e sovente li lancia in giro. Questo si somma al normale disordini di piatti e pentole da lavare, che io amo lasciare nel lavandino anzichè riporre in lavastoviglie. Fa più bohemien.
Camera nostra: il letto non viene mai fatto, se non 15 secondi prima di andare a letto, da me medesimo. Cumuli di vestiti giacciono sulle sedie, tanto che ultimamente mi viene da appoggiarli anche sul comò.
Bagno: ultimamente ho preso l'abitudine di non mettere i vestiti all'interno del cesto della lavanderia ma di lasciarli all'esterno. Mi sembrano facciano più "ambiente". Un po' come i cassonetti a Napoli dove si lascia l'immondizia fuori anzichè dentro.

Effetto collaterale n°2

Ovvero: Circa le inaspettate conseguenze del mio diabbolico piano intitolato "regalo-un-cellulare-super-tecnologico-alla-Alta-per-Natale-così-lei-non-lo-usa-e-lo-passa-a-me".

Primo episodio: Mi chiamano i miei.
"Figlio, stamattina per caso hai chiamato tu a casa nostra?"
"No, perchè?"
"Perchè sono un po' di mattine che verso le 9-9.30 ci suona il telefono. Fa uno squillo e smette"
"Boh sarà qualche problema alla linea"
"..."

Secondo episodio: Dialogo tra me e la Alta.
"Che palle, sono un po' di mattine che faccio tardissimissimo al lavoro"
"Come mai?"
"Bah diversi motivi. Non ultimo, quando accompagno la Bassa a casa di miei di solito gli facevo uno squillo dal cellulare. Loro uscivano così io potevo rallentare e lanciare la bambina dalla macchina senza fermarmi e sgommare via. Da un po' di tempo invece non sentono il telefono, quindi devo scendere, citofonare ed entrare».

Riassunto delle puntate precedenti: Per Natale avevo regalato alla Alta un fighissimo cellulare bianco touch screen che lei, inaspettatamente, non ha saputo usare. Così lei ha preso il mio vecchio cellulare e io quello nuovo (che bei momenti, leggi qui). Ma siccome non esiste il delitto perfetto mi ero dimenticato di trasferire i numeri dalla rubrica, così lei si è imbattuta in nomi che considerava opportuno rimuovere (ce l'aveva in particolare con Diavoletto, se vuoi leggi qui). Poi la cosa è passata e la vita aveva ripreso il suo regolare corso.
Fino a quando, recentemente, ci sono stati un paio di singolari episodi che hanno turbato la quiete familiare.

C'è voluto un bel po' di tempo, qualche telefonata alla Telecom e un po' di acume per capire che quello che era registrato nel mio vecchio telefono come "Casa Genitrice" era effettivamente il numero di casa dei miei e non dei genitori della Alta. Ma alla fine ce l'abbiamo fatta.

giovedì 25 marzo 2010

Chiamatela Houdini

Pomeriggio, casa della Suocera. Salotto.

"Nonnaaaa occhi chiudi"
La suocera obbedisce e chiude gli occhi.
Quando li riapre trova quella Bassa in piedi sul tavolino vicino al divano.
Un comportamento alquanto rischioso e dunque vietato.
Almeno quando si hanno gli occhi aperti.

mercoledì 24 marzo 2010

Super-Bassi

Frequentiamo una sola coppia di amici con figli (gli altri non si riproducono o, nei rari casi in cui succede, hanno una tendenza all'isolamento).
Questi però sono più che sufficienti. Di coinquilini bassi ne hanno già due: una di quattro anni, N., e uno di 2 anni, G. (detto anche l'amico-nemico della Bassa, con cui la Bassa va in piscina, gioca ma soprattutto si picchia - anzi le prende - vedi qui).
L'altro giorno stavo parlando con il papà di G e N:
"Sai, per la Festa del papà la bimba mi ha regalato un disegno che ha colorato lei. è la prima volta che è stata nei bordi, ero molto orgoglioso e fiero del suo lavoro"
"Eri?"
"Sì. Mi sembrava un'impresa notevole per una bimba di 4 anni. Poi siamo andati a casa di alcuni nostri amici, che hanno un bimbo della sua stessa età. E ha letto l'ora da solo sull'orologio digitale: diciotto e quarantatrè".
"Ah però" Beh, con quello con le lancette però era più difficile...
"Pensa a quell'età riuscire a leggere proprio i numeri interi. E non è finita. La mamma gli ha chiesto: e quanto manca alle 19? E il bimbo ha detto: 17 minuti"
"Cavolo! questo sì che è impressionante". Credo che quella Alta non riuscerebbe ancora oggi a fare il conto senza calcolatrice.
"Già"
"Ma magari era un caso o una mossa preparata?"
"E, l'ho pensato anch'io. Sono stato tutta sera a fargli fare conti. Le sapeva tutte. Scriveva anche le parole con le lettere magnetiche appese al frigo"
"Ah" Noi sul frigo abbiamo un magnete a forma di boccale di birra e uno a forma di geco. Non ne verrà mai fuori niente di buono.
"E poi sa leggere le targhe e ti dice quanti anni ha una macchina: se c'è scritto 05 sa che ha 5 anni e così via".
"Impressionante". Chissà cosa ha regalato al suo papà per la festa del papà: una riproduzione in miniatura del Taj Mahal? un affresco in sala? Un sonetto?
"Già. Ho buttato via i pastelli e sto insegnando a N. le tabelline. Qui bisogna recuperare"

La Alta dopo un confronto diretto con una super-bassa aveva avuto la stessa reazione (vedi qui), con pessimi risultati.
Siccome non c'è limite al peggio, qualcuno mi aveva segnalato anche questo video su you tube di una super-super-Bassa che ha la stessa età della nostra Bassa (che, senza false modestie, mi sembra già piuttosto avanti con il linguaggio... ma qui siamo su un altro "livello"!!!!!) http://www.youtube.com/watch?v=ej2u6wA9O84

martedì 23 marzo 2010

Il decalogo della PBV

Capita, quando ancora non hai figli, di imbatterti in bambini dai comportamenti impossibili e di pensare con arroganza e sicurezza: "Se avrò un figlio, non permetterò MAI che si comporti così". Poi si passa dalla teoria alla realtà e ti accorgi, improvvisamente, che anche tua figlia è diventata proprio come quei bambini insopportabili.

Non so esattamente il momento in cui è successo, ma la situazione con la Bassa ci è sfuggita di mano. E abbiamo anche smesso di cercare di recuperarla.

Così ho deciso che farò un falò con tutti i manuali di pedagogia che ha letto, inutilmente, la mia coinquilina Alta, mettendo in cima alla pigna "Io e il mio rimbambino", una rivista che ho severamente vietato alla Alta di leggere perchè le riempiva la testa di scemenze e paranoie.

Se non puoi sconfiggere il tuo nemico, non resta che allearti con lui. Anzi con lei. Per questo ho deciso che scriverò un manuale pieno di trucchi e metodi per crescere dei perfetti bambini viziati. Un obiettivo che non è così facile raggiungere come potrebbe sembrare a prima vista. Noi abbiamo ancora delle pecche, ma ci stiamo impegnando.

1) la Perfetta Bambina Viziata (d'ora in poi PBV) ottiene SEMPRE quello che vuole. Lo fa urlando, piangendo, trattenendo il fiato, disperandosi. Se con i genitori questa tecnica non dà successo, si consiglia di provare con i nonni o, meglio ancora se disponibili, i bis-nonni. Il successo è assicurato (mica possiamo prenderci tutto il merito noi, eh!)

2) La PBV non si addormenta MAI da sola nel proprio lettino. Lo fa solo nel lettone, in compagnia di entrambe i genitori. Di solito non tollera nemmeno alcuno spostamento notturno nel lettino (e noi ancora la spostiamo, mannaggia)

3) La PBV mangia solo quello che vuole lei, all'ora che vuole lei, dove vuole lei. L'ottimo sarebbe mangiare del cioccolato o del gelato, imboccata, sul divano, mentre guarda i cartoni (pur non disdegnando quest'ultimo scenario, la Bassa è felice di stare sul seggiolone dove mangia tutto, anche le verdure - meglio se il cibo è pucciato nell'acqua tipo "orsetto lavatore")

4) In casa la televisione esiste SOLO per guardare i cartoni preferiti dalla PBV e nient'altro (direi che ci siamo quasi... è nostra solo dopo le nove)

5) La PBV può scegliere in qualsiasi momento con chi vuole stare e con chi no. La persona non prescelta deve allontanarsi IMMEDIATAMENTE per non turbare ulteriormente la PBV (stiamo facendo ultimamente dei grandi progressi in questo senso)

6) Se la PBV vuole andare in braccio, dovrà andare immediatamente in braccio. Non importa quanto pesi, le condizioni di salute del soggetto portante. (la Alta dà ancora segni di ribellione, ma si adeguerà. La suocera intanto si è sfasciata la schiena, ma resiste)

7) La PBV non chiede, ma ottiene. Tutto quello che vuole SUBITO, QUI e ORA (qui non ci siamo ancora. capita solo qualche volta quando sono distratto. come quando le ho aperto un pacchetto di patatine a mezzogiorno mentre guardavo you tube sul pc)

8) La PBV è difesa a oltranza dei genitori che difendono eventuali comportamenti poco sociali definendoli "estroversi" o "originali" (beh, ma la nostra è davvero estroversa e originale. ed è anche la miglior bambina mai esistita sulla faccia della terra, e che caspita)

9) La PBV indossa solo abiti firmati e ha tutti i giocattoli possibili e immaginabili (qui non ci siamo proprio....)

10) La PBV ha uno stuolo di persone dedicate solo a lei, che la venerano, la coccolano e la riempiono di complimenti (certo che sì!)

lunedì 22 marzo 2010

Chiamatemi Sherlock

"NOOOO!!! IATTURA!!!!!! SCIAGURA!!!!!!!!"
"Donna, che succede?!"
"La lavatrice! non fa più la centrifuga!!! Ancora, come l'altra volta"
"Non ti preoccupare. Questa è una situazione con una sola, infallibile, soluzione: spegni e stacca la spina per 24 ore, poi vedrai che tutto andrà a posto" (la regola aurea dell'informatica, "spegni e riaccendi", applicata ai nostri elettrodomestici è un po' modificata ma ugualmente efficace, soprattutto con il frigorifero, leggi qui e qui)
"Noooo e come posso stare 24 ore senza lavatrice!!!!! Guarda quella montagna... no, non è l'Himalaya, sono le cose da lavare! Proprio adesso che quella Bassa ha svomitazzato sulle nostre lenzuola pulite, dopo anni che non le cambiavo... così ci sono quelle vecchie e pure quelle nuove da lavare, più tutta la biancheria ordinaria!!!!"
"Donna, porta pazienza e sopporta"
"Eh fai presto tu a parlare... guarda qui tutta la roba che c'è nel cestello... zuppa e gocciolante. Pure il cuscino, come l'altra volta... e mo' dove lo stendo, peserà 10 quintali..."
"Cioè, donna, tu mi stai dicendo che anche l'altra volta in cui la lavatrice diede forfait tu lavasti un cuscino"
"Eh sì, mi pare di ricordare proprio di sì"

Un lampo, un'intuizione. poi la lampadina si accese, come quella di Archimede Pitagorico.

"Donna, ma tu hai lavato il cuscino solo o con altri indumenti?"
"No avevo troppa roba e ci ho messo pure dell'altro..."
"Come l'altra volta?"
"Come l'altra volta".
"è chiaro: il cuscino con altri indumenti pesa troppo e manda in tilt la scheda elettronica. questo è il problema"
Lo so, sono un genio.
"Ahhhh. Bravo! Mi sa che stavolta hai ragione... e ora dove vai? come faccio con questa roba!?!?"
"Vado a riposarmi sul divano. Questo lavoro mi toglie tutte le energie. E mi porti anche una birra che a furia di pensare mi è venuta la bocca secca?"
Dura, la vita del genio.

venerdì 19 marzo 2010

Le quattro frecce

Il ministro dei trasporti giapponese si è dimesso perchè il ritardo annuale dei treni è stato complessivamente di 15 minuti. Il fatto di aver fatto perdere tempo a così tanta gente lo ha turbato al punto da lasciare il lavoro.
Forse i giapponesi esagerano un po', ma mi domando se un pochino di turbamento, o di senso di colpa, l'avrà percepito anche quell'automobilista che ieri sera alle 19.45 ha lasciato la sua macchina in doppia fila con le quattro frecce, ritardando di un buon 10 minuti il rientro a casa di un autobus carico di pendolari stanchi e, come dire, lievemente incazzati.
Se sono andati a segno tutti gli improperi lanciati, di certo oggi non si sentirà molto bene.

E comunque tanti auguri a tutti i papà (tranne quello con le quattro frecce)!

giovedì 18 marzo 2010

TI chiami Teresa?

"Cos'hai, sei arrabbiata?"
"Sì, stamattina in un bar un cameriere mi ha inversato la giornata"
"Perchè?"
"Mi ha chiesto se mi chiamavo Teresa"
"Ah". Beh poteva andare peggio.
"Già. Però poi ha aggiunto che me lo ha chiesto perchè gli ricordavo una ragazza con cui aveva lavorato per una stagione non-so-dove 10 anni fa"
"E quindi? Magari gli piaceva questa Teresa, quindi era un complimento"
"No no, non hai capito. Lui ha pensato che io 10 anni fa avessi un'età legale per lavorare"

***ATTENZIONE**** A questo punto un uomo si trova in una situazione MOLTO rischiosa. Ogni cosa che dice potrà essere usata contro di lui per gli anni a venire.
Ci sono diverse possibilità:
1) Farle notare gentilmente che 10 anni fa aveva un'età in cui, in alcuni stati, è considerato illegale non lavorare (Decisamente sconsigliato)
2) Fingere che suona il cellulare e abbandonare la conversazione (consigliato, ma solo se fattibile: se si accorge che è un inganno è finita)
3) Trovare il modo di farle un complimento (Consigliato ma con alcune precisazioni. Deve essere fatto in modo veloce e credibile, sennò si accorge che è una bugia e gli effetti sono i peggiori)
4) Svenire (Decisamente consigliato anche questo, ma non vale se si è già utilizzata questa tecnica più di due volte in un mese)

Decido quindi per la tecnica 3:
"Ma sai, questo tipo di lavori si inizia a farlo molto presto, già a 16/17 anni"
"Quindi pensava che avessi 26 anni" i suoi occhi brillano di speranza. è fatta.
"Certo"
E come no?

mercoledì 17 marzo 2010

Pensionati

L'altro giorno è passato in ufficio a trovarci il mio ex pseudo capo, un cabarettista mancato (della sua festa fatta quando è andato in pensione, ma soprattutto del suo commovente discorso, avevo già parlato qui ).

Da dicembre, quando era andato in pensione, a oggi pare stia vivendo una seconda giovinezza. é stato avvistato più volte in feste, bar e ritrovi mondani a milano, ma anche a un corso di tai chi, che pari frequenti assiduamente. insomma fa decisamente molta più vita mondana di me (che poi non è che ci vuole tanto).

Ieri l'ho rivisto e l'ho trovato cambiato: si è fatto crescere i capelli e ha il pizzetto. Insomma, sembra più giovane.
"Sembri un figlio dei fiori!"
"Non mi far ridere che mi fa male la schiena"

Dicevo che "sembra" più giovane...

lunedì 15 marzo 2010

Trasgressioni

Sono le otto di sera e la mia coinquilina Bassa già teledipendente reclama la sua dose quotidiana di tubo catodico.
"Teleeee!!! Teleeeeeeeee!!!!!"
"Ecco te la accendo"
"Eh no, eh! Non mettere ancora Pippi Calzalunghe. Un'altra serata a guardarla non la posso reggere, non ce la posso proprio fare. Stasera voglio guardare qualcosa di violento"
"Mmmmh... vediamo....".
Zapping.
"Ecco, c'è Tom e Jerry!"
"Benissimo!!!"

C'è stato un periodo in cui mi sarebbe piaciuto avere Sky per poter vedere tutte le sere Grissom e farmi una scorpacciata di morti ammazzati. Ora quel momento è arrivato e il massimo che posso fare per non turbare giovani menti troppo suscettibili è guardare un gatto e un topo disegnati che si rincorrono.

venerdì 12 marzo 2010

Colpevoli: arrestati!

Berlino è la città in cima alla top ten dei "posti-dove-vorremmo-trascorrere-un-weekend-non-appena-il-conto-corrente-diventerà-eco-compatibile" (ossia verde).
Ma ho sempre più paura ad andarci.
L'altro giorno, mentre tipo zombie percorrevo il mio quotidiano tragitto da pendolare, mi hanno sbattuto contro il muso delle guide super scontate delle capitali europee (ah, questi specialisti del marketing sanno come far sognare le persone alla mattina!).
Ho scelto Berlino e mentre la metropolitana faceva il suo tragitto ho sfogliato la guida. Leggiucchiando qui e là mi colpiscono alcuni dati, tipo: "ottima città da girare in bici, grazie a una rete di 90 chilometri di piste ciclabili".
Visto che ero in tema, ho letto il paragrafo dedicato ai mezzi pubblici, che diceva pressapoco così:
"Il biglietto costa poco e offre possibilità illimitate: prendere la metro, il bus, la nave". Figo. In più so che è una città molto attenta ai bambini in tante piccole cose. Ad esempio alle famiglie con bimbi piccoli fanno addirittura saltare la coda ai musei. Insomma, anni luce avanti.
Vado avanti a leggere: "Tutta la città è tappezzata da queste scritte: "Siamo molto spiacenti di informarvi che i treni della nuova linea potrebbero avere dei ritardi a causa di alcuni amministratori, che adesso sono stati condannati e sono in prigione"".
Cioè non so se mi spiego... delle persone colpevoli che sono in galera! ma ma ma dico io, che paese è questo.

Ho paura che se vado non torno più.

PS è anche vero che dei miei ex colleghi che si sono trasferiti in germania hanno preso la multa perchè hanno attraversato, a piedi, con il semaforo rosso.

giovedì 11 marzo 2010

Bassa in the Wonderland

Nel mondo della Bassa chi rovescia tutta l'acqua sul seggiolone e poi ci puccia dentro il cibo è un figo.
Nel mondo della Bassa si balla sempre.
Nel mondo della Bassa si usano i pennarelli per colorare lo splendido parquet modello Iroko finito a cera che ha scelto il papà e che non verrà mai più pulito.
Nel mondo della Bassa fare il bagno equivale a riprodurre ogni volta un mini-tsunami allagando tutto il territorio circostante.
Nel mondo della Bassa ci si spalma sempre la crema sul viso, anche quella che servirebbe per la zona-pannolino
Nel mondo della Bassa ci si nasconde dentro la libreria, si chiudono le ante e poi si urla il proprio nome per invitare i presenti a cercarti.
Nel mondo della Bassa quando non si conosce la risposta a una domanda si inventa una parola pur di non restare zitti e tutti ridono contenti.
Nel mondo della Bassa il presidente del Consiglio è Diego, il cugino di Dora L'esploratrice, che tutti conoscono e adorano ed è sempre in televisione.
Nel mondo della Bassa si mettono i doposci quando fuori ci sono 15 gradi e si va a piedi nudi quando piove.
Nel mondo della Bassa quando qualcosa non va come si vuole si urla, si piange e si fanno i capricci, nella speranza che qualcuno cambi idea. Soprattutto con i nonni ci sono ottime possibilità di riuscita.
Nel mondo della Bassa le gatte sono le migliori compagne di giochi. E quindi, quando la Suocera le sgrida, si mostra solidarietà nei loro confronti facendo presente che "è triste. Piange". E poi si sale sul collo del felino con un leggiadro peso di 11 kg, dandole così il colpo di grazia.
Nel mondo della Bassa si beve caffè invisibile con il coltello a tutte le ore del giorno e non esistono i pannolini
Nel mondo della Bassa per ridere a crepapelle basta che arrivi la "formichina che mangia il pancino"
Nel mondo della Bassa ci sono tantissimi "caniii". E ogni volta che se ne incontra uno lo si rincorre, lo si saluta, si mette la mano in bocca, si fa la "cara", si verifica che abbai e poi lo si lascia andare a casa a mangiare la pappa.
Nel mondo della Bassa sono tutti altissimi e salire sulle sedie da soli equivale a scalare l'Everest.
Nel mondo della Bassa si può guardare un prete e chiedere "cosèèèèèèè?"
Nel mondo della Bassa la mamma è "la mia mamma" e il papà si chiama per nome.

Il mondo della Bassa è meraviglioso.

mercoledì 10 marzo 2010

La mucca cinese

Sottotitolo: considerazioni socio-culturali ispirate da una mucca di plastica.



Quella che a una prima, fugace, occhiata può sembrare una innocua mucca giocattolo, in realtà è un prodotto della globalizzazione che può istigare i bambini a una distorta percezione della realtà faunistica del nostro Paese.
Nello specifico: questo animale vuole rappresentare, negli intenti di chi l'ha realizzata, un esemplare di mucca frisona, razza molto diffusa in Europa.
In realtà chi ha realizzato questo esemplare una mucca frisona non l'ha mai vista neanche in fotografia e io, siori e siore, vi dimostrerò perchè:

1) la mucca frisona è una mucca da latte, non da tiro. Questo esemplare, infatti, ha le mammelle, ma ha classica postura di un animale da tiro

2) ha le corna e la frisona no

3) le zampe sono troppo corte

A parte i colori bianco e nero del mantello, insomma, rappresenta una mucca utilizzata comunemente in Cina come animale da tiro. Evidentemente, l'artigiano cinese che l'ha realizzata a mano non ha fatto altro che ridipingerla e venderla in Europa!





(post realizzato grazie al contributo della sorella della nostra amica Birra, che è veterinaria e che ha regalato alle sue figlie una mucca uguale a questa!)

martedì 9 marzo 2010

Bassa, sdentata e con la bronchite

Alla fine, nonostante la mia brillante performance telefonica, quella Bassa è andata dalla pediatra insieme alla Alta per via della tosse.
E' tornata senza un dente.

"Lo vedi il dente da parte ai dentoni davanti, a sinistra?"
"No"
"Appunto. Non c'è, non è ancora nato. E la pediatra dice che è MOLTO strano, perchè la Bassa è molto avanti con la dentizione e questo è uno dei primi denti che si mette e il suo speculare a destra c'è già"
"E quindi?"
"QUindi può essere che questo dente non ci sia"
"'zzo, ti sei dimenticata di farle un dente?"
"Beh può essere che non ci sia quello da latte ma che poi nasca quello definitivo. Oppure potrebbe non essercene nessuno dei due. Oppure c'è ma è storto e non uscirà mai estorterà gli altri"
"Noooo e non si può fare una radiografia per saperlo?"
"Sì, ma quando ha tre anni, ora le radiazioni sono pericolose".

Ok, concediamo a questo dente ancora un anno e mezzo per decidersi a uscire. Non può essere che ci sia un difetto di fabbricazione in quell'essere assolutamente e meravigliosamente perfetto che è mia figlia.

"Ah, quasi dimenticavo. Sai la tosse? é una leggera bronchite".

lunedì 8 marzo 2010

Pericolo attraversamento animali

In questi giorni ci sono dei ritardi sulla linea ferroviaria dovuti alla presenza di strani animali. Si parla di mucche, coccodrilli, pesci, tacchini, leocorni e beccaccini.
Cosa non si inventerebbero le ferrovie dello stato per giustificare un ritardo...







PS Il parquet Iroko con la finitura a cera che ho scelto io fa sempre la sua porca figura in fotografia!

venerdì 5 marzo 2010

Donne che vogliono sapere troppo

Per me la pediatra è un concetto metafisico.
Ne sento parlare fin da quando quella Bassa è venuta a vivere con noi, ma non l'ho mai vista. Dietro a questo nome si celano una moltitudine di personaggi: quella della Asl che non capisce niente, quella della asl che sostituisce quella che non capisce niente che se n'è andata e che capisce ancora meno, quella omeopatica raccomandata dalla capa di quella Alta, quello tradizionale raccomandato da mia mamma.
Per me rappresenta la soluzione a tutti i problemi che ha quella Bassa.
Non mangia? chiama la pediatra!
Ha un bitorzolo sulla schiena? chiama la pediatra
Fa troppi capricci? chiama la pediatra

Perchè io tutto questo di team di medici non l'ho mai visto nè sentito. Fino a ieri, quando si è deciso di chiamarla per via della tosse persistente di quella Bassa. Solo che l'orario prefissato è dalle 8 alle 10 e proprio ieri quella Alta in quell'orario non poteva. Dunque chiamo io. Si presceglie dal team la pediatra omeopatica e mi si avvisa di non perdere la speranza se si trova occupato, ma di persistere.

Effettivamente le prime 30 volte che chiamo è occupato, credo che partecipare a un quiz televisivo sia più semplice. Ogni volta faccio il 5 per la richiamata e ogni volta si rioccupa prima che sia il mio turno. Quando sto per rinunciare, finalmente è libero.

"Buongiorno dottoressa, piacere, sono il papà di quella Bassa. Di solito parla con mia moglie, ma oggi la chiamo io perchè lei non può"
Ce ne fossero, di padri attivi e indipendenti come me.
"Ah salve! mi dica"
"Quella Bassa ha la tosse"
"Da quanto?"
E io che ne so?
"Mah, saranno un paio di giorni... anzi no, una settimana. Sì sì una settimana"
"Ma com'è la tosse secca o grassa?"
Quante domande. Non ero pronto.
"Mah... a volte secca a volte grassa"
"e la bambina mangia?"
Questo cosa c'entra? e poi io che ne so?
"mah... direi di sì... anzi no... facciamo che mangia poco?"
"Le ha già fatto l'aerosol?"
Questa la so, la so."Sì sì, mia moglie glielo fa la sera"
"E con cosa?"
Noooo ma lo fa apposta. Questo è un esame!"
"..."
"E poi: si sveglia la notte per la tosse? Ha secrezioni nasali? E di che colore? Si scarica regolarmente?"
"..."
"Facciamo che mi fa chiamare da sua moglie?"
"Forse è meglio".
Queste donne vogliono sempre sapere troppo.

giovedì 4 marzo 2010

Riccioli d'oro

"Dice che vanno tagliati. Tutti. Corti. Subito".
"Noooooo! Ma perchè? Siamo sicuri?
"Dice che non sono capelli veri, ma peli. Per questo sono così sottili e per questo si annodano facilmente"
"Ah. Ma non si può dare solo una spuntatina?"
"No. Dice che lei di solito li rasa a cinque millimetri quando hanno sei mesi. E mi ha fatto capire che è una grave mancanza non averli mai tagliati in un anno e mezzo"
"Vabbè, ora si esagera. Ci manca la minaccia di denuncia ai servizi sociali"
"E dice anche che i riccioli molto probabilmente non cresceranno più"
"Noooo!!!!"
"Sì. Niente più riccioli biondi!"
"E non c'è alternativa?"
"Nessuna".

Quando è venuta ad abitare con noi, un anno e mezzo fa, la mia coinquilina bassa aveva tre capelli castani in testa. Poi sono inspiegabilmente diventati biondi e riccioli. Ora quella Alta e la parrucchiera vogliono tagliarli. Appena arriverà un po' di caldo... zac! Come se dovesse partire per il servizio militare.

Nota: Stanno già nascendo dei comitati spontanei per la salvaguardia dei riccioli biondi della Bassa. Il primo è stato fondato dalla super-nonna bis, che ha severamente vietato di portarla dalla parrucchiera: "Non fate 'sta scoperta che l'ho già fatta io ai suoi tempi. La zia C. (oggi, nonostante tutto, cresciuta e diventata una felice maestra d'asilo) aveva dei bei boccoli biondi poi il parrucchiere l'ha rasata. Uh mamma, non ci posso pensare. Era un'altra: quando andavo all'asilo a prenderla non la riconoscevo neanche più. Prendete voi la forbice e datele una spuntatina, ma non portatela dalla parrucchiera".








DIDA: Immagini che immortalano i ricci di quella Bassa a futura memoria. Sullo sfondo si intravede un cavallo di legno vintage (anni'60, recuperato dalla super-nonna bis chenonbuttamaivianientechetantopoitornautile) e l'anta di una libreria realizzata su misura in modello unico per noi (azienda Ikea). Si intravede pure il parquet mod. Iroko rifinito a cera che ho scelto io e che fa la sua porca figura anche in foto.
La bassa per il suo debutto sul blog indossa: felpa con cappuccio e due pezzi di pigiama spaiati (anche i calzini sono spaiati ma non si vedono). Capelli acconciati sullo stile "Non incontro una spazzola da settimane".

mercoledì 3 marzo 2010

w il bilinguismo!

DUE SETTIMANE FA:
"Sai che quasi tutti i bambini che quella Bassa incontra in ludoteca e al parchetto sono bilingue o addirittura trilingue"
"Ah, cavolo"

Questo discorso pseudo-sociologico sui cambiamenti delle abitudini dei bambini di oggi dovuti alla multiculturalità si preannuncia molto interessante.

"Già. Lei è quasi in minoranza a parlare una lingua sola"
"Ah"
"è un vero peccato che io e te non siamo stranieri o che non abitiamo all'estero"
"..."

Mi starà suggerendo che vuole cambiare Paese o che vuole cambiare marito?

"Però abbiamo una speranza. Ho letto su un sito che si chiama bilinguepergioco che potrei provare lo stesso a parlare in inglese con la Bassa"

Dunque per ora non si espatria e non si divorzia.

"Te lo dicevo anch'io da tempo. Ma tu dicevi che la tua pronuncia fa schifo"
"Sì, ma lì si dice che non c'è problema se poi le facciamo vedere dei dvd originali o prendiamo una baby sitter inglese"
"E posso sceglierla io la baby sitter inglese?"
"Certo, perchè no?".

Adoro il bilinguismo.

IERI

"Sai quel libro che sto leggendo?"
"Quale, quel mattone così alto che una volta che la Bassa l'ha fatto cadere ha bucato il pavimento ed è finito al piano di sotto?"
"Sì, Anna Karenina. Ecco, sai che già a fine ottocento nelle famiglie ricche russe facevano crescere i bambini bilingue o trilingue?"
"Certo che oggi non si inventa niente, eh".
"Eh sì, avevano già allora le tate straniere. Anzi, il romanzo si apre con il fratello di Anna Karenina che tradisce la moglie con la governante francese"
"Ah"
"Quindi ho deciso che per la Bassa il monolinguismo va benissimo"

Non finirò mai di stupirmi del modo in cui le donne siano volubili e facilmente condizionabili da fattori esterni, anche su questioni di una certa importanza.

martedì 2 marzo 2010

Una verità innegabile

Ieri la mia coinquilina ha pronunciato la sua prima frase di senso compiuto.
("abbaia cane" era stata considerata non valida dalla giuria in quanto risultava invertito l'ordine soggetto-verbo e anche "Macchine. - pausa di riflessione - Passano" era stata squalificata per la mancanza di articolo e per l'attesa troppo lunga tra le due parole).
È successo sul fasciatoio, mentre quella Alta la stava cambiando dopo una super-cacca. Ed è accaduto all'improvviso, inaspettatamente, come spesso fanno i bambini lasciandoti stupiti per la loro profondità di pensiero, per la loro semplice saggezza e per la capacità di cogliere il senso delle cose che la circondano.
Così, come uno spiraglio di sole in una giornata di nuvole, è sbocciata una perla di saggezza rara e preziosa che conserverò per sempre tra i miei ricordi più cari.

La sua prima frase è stata:
"La cacca puzza".

E come darle torto?

lunedì 1 marzo 2010

venerdì, domenica e di nuovo lunedì

Mi hanno rubato il sabato.
Da un mese a questa parte lavoro sempre e l'unica volta che non ho lavorato sono stato trascinato a venezia dalla Alta nella bolgia del carnevale, la mia festa spreferita.
Io, che sono un impiegato statale e, per definizione del brunetta (che poi è basso come la Bassa, ndr) un fannullone. Qui i torni non contano.
Mi manca soprattutto il sabato mattina in piscina con la mia coinquilina Bassa, che l'adora e sguazza felice nell'acqua con altri bassi come lei.

La popolazione dei papà al corso di nuoto è in netta minoranza, rispetto alle mamme, ma ben rappresentata. C'è un papà che ha quasi fatto annegare la figlia (ci ho fatto pure un post, qui) e poi non è più venuto.

Ce n'è un altro con il fisico scultoreo, la cuffia brandizzata di una società della zona - elementi che fanno di lui sicuramente un ex agonista - che cerca di far diventare il proprio figlio una stella del nuoto. Peccato che sia l'unico bambino del corso a odiare l'acqua e a piangere tutta la lezione. Ma il papà persevera a portarlo.

E poi c'è un papà che parla come sua figlia di un anno e mezzo. Al termine delle lezioni, quando stavamo uscendo, mi ha detto: "E' tinita la lezione, andiamo". E me lo ha pure ripetuto: "Capito, è tinita. TI-NI-TA!".
Non ho resistito e gli ho risposto: "Guarda che si dice FI-NI-TA".

A volerla dire tutta, da settembre a oggi ci sono andato una volta sola in piscina con la Bassa, le altre volte ci ho mandato la Alta perchè non avevo voglia. Però proprio questo mese ci sarei andato sempre volentieri.
Il problema è che a quella Alta andare fa male perchè le viene l'ansia da prestazione con le altre mamme. Una delle prime volte (la Bassa avrà avuto 13 mesi), aveva di fianco negli spogliatoi una mamma con una bimba più piccola della Bassa che, mentre la cambiava, le faceva ripassare tutte le parti del corpo
"Amore, dov'è il naso?"
E la bimba si tocca il naso.
"Amore, dove sono gli occhietti?"
E la bimba si tocca gli occhi
"Amore, dov'è il gomito?"
E la bimba lo sa!
"Amore, dov'è il mento?"
No questo non lo sa... la sa la sa
"Amore dov'è la caviglia?"
Ma che è, la figlia segreta di Piero Angela?

Questo è il motivo per cui, per qualche tempo, la Alta ha cercato di insegnare alla Bassa dove fossero il pancreas, l'alluce, la tibia e il perone.

Questo è il motivo per cui sarebbe meglio per tutti far andare me il sabato in piscina, anzichè lavorare.