tag:blogger.com,1999:blog-18779982310706491742024-02-07T05:19:19.747+00:00PapàciaocacaoLe mirabolanti avventure di quella bassa che da un anno vive con noi e le cui prime parole sono state "ciao", "cacao" e, finalmente, "papà"...Papàciaocacaohttp://www.blogger.com/profile/12400294719565753367noreply@blogger.comBlogger241125tag:blogger.com,1999:blog-1877998231070649174.post-70247355136964313872012-04-19T13:22:00.000+01:002012-04-19T13:22:03.101+01:00La Società CelesteIo non volevo, ma non c'erano molte alternative.<br />
Insomma quella Bassa ha iniziato la scuola materna lo scorso settembre e l'abbiamo mandato dalle suore.<br />
Ah, le suore.<br />
Che poi di suore vere ne sono rimaste solo due, la direttrice e una un po' anziano, non fanno le insegnanti, ma bastano e avanzano.<br />
E insomma, le stanno un po' facendo il lavaggio del cerv... ehm, insegnando i principi della religione.<br />
Tipo che ha imparato tutte le preghiere, tipo che sotto Natale giocavamo all'Annunciazione ("Allora, io sono l'angelo e tu Maria, e ti dico "Avrai un figlio e lo chiamerai Gesù" "Ah" "Ma non è tutto!!!!" " Che altro c'è!?!?!" "Anche tua cugina Elisabetta avrà un bambino e lo chiamerà... Alga"). E ogni tanto se ne esce con frasi lievemente inquietanti tipo "Lo sai che Gesù vede nei nostri cuori?" o con quesiti teologici impegnativi ("Ma il corpo di Dio è la stessa cosa del corpo di Gesù?" e "Ma quando Gesù è morto... la sua mamma era lì che piangeva, e il suo papà, Giuseppe, dov'era?" Ehm... al bar? scappato all'estero con la badante?).<br />
Di solito il suo fervore religioso si interrompe appena mette piede in chiesa e scopre di dover restare in silenzio per tutta la durata della Messa. Un principio che per lei non può essere accettato, nemmeno per fini più alti. "Vedi, Bassa, in chiesa si sta in silenzio, sono tutti zitti". "E allora perchè quello lì parla?" "Amore, "quello lì" è il prete" "Anch'io voglio fare il prete, allora".<br />
Diciamo insomma che interiorizza solo quello che le piace e le fa comodo.<br />
E la cosa più bella sono le "sue" preghiere: "padre nostro, sia santificato il MIO nome" e soprattutto "Angelo di Dio che sei il mio custode, illumina custodisci e proteggi me che ti fui affidato dalla SOCIETA' celeste, Amen".<br />
La Società Celeste, evidentemente, si occupa di affidi di minori.Papàciaocacaohttp://www.blogger.com/profile/12400294719565753367noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1877998231070649174.post-40016434271373089422012-04-18T10:50:00.001+01:002012-04-18T10:50:21.710+01:00Lo chiameremo... Bomba<div>
<br />
Isso.</div>
Quancone.<br />
Ciccio.<br />
BenTen.<br />
George (come il fratello di Peppa Pig)<br />
Ian (come il fratello di Olivia, altro personaggio dei cartoni)<br />
Ma il preferito rimane BOMBA.<br />
<br />
<div>
</div>
Far scegliere a un personaggio di un metro d'altezza il nome del fratellino in arrivo non è esattamente una buona idea. Se l'avessimo ascoltata, il Basserrimo di casa ora si chiamerebbe Bomba.<br />
Nome che, per altro, sarebbe stato profetico: dove passa lui effettivamente sembra che sia scoppiata una bomba. E tale deve essere stato l'effetto per la Bassetta di casa, che si è improvvisamente trovata spodestata dal suo ruolo di più Bassa.<br />
Che ancora oggi, ogni tanto, chiede piccata: "Ma perchè non lo avete chiamato Bomba?"<br />
<br />
<div>
</div>Papàciaocacaohttp://www.blogger.com/profile/12400294719565753367noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1877998231070649174.post-27584174651814293962012-04-17T11:07:00.000+01:002012-04-17T11:07:23.232+01:00Back to blogMi ero stufato.<br />
Per questo avevo deciso di smettere di scrivere su questo blog.<br />Era diventato un obbligo, le idee scarseggiavano, la vita di tutti i giorni mi travolgeva.<br />
Ora invece mi è tornata la voglia di raccontarmi, per chi avrà ancora voglia di leggermi.<br />
Le cose sono un po' cambiate, dall'ultima volta. Oltre a quella Bassa, si è aggiunto un nuovo coinquilino. Compirà un anno tra poco e lo chiamano Tsunami: perchè dove passa lui non cresce più l'erba.<br />Più o meno ha la stessa età della Bassa quando iniziai a scrivere il blog: si vede che ogni nascita, per me, ha bisogno di un periodo di rielaborazione personale. O forse è un cerchio che si chiude. O che si riapre.Papàciaocacaohttp://www.blogger.com/profile/12400294719565753367noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-1877998231070649174.post-61607725591086092022010-10-19T16:29:00.000+01:002010-10-19T16:47:12.151+01:00Non si fa"Eh no, eh. Così non si fa, stai proprio esagerando"<br />"Ma perchè? Ho anche messo il cartello"<br />"Tsè, un cartello ridicolo con una scritta ridicola: "Chiuso per inventario""<br />"Ma l'ha messo anche un negozio della mia città!"<br />"Sì, come il fornaio che a settembre ha scritto "Chiuso per rottura del forno". Dopo tre mesi al suo posto ha aperto un negozio di abbigliamento per bambini"<br />"Vuoi dirmi che all'indirizzo del mio blog aprirà quello di un panettiere?"<br />"Il punto è un altro. Non puoi scrivere costantemente per quasi un anno e poi da un momento all'altro POUF sparire e basta"<br />"Perchè no? Il blog è mio e ci faccio quello che voglio io"<br />"Ma hai degli obblighi, delle responsabilità morali nei confronti dei lettori. Non vedi che la gente si preoccupa, si chiede se state bene, crede che magari sia successo qualcosa di grave..."<br />"E' solo che non ho più voglia di scrivere e non scrivo più"<br />"Ma sei poco affidabile, lasci sempre tutto a metà"<br />"Sai però, una cosa ci sarebbe...."<br />"Cosa?"<br />"Il Brampa"<br />"Il Brampa?"<br />"Sì, io credo che il mondo debba conoscerlo, il Brampa"<br />"E quindi, tornerai a scriverti e smetterai di farti pregare come una prima donna?"<br />"Ma sia chiaro, lo faccio per il Brampa..."Papàciaocacaohttp://www.blogger.com/profile/12400294719565753367noreply@blogger.com37tag:blogger.com,1999:blog-1877998231070649174.post-88848621353511150542010-09-23T09:38:00.001+01:002010-09-23T09:40:13.670+01:00SENZA PAROLESpero non si tratti di un addio e che LEI, caro editore, torni a pubblicare ...Prof. W. A. Plautmaschhttp://www.blogger.com/profile/07783721061439665590noreply@blogger.com19tag:blogger.com,1999:blog-1877998231070649174.post-14361251395746450662010-09-17T15:12:00.002+01:002010-09-17T15:13:21.673+01:00Chiuso per inventario**scritta che dal 2005 è appesa fuori da un negozio che vendeva computer nella mia cittàPapàciaocacaohttp://www.blogger.com/profile/12400294719565753367noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-1877998231070649174.post-48665922561279097542010-09-13T12:17:00.002+01:002010-09-13T12:25:08.117+01:00I lunedì di Plautmasch: la nuova stagione<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6EX1B0hFNL10EwUYFe68PNUNBdWm1ZQl4r99wWz9_uqkxPcCNe7j3SBHrsD7CN5oUj3Ze94MIjEWxbN1cBV8qO0LVzSjLbUNyv4kXaV83P-QzTwI76JcTquw0eETvMkrq8srNcEIy3TU/s1600/pensatore_small.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 101px; height: 179px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6EX1B0hFNL10EwUYFe68PNUNBdWm1ZQl4r99wWz9_uqkxPcCNe7j3SBHrsD7CN5oUj3Ze94MIjEWxbN1cBV8qO0LVzSjLbUNyv4kXaV83P-QzTwI76JcTquw0eETvMkrq8srNcEIy3TU/s320/pensatore_small.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5516357417068522946" /></a><div><span class="Apple-style-span" ><p class="MsoNormal" style="margin-bottom:10.0pt;line-height:115%;mso-pagination: none;mso-layout-grid-align:none;text-autospace:none"><span style="font-size: 11.0pt;line-height:115%;font-family:Calibri;mso-bidi-font-family:Calibri; mso-ansi-language:#0010">Buon giorno, carissimo editore, l'argomento odierno prende spunto da un episodio della settimana capitato alla sua famigliola. Sto parlando del preciso momento in cui vi siete incidentalmente imbattuti con il fantastico mondo dorato concesso ai pochi. Quel mondo misterioso che alberga nell'attico sopra le vostre capocce e a cui ogni tanto rivolgete sguardi sospiranti. In quel frangente vi siete accorti che il denaro non regala la f<st1:personname st="on">eli</st1:personname>cità: la compra.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:10.0pt;line-height:115%;mso-pagination: none;mso-layout-grid-align:none;text-autospace:none"><span style="font-size: 11.0pt;line-height:115%;font-family:Calibri;mso-bidi-font-family:Calibri; mso-ansi-language:#0010">Già in alcuni miei trattati (“Attici Apocalittici” è uno di questi) avevo più volte evidenziato l’amara verità che se è pur vero che anche i bambini ricchi piangono, essi piangono lacrime meno salate dei loro coetanei meno abbienti. Un discreto conto in banca contribuisce a modificare persino la chimica organica del nostro organismo.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:10.0pt;line-height:115%;mso-pagination: none;mso-layout-grid-align:none;text-autospace:none"><span style="font-size: 11.0pt;line-height:115%;font-family:Calibri;mso-bidi-font-family:Calibri; mso-ansi-language:#0010">E' triste ammetterlo, ma Il povero si diversifica dal ricco anche per le punizioni che infligge ai suoi pargoli. "<i>Per punizione ti mando nella tua stanza!!! E adesso perché ridi? Ah già, viviamo in un monolocale ... allora andrai a letto senza cena. Come? Giusto, questo avviene già quasi tutte le sere ... bene allora domani non ti mando a quella scuola che ti piace molto, tanto il tuo insegnante era un precario e l'hanno licenziato.</i>"<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:10.0pt;line-height:115%;mso-pagination: none;mso-layout-grid-align:none;text-autospace:none"><span style="font-size: 11.0pt;line-height:115%;font-family:Calibri;mso-bidi-font-family:Calibri; mso-ansi-language:#0010">Vi invito cortesemente a immaginare questa scena. Un nonno sta giocando a Monopoli col suo nipotino e a un certo punto si arrabbia per una mossa sbagliata di quest'ultimo. "<i>Mi consenta, piccolo Pierpierisilvio. Non puoi andare in prigione senza passare dal via, Chiribbio questo è inammissibile!! Ti sei fatto fregare dalla solita magistratura comunista: per punizione ti rinchiudo un intero fine settimana nel garage della nostra villa alle Bahamas". </i><span style="mso-spacerun:yes"> </span>Capirai che punizione. <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:10.0pt;line-height:115%;mso-pagination: none;mso-layout-grid-align:none;text-autospace:none"><span style="font-size: 11.0pt;line-height:115%;font-family:Calibri;mso-bidi-font-family:Calibri; mso-ansi-language:#0010">Immaginate quest'altra scena. Estate 2016: siamo sul Force Blue, uno yacht le cui dimensioni lo avvicinano più a un cacciatorpediniere che a una nave da crociera. Il Piccolo Falco Nathan sta facendo i capricci e il padre lo sta riprendendo duramente. "<i>Insomma, smettila di dare fuoco ai pantaloni dei marinai. Adesso mi hai stufato: ti rinchiudo un paio d'ore in garage. Come, cara? Ah già non abbiamo garage a bordo, allora ti rinchiudo in cambusa, tra le aragoste, il caviale e lo champagne."</i> Capirai che punizione.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:10.0pt;line-height:115%;mso-pagination: none;mso-layout-grid-align:none;text-autospace:none"><span style="font-size: 11.0pt;line-height:115%;font-family:Calibri;mso-bidi-font-family:Calibri; mso-ansi-language:#0010">Non siete ancora convinti? Monza 2017, Gran Premio d'Italia. Il piccolo LUPO ne ha combinata un'altra delle sue e papà Luca, di solito paziente, questa volta si arrabbia. "<i>Basta monello che non sei altro. Non ne posso davvero più. Questa volta ti rinchiudo tutta la sera nei box delle Ferrari</i>."<span style="mso-spacerun:yes"> </span>Capirai che punizione.<o:p></o:p></span></p> <span style="font-size:11.0pt;font-family:Calibri;mso-fareast-font-family:"Times New Roman"; mso-bidi-font-family:Calibri;mso-ansi-language:#0010;mso-fareast-language:IT; mso-bidi-language:AR-SA">Lunga vita e prosperità (anche economica) a tutti.</span></span><p></p></div>Papàciaocacaohttp://www.blogger.com/profile/12400294719565753367noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1877998231070649174.post-19591788886888735482010-09-11T07:20:00.005+01:002010-09-11T08:23:18.832+01:00Dimenticanze<i>Venerdì sera. Dopo essere usciti per l'aperitivo e avere scartato la possibilità di andare al cinema perchè nelle sale non c'è di che, ci mettiamo sul divano a sorseggiare del vino rosso guardando un film. Tutto è tranquillo, quando d'un tratto mi prende la sensazione che manchi qualcosa...</i><div><br /></div><div>"Ma... dov'è la nostra coinquilina Bassa?"</div><div>"Come, non ti ricordi? E' al mare con i miei fino a giovedì"</div><div>"Ah"</div><div>"..."</div><div>"Ma oggi è venerdì"</div><div>"Oh cazzo!"</div><div><br /></div>Papàciaocacaohttp://www.blogger.com/profile/12400294719565753367noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-1877998231070649174.post-79236617480153140542010-09-09T14:06:00.004+01:002010-09-09T16:00:27.625+01:00Dalle stelle.... al garage"... e allora metto via la macchina nel garage, faccio per salire e sento questo rumore. Cling Clang Clung. Ma cos'è, mi domando? E mi accorgo che proviene da dentro un garage. Anzi, da dentro uno dei (<em>tanti</em>) garage del <a href="http://papaciaocacao.blogspot.com/2009/12/soddisfazione-e-parte-prima.html">Pivius</a> (mitologico e ricchissimo personaggio che abita nell'attico del <a href="http://papaciaocacao.blogspot.com/2010/02/il-condominio-dei-pazzi.html">nostro palazzo</a> con la famiglia composta da Pivia e due PierPivi, ndr) ma non <a href="http://papaciaocacao.blogspot.com/2010/08/il-telecomando-del-potere.html">quello di cui abbiamo il telecomando</a>".<br /><br />"E quindi?"<br /><br />"E quindi sto un po' a sentire per capire se magari è qualche problema del congegno elettronico della basculante elettrica a essere impazzito... e invece a un certo punto inizia a muoversi la maniglia del garage e non ho più dubbi... c'è qualcuno "dentro" il garage che non riesce più a uscire!!!"<br />"E allora?"<br />"E allora chiedo "C'è qualcuno?". E i rumori si interrompono improvvisamente. Ho anche bussato e ho richiesto: "C'è qualcuno?". Ma niente".<br /><br />"Ah"<br /><br />"E adesso, adesso cosa facciamo? Vieni giù tu a vedere o vado dalla Pivia a dirglielo? Magari ho avuto un'allucinazione e mi prende per matta"<br />"Ma... vai su a dirglielo, magari è qualcuno dei figli che giocava ed è rimasto chiuso dentro"<br /><br />"O forse era un ladro che provava a rubargli il Cayenne! Va beh senti. Io vado".<br /><br /><br /><br />La mia coinquilina Alta va.<br /><br />Torna dopo cinque minuti, ancora più sconvolta. E lo è per due motivi:<br /><br />1) è stata invitata a entrare nella prestigiosa dimora dei Pivi, una vista consentita solo a pochi e selezionati esseri umani. L'appartamento Pivio, grande dieci volte il nostro, occupa due piani e ha l'ascensore che arriva direttamente in casa. Per entrare non c'è la chiave, ma uno speciale scanner che esamina l'iride prima di dare il via libera.<br />Gli occhi della mia coinquilina Alta hanno visto in quel frangente cose che noi umani non possiamo neanche immaginare: un tripudio di bianco, pareti ricoperte di pelle (umana?) argentata, quadri, suppellettili e tappeti dal valore inestimabile.<br />Ma la visione è stata solo parziale e confusa, in quanto il soggetto era troppo sbalordito a causa del punto 2.<br /><br /><br /><br />2) La mia coinquilina Alta ha scoperto cosa stava accadendo nel garage del Pivius. La Pivia non si è stupita e non ha preso la Alta per pazza. Senza scomodarsi eccessivamente, ha detto:<br />"So quello che sta succedendo. Entra pure che prendiamo l'ascensore: ti lascio al tuo piano e poi scendo in garage"<br />"?!?"<br />"Eh sì. Capirai anche tu quando tua figlia sarà più grande"<br />"?!?"<br />"Nel garage ho lasciato mio figlio <em>(Pierpivius, ndr)</em>che è in punizione. Quando fa i capricci e mi fa disperare lo lascio giù cinque, dieci minuti così impara".<br />"Ma... quanti anni ha tuo figlio?"<br />"Dieci".<br />"Ah..."<br />"Vedrai, lo capirai anche tu quando tua figlia crescerà".<br /><br /><br />Forse un giorno la Alta capirà. Al momento è un po' sotto choc.Papàciaocacaohttp://www.blogger.com/profile/12400294719565753367noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-1877998231070649174.post-42871273217843553122010-09-07T10:32:00.003+01:002010-09-07T10:46:52.705+01:00tremate, tremate, le domande scomode sono arrivateScena 1. La Bassa rientra a casa dopo un pomeriggio trascorso con i cugini.<br /><br />"Bassa, sei contenta che oggi hai fatto il bagnetto con il cuginetto G.?"<br /><br />"SIIIII'"<br />"Allora qualche volta possiamo farlo ancora, magari viene qui lui stavolta!"<br /><br />"SIII! E viene anche F."<br /><br />"No, il tuo cugino F. è grande, ha 12 anni... non è il caso"<br /><br />"E pecchè?"<br /><br />"Perchè... è grande e non credo abbia piacere a fare il bagno con te"<br /><br />"Pecchè?"<br />"Perchè a quell'età si è un po' pudichi, c'è bisogno di privacy..."<br />"Pecchè?"<br /><br />Già, pecchè?<br /><br /><br /><br /><br /><br />Scena 2. Cameretta Bassa. La Bassa e<a href="http://papaciaocacao.blogspot.com/2009/11/opportunita.html"> l'amica AvvocatA </a>giocano ai Lego e s'intrattengono in un'amabile conversazione.<br /><br />"E' nuova collana?"<br /><br />"No, ce l'ho da un po' di anni"<br /><br />"Dove l'hai compata?"<br />"Me l'ha regalata mia mamma"<br />"Come si chiama tua mamma?"<br /><br />"NomeMamma" (<em>omesso per motivi di privacy, che poi oltretutto sempre di un'avvocatA stiamo parlando e bisogna stare attenti, ndr</em>)<br />"E come si chiama mamma dell'Architetto (<em>fidanzato dell'AvvocatA e notoriamente un po'... come dire, restio nell'affrontare argomenti connessi con il tema "discendenza/prole/figliame", ndr</em>)?"<br /><br />"NomeMammaArchitetto"<br /><br />"E come si chiama la figlia dell'Architetto?"<br /><br />Pausa imbarazzata. "No, Bassa. Devi sapere che io e l'Architetto non abbiamo figli"<br /><br />"E pecchè non avete figli?"<br /><br />".... Ehm.... ARCHITETTTOOOOO!"<br /><br /><br /><br />I segreti più reconditi stanno per essere svelati, gli scheletri nell'armadio vedranno presto la luce, le dita stanno per essere messe nelle piaghe.<br />Dopo la <a href="http://papaciaocacao.blogspot.com/2010/06/il-paradiso-degli-scarafaggini.html">lunga</a>, <a href="http://papaciaocacao.blogspot.com/2010/02/la-settimana-del-cose.html">lunghissima</a> stagione del COSSSSSSSSSSEEEEEEEEEEEEEEEE'''''', è iniziata ufficialmente quella del PECCHE'. Siete tutti avvisati.Papàciaocacaohttp://www.blogger.com/profile/12400294719565753367noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-1877998231070649174.post-92009875100532663072010-09-06T10:47:00.007+01:002010-09-06T11:09:36.667+01:00I lunedì di Plautmasch: la nuova stagione<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxsfKR1jpCwdVqOJiTogYDPvWZ9MC4kvskTVBUvpqOdKmxpsFN_JKaAVtelpjpKmprxMNmpWX9fNj7yHFgQtzJzf9S2VCaqGtVbt18-7sy5ICAOCs1nPCYZ6svGhwZWV5k5SaYid75VtU/s1600/pensatore_small.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5513739859330455858" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 101px; CURSOR: hand; HEIGHT: 179px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxsfKR1jpCwdVqOJiTogYDPvWZ9MC4kvskTVBUvpqOdKmxpsFN_JKaAVtelpjpKmprxMNmpWX9fNj7yHFgQtzJzf9S2VCaqGtVbt18-7sy5ICAOCs1nPCYZ6svGhwZWV5k5SaYid75VtU/s320/pensatore_small.jpg" border="0" /></a><br /><div><div><div><div><div>Proprio l'altro giorno mia mamma mi ha rifilato uno scatolone zeppo di cianfrusaglie che avevo abbandonato nella casa genitrice quando sono andato a vivere da solo e di cui mi ero dimenticato. </div><div>Le cose più belle da vedere sono state le cartoline, alcune scritte da persone che non ricordo neanche più chi sono, la gran parte scritte da rappresentanti del gentil sesso.<br />Da ragazzo era mia sorella che mi prendeva in giro per quello che mi scrivevano, ora è quella Alta che lo fa, con una inconfondibile nota acida nella voce che tradisce una certa gelosia. "..gnnn... ma guarda questa, che ti scrive: "Ciao figone..." E questa : "Come stai paul newman di Bassopoli" . E senti questa: "Qui al mare di bei ragazzi ce ne sono molti, ma non ho ancora trovato occhi azzurri più belli dei tuoi"".</div><br /><div>La cosa buffa è che quando ero ggggiovane non avevo piena consapevolezza del mio aspetto e del potere che ne derivava. Le donne mi cascavano ai piedi e io pensavo che fosse un problema di pressione bassa. </div><br /><div>Quello che non sapevo è che tra i miei fan ci fosse anche lei, Margherita.<br />E' stata quindi una piacevole coincidenza scoprire che l'intervento settimanale del nostro opinionista, il tuttologo professor Plautmasch, fosse incentrato proprio su questo tema....</div><br /><div></div><br /><div>"Buon giorno caro il mio Editore. </div><br /><div>La prego di perdonarmi ma questo lunedì userò la mia rubrica per uno scopo molto speciale. Come le avevo detto per telefono quest'anno sono andato al mare con alcuni miei amici scienziati tra cui Margherita H, noto astrofisico.<br />Non so come ma è venuta a conoscenza che LEI, sprovveduto, ma simpatico giovanotto, oramai sa tutto riguardo l’amore che ELLA segretamente, da anni, nutre nei suoi confronti.<br />Orbene, mi ha chiesto di recapitarle alcune sue righe. All'inizio mi ero prontamente rifiutato. Siamo accademici e non ragazzini di prima superiore, ma poi ho dovuto cedere. Sia per le ombrellonate che ho ripetutamente ricevuto sia per sdebitarmi. Margherita questa estate mi ha salvato la vita: avevo incautamente fatto un bagno subito dopo aver abbondantemente pranzato con cozze, calamari, polipi e pesce spada".</div><br /><div><em>Mio Immenso amore bellissimo, adesso so che tu sai. </em></div><div><em>Sai che ti amo, da tanto tempo, in silenzio, soffrendo. Ti amo con tutta me stessa, con ogni mia singola particella subatomica. Pensarti stravolge i delicati equilibri del mio flusso molecolare emodinamico. Ma non posso farne a meno. Per me hai più fascino dell”'Equazione di Tolman-Oppenheimer-Volkoff", per me hai più valore del "Teorema di von Zeipel".<br />Tu sei il mio amore Plutonico.<br />Ti avrei reso felice, molto felice. Per Natale non ti avrei regalato una cintura qualsiasi: ti avrei regalato la cintura di Orione. Ti avrei dedicato costellazioni, galassie, buchi neri.<br />Io sarei stata la tua Venere, tu il mio Giove . Per te avrei colmato la "Lacuna di Hertzsprung", insieme avremmo percorso gli immensi spazi intergalattici, visitato la "Chioma di Berenice", attraversato nane gialle, nane bianche, giganti rosse e visitato i Puffi BLU.<br />E non importa se l’incedere del tempo, freddo e inesorabile, sta lasciando segni evidenti su quel magnifico fisico che un tempo fu il terrore di tutti i tatami lombardi. Non mi importa se quel ventre, una volta piatto e definito come una testuggine marina, adesso vede la comparsa dei maniglioni antipanico dell’amore.<br />Io ti amo e ti amerò per sempre.<br />Tua M.</em></div></div></div></div></div>Papàciaocacaohttp://www.blogger.com/profile/12400294719565753367noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1877998231070649174.post-7948147580898753362010-09-03T09:40:00.001+01:002010-09-03T11:30:33.616+01:00La gattina maleficaA due anni hai già abbastanza fiato, coordinazione e consapevolezza per riuscire a spegnere le candeline. E ne hai anche abbastanza per chiedere e ottenere la riaccensione delle suddette candeline e il relativo spegnimento per almeno millecinquecento volte.<br /><br />A due anni non vedi l'ora di mangiare la TOTTA (che a questo punto sarà ricoperta di sputacchi e cera, ma tutti saranno comunque felicissimi di mangiare) e ti si illuminano gli occhi quando tutti ti cantano stonando "Tanti auguri a te...", seguita dalla versione inglese "eppi bordei tu iu".<br /><br />A due anni lo hai già capito che compleanno vuol dire regali.<br />Se compi gli anni ad agosto hai lo svantaggio che il giorno del tuo compleanno quasi tutti saranno in vacanza, ma hai il vantaggio che riceverai regali per i prossimi due mesi ogni volta che vedrai qualcuno e che magari, sei i tuoi genitori sono in vena, avrai almeno un paio di feste di compleanno con ospiti diversi.<br /><br /><br />A due anni, quello che non sai è che la vera protagonista della tua festa sarà lei, la gattina malefica, al secolo "Hello Kitty", che poi è quella che dal tuo compleanno ne trarrà i maggiori benefici. La ritroverai nello zainetto rosa, nel blocco e nei pennarelli (indelebili) lì contenuti; nel monopattino rosa "da grande" che con sprezzo del pericolo ti hanno regalato i tuoi genitori (anche se quella del negozio diceva "non è adatto per i bambini sotto i tre anni"); nella versione abilmente taroccata dell'ombrellino (rosa) "Heilà Ketty"; e ancora nel lucidalabbra; nella borsetta, nel fermacapelli; nella maglietta e in nonmiricordocos'altromacisarannoalmenodiecioggettichehodimenticato.<br /><br />A due anni ricevi in regalo il primo computer parlante, che a dire la verità ha uno strano accento rumeno e anche un'insolita cortesia "Perfagore, premi un tasto".<br />A due anni c'è anche qualcuno che ti regala "la raganella" malefico e infernale strumento per produrre suono, suggerendo che puoi usarlo per svegliare papà.<br />E tu seguirai il consiglio.<br /><br /><em></em><br />Insomma... anche se in ritardo, buon compleanno, coinquilina BassaPapàciaocacaohttp://www.blogger.com/profile/12400294719565753367noreply@blogger.com17tag:blogger.com,1999:blog-1877998231070649174.post-38614425450374593552010-09-02T09:22:00.000+01:002010-09-02T09:42:07.341+01:00Quello che resta delle vacanze/2<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjg8NLFw-VHnED44PqpRPeBi2ULYXyaeNoXHaGd9RcyNBbUhf5sbcukTeILy9xjMwCiu0t3j9rBrLqJlSSoZpoyNj9jrErgOeCp5TVR2PEukN5y_Qm7qb-oawx5t9WMexbKbPnIyO5ON8I/s1600/DSCN4358.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjg8NLFw-VHnED44PqpRPeBi2ULYXyaeNoXHaGd9RcyNBbUhf5sbcukTeILy9xjMwCiu0t3j9rBrLqJlSSoZpoyNj9jrErgOeCp5TVR2PEukN5y_Qm7qb-oawx5t9WMexbKbPnIyO5ON8I/s320/DSCN4358.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5512231538397592738" border="0" /></a><br /><br /><div>Che sarebbe stata una vacanza diversa dalle altre, l'avevo capito subito, al porto, quando stavamo partendo.<br />"Guarda Bassa, la nostra nave che arriva!"<br />Il suo visino si illumina. Poi d'un tratto si rabbuia e mi chiede, preoccupata: "Ma tu... ce l'hai il costume?"</div><br /><div></div>Queste vacanze, trascorse in una provincia sarda nuova di zecca che prende il nome da Topolinia e da un cantante anni '70, sono state le prime con una Bassa interattiva e parlante.<br /><br /><div>Che siccome "era grande" doveva dormire (quasi) da sola nel letto da bimbi grandi, espletare le sue funzioni fisiologiche nel wc (quasi sempre), prendere la borsetta, occhiali da sole e cappellino per uscire (sempre). Che ha imparato a saltare a piedi uniti con uno stacco che fa invidia a Fiona May. Che in spiaggia sotto il sole disattivava la funzione "parlare" e la riaccendeva solo quando la rimettevo sotto l'ombrellone. Che faceva il bagno con i bracioli e anche senza. Che prendeva e andava così, da un momento all'altro, senza preavviso e se le toglievi un attimo gli occhi di dosso rischiavi di perderla. Che era la regina del bagnoschiuma e la campionessa di "ghirigori" sulla sabbia (ghirigori è un tecnicismo che indica le decorazioni fatte a mano con la sabbia molto bagnata, ndr).<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhz7n0q3Y2EM-ZdhnoaJOEWwrfrGDDvompI2CzSIhxe2tCE4Ww1UjeHguFlr5ySUhYgJ_UtokQr_SpJGtPZCD3wS0TasJFzTWDlBAqBM0iETlXn9AXHaoEYosH3sBmOQhXAoOmfAGRQoNE/s1600/DSCN4272.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhz7n0q3Y2EM-ZdhnoaJOEWwrfrGDDvompI2CzSIhxe2tCE4Ww1UjeHguFlr5ySUhYgJ_UtokQr_SpJGtPZCD3wS0TasJFzTWDlBAqBM0iETlXn9AXHaoEYosH3sBmOQhXAoOmfAGRQoNE/s320/DSCN4272.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5512231860318343106" border="0" /></a><br /></div><br /><p>Di quest'estate in mi restano alcuni tormentoni, tipo la domanda "Dove andiamo?" seguita a ruota da "A cosa fare?" ripetute millesettecento volte al minuto; la sua vocina distorta mentre ci terrorizza facendo "ilmostrooo" il suo primo personaggio inventato; la gita alla miniera con il trenino, il caschetto giallo grande dieci volte la sua testa, le camminate a strapiombo sul mare e le gallerie buissime; la gita alle grotte delle fate, un ambiente magico e suggestivo, un'ora di visita in gruppo nel silenzio interrotto da una bambina che ripeteva a voce alta "ANDIAMO A GIOCARE AL PACCHETTO?".Lei che non riusciva mai a vedere le pecore quando eravamo in auto e che chiedeva mille volte "DOVEEEEEE?". Lei che ha iniziato a fare segnalazioni farlocche per prenderci in giro "PECOE PECOE!!!". E ancora: la visita in un'isola che non è un'isola, la gita col traghetto in un'isoletta che è in Sardegna ma sembra Liguria; la spiaggia enorme che d'inverno è chiusa e usano i militari per giocare alla guerra.<br /></p><p><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglI4haJZEBSlOdR-SdzgZuE_AOFx4yOCs3aA_S4YLRKhtpfsuULdua5P6xZmEOafzi0l81uVl-A-G1GQWv8NMdR7LDb2r-Dh42FKWAY9GP0SB2CzE6xnouRwfVAPN_ISQp8JQUDo6R7Q0/s1600/DSCN4330.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglI4haJZEBSlOdR-SdzgZuE_AOFx4yOCs3aA_S4YLRKhtpfsuULdua5P6xZmEOafzi0l81uVl-A-G1GQWv8NMdR7LDb2r-Dh42FKWAY9GP0SB2CzE6xnouRwfVAPN_ISQp8JQUDo6R7Q0/s320/DSCN4330.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5512231262440996898" border="0" /></a></p><div>E poi i nostri padroni di casa, il signor Giulio e la signora Maria (che lui chiamava "OhiMaria"), sei figli, dieci nipoti. "E non ci viene mai a trovare nessuno" si lamentavano. E poi ogni giorno avevano ospite un nipote o un figlio diverso. Tra cui il nipote sedicenne che usciva di notte di nascosto per pescare. E loro che ai genitori non raccontavano di queste marachelle "se no non lo vanno più venire".<br /></div>Il primo giorno: "Signor Giulio, ci consiglia qualche spiaggia bella?"<br /><div>"Beh, le spiagge più belle sono quelle dei Caraibi"<br />"Grazie, signor Giulio, ma da qui sono un po' scomode. Intendevo in zona"<br /><br /></div>E le lezioni di sardo: "Signor Giulio, sa che quando parla con OhiMaria in dialetto, non si capisce proprio niente".<br />"Hai ragione, il sardo è una lingua strana. Ad esempio la parola "piccigarrosataghegnopurturudduricchu" in italiano significa "bambino"".<br />E pure bella pratica eh, come lingua.<br /><br /><div> </div><br /><div></div>Papàciaocacaohttp://www.blogger.com/profile/12400294719565753367noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-1877998231070649174.post-62460434169003508422010-08-31T08:00:00.000+01:002010-08-31T08:57:52.882+01:00L'estinzione delle tartarughe"Come mai lo chiamate "coca"? Sarà mica uno che sniffa, eh?" chiedo alla mia coinquilina Alta.<br /><div></div><div>"Chi, l'amico dei miei? Ma va! è che quando l'abbiamo conosciuto, dieci anni fa, ricordava quello della pubblicità della coca cola light, quello che faceva il muratore e si toglieva la maglietta mostrando gli addominali scolpiti a tartaruga"</div><br /><div>"Ah. A vederlo ora non si direbbe"</div><br /><div>"Eh sì, poi si è sposato ed è successo il patatrac".</div><br /><div>"Beh, anch'io prima di conoscerti avevo la tartaruga"</div><br /><div>"Seee, e poi, cosa è successo?" </div><div><br />"Beh, poi si è girata. Ora è dalla parte del guscio".</div><div></div>Papàciaocacaohttp://www.blogger.com/profile/12400294719565753367noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-1877998231070649174.post-22729181180756018592010-08-30T10:40:00.004+01:002010-08-30T10:48:51.839+01:00I lunedì di Plautmasch: Il ritorno<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCZ__IALDduCDZfIBoS0ot51gN8zQ4CIzusPw7jtpsB5qWVWvDBbW-mhb2CXs9o4_bgjHV3EJzP80K5udntqjSn_a-qxIhz6pG4IPhECtHwI4DMIGHCK5SBWPuDAOU6IuRr5V7VlN3cHs/s1600/pensatore_small.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5511135820682475394" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 101px; CURSOR: hand; HEIGHT: 179px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCZ__IALDduCDZfIBoS0ot51gN8zQ4CIzusPw7jtpsB5qWVWvDBbW-mhb2CXs9o4_bgjHV3EJzP80K5udntqjSn_a-qxIhz6pG4IPhECtHwI4DMIGHCK5SBWPuDAOU6IuRr5V7VlN3cHs/s320/pensatore_small.jpg" border="0" /></a><br />Riprende oggi (più o meno) la rubrica settimanale denominata "I lunedì di Plautmasch", in cui l'esimio professore, già vincitore del premio Nobel, di diversi premi Oscar e di tre Telegatti, intrattiene i lettori con riflessioni e pensieri su diversi argomenti relativi a ogni campo dello scibile umano, essendo lui un Tuttologo di professione.<br /><br /><strong>PER QUEST'ANNO NON CAMBIARE, STESSO BLOG E STESSO MARE</strong><br /><br /><em>"Pronto?"<br />"Buongiorno Professore"<br />"Buongiorno giovanotto, che piacere sentirla. Come sono andate le vacanze?"<br />"Benissimo ... mi sono rilassato ... peccato quell'incidente durante la mia prima settimana di lavoro"<br />"Si, ho letto ... certo che anche lei, che diamine!"<br />"Anche io cosa?"<br />"Fermarsi con la macchina alle strisce..Possibile che non abbia ancora imparato che a Milano i pedoni sono elementi sacrificabili al fine di ottenere una scorrevole viabilità?"<br />"Comincio a pensarlo, ma non parliamo di questo ... come mai non mi ha mandato il pezzo da pubblicare lunedì scorso?"<br />"Ma io sono ancora in vacanza, sono al mare."<br />"Come ancora in vacanza? Qui abbiamo riaperto il BLOG"<br />"Ma non dovevate riaprire il 30?"<br />"NO! E siamo ripartiti senza il suo pezzo: che figura!"<br />"Non glielo avevo detto, comunque, che intendevo prendermi un anno sabbatico?"<br />"Dannazione: lei ha preso un impegno prciso con questo BLOG."<br />"Suvvia VERBA VOLANT E CARTA PUREM"<br />"A parte che il proverbio non è così, mi auguro che per questo lunedì lei possa rimediare."<br />"Assolutamente no. Io qui mi sto divertendo un mondo qui in spiaggia con i miei colleghi e amici Rita, Margherita e Renato."<br />"Gli scienziati?"<br />"Si, proprio loro, sono un autentico spasso ..."<br />"Suvvia ... non poteva scegliersi una compagnia più giovane?"<br />"Giovanotto lei parla così perchè non li conosce! Deve sentire i loro discorsi la Rita ha una autentica passione per Fabrizio Corona: dice che l'attizza come un camino. E Renato ... mamma mia ... corre dietro a tutte le ragazze in topless."<br />"E Margherita?"<br />"Sa bene che sono anni che è innamorata persa di lei ...la chiama IL MIO AMORE PLUTONICO"<br />"Platonico, vorrà dire"<br />"No, no .. PLUTONICO. Un amore meravigliosamente ATOMICO"<br />"D'accordo ... d'accordo ... è tutto bello, ma ... il pezzo?"<br />"L'ho detto mi sono preso un anno sabbatico"<br />"Ma io ho già venduto numerosi spazi pubblicitari del BLOG!"<br />"Non mi interessa il volgare pecunio. Lo ripeto: un anno sabbatico"<br />"Si tratta di moltissimi euri"<br />"Ehmm .. quantifichi meglio, per cortesia"<br />"Migliaia ... decine di migliaia ..."<br />"Oddio ... in fondo sono già stanco delle vacanze e poi l'estate sta finendo e un anno se ne và. Sa che le dico? Io quasi quasi torno al lavoro. Che ne pensa?"<br />"Come al solito lei sforna meravigliose idee ..."<br />"Non posso far altro che concord... ehi! Voi 3: fermi! Smettetela! Per la miseria: le vostre cartillagini!!! Giovanotto, ci sentiamo in un altro m omento, quei tre sconsiderati si sono messi a ballare il WAKA WAKA!!!" </em>Papàciaocacaohttp://www.blogger.com/profile/12400294719565753367noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1877998231070649174.post-77525547931841309942010-08-27T09:09:00.005+01:002010-08-27T10:14:42.589+01:00Il bersaglio<em>Sei stato punito perchè hai ceduto di nuovo alla tentazione di usare la tua macchina anzichè i mezzi pubblici per andare al lavoro.</em><br /><br />Non è vero, era solo per una settimana.<br /><br /><em>Sì sì dicono tutti così...</em><br /><br />Ma no, è stato perchè è agosto, non c'è ancora tanto traffico e ci sono pochi mezzi.<br /><br /><em>Eppure lo sai che la macchina inquina. E che tra casello e benzina spendi di più di quello che guadagni.</em><br /><br />Ma era il penultimo giorno. Poi avrei smesso. Davvero (anche perchè io s<a href="http://papaciaocacao.blogspot.com/2010/06/smetto-quando-voglio.html">metto quando voglio</a>)<br />E invece... è successo di nuovo.<br /><em></em><br /><em>Dovresti averlo capito, ormai, che hai il bersaglio disegnato sul bagagliaio.</em><br /><br />La prima volta, con lo scafato antiquario comasco, non ero stato abbastanza pronto.<br />Appena sceso dalla macchina lui, alla guida di un SUV così alto da oscurare il sole, mi aveva assalito: "Ma insomma, come si fa a guidare in quel modo! Qui c'è gente che ha fretta" <div>"Veramente io ero fermo. Al semaforo. Rosso. E lei mi ha tamponato".</div><div>"Eh, avete sempre la risposta pronta, voi giovinastri. Va beh, comunque io ho un'importante appuntamento di lavoro e devo andare"</div><div>"E la constatazione amichevole?"</div><div>"Ah, queste formalità. Prenda il mio biglietto da visita e si metta d'accordo con la segretaria. Arrivederci".</div><div>E se ne era andato, costringendomi ad andare fino a quel ramo del lago di Como per firmare la constatazione.</div><br /><br />Stavolta ho commesso una leggerezza ancora più imperdonabile di quella di fermarmi al semaforo rosso.<br />Sarà che sono appena tornato dalla ferie e la città non ha ancora ripreso i suoi ritmi... insomma, non lo so che mi è preso.<br />Fatto sta che mi sono fermato per far attraversare dei pedoni che erano sulle strisce. Infatti all'inizio ho creduto che l'espressione spaventata dei pedoni fosse dovuta al mio gesto inconsulto. E invece no: guardavano la macchina dietro di me che, pur avendone tutto il tempo, non ha frenato.<br />SBAM.<br />Stavolta quella che ha usato la mia macchina come bersaglio è un'automobilista donna, una mamma spagnola. Di fianco c'è suo figlio, un ragazzino col braccio ingessato. Non dev'essere un bel periodo.<br />"Vi siete fatti male?" chiedo come prima cosa.<br />"No, no. Però ho fretta" ci tiene a precisare lei, che avrà anche un lunghissimo nome spagnolo ma è completamente milanesizzata.<br />"Vabbè, compiliamo la constatazione..."<br />"Ma io devo andare a prendere la bambina!"<br />E no cara mia, stavolta non mi freghi.<br /><br />E voi, cari automibilisti milanesi, mettetevelo bene in testa: ormai l'ho capito, il trucco.<br />A scuola guida non lo insegnano, ma dovrebbero: l'unica certezza che hai, quando vieni tamponato a Milano è che il conducente dell'altra vettura avrà sicuramente una fretta del diavolo. Perchè a Milano tutti hanno sempre qualcosa di importante da fare. Subito.<br /><br />E ora smetto di scrivere e vado perchè ho da fare.Papàciaocacaohttp://www.blogger.com/profile/12400294719565753367noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-1877998231070649174.post-9590550772798955182010-08-26T09:16:00.003+01:002010-08-26T11:06:27.916+01:00Il telecomando del potereLa vita del Pivius, il mitico proprietario degli ultimi due piani del nostro palazzo, non è mica tutta rosa e fiori come potrebbe sembrare all'apparenza.<br /><br />L'apparenza non è poi così male: il Pivius abita con la sua famiglia, composta dalla Pivia e due PierPivi, in un appartamento che è grande cinque volte il nostro, con l'ascensore che gli arriva direttamente in salotto e una terrazza così grande che ci organizza tornei di golf.<br />Il Pivius non ha la televisione, ma una camera con scritto "Sala 3" del cinema multisala dove proietta i film che, grazie alla grande vetrata esterna, tutti gli abitanti degli attici vicini hanno il privilegio di vedere.<br />E poi il Pivius ha un parco macchine sterminato, tra cui una jeep, il cayenne, una Bmw, una macchina sportiva, quella di Batman e anche una moto chenonsisamai.<br /><br />Ma anche il Pivius ha i suoi bei problemi.<br />Ad esempio i garage.<br /><br />Abitare in un palazzo e gestire un così alto numero di mezzi è un problema, anche perchè di solito quei barboni degli architetti prevedono un solo garage per appartamento, mica dieci.<br />Così il Pivius è riuscito ad acquistarne solo due nel suo palazzo, mentre gli altri ha dovuto prenderli nei palazzi vicini e tutte le volte gli tocca uscire per cercare la macchina che più si intona con l'occasione.<br />E già così sono problemi.<br />Ma mica è finita qui.<br /><br />Il vero cruccio del Pivius è quello di avere acquistato i due garage più sfigati di tutti, quelli vicini allo scivolo d'entrata e uscita che <a href="http://papaciaocacao.blogspot.com/2009/12/acqua-scaccia-neve.html">peraltro è ripidissimo, </a>e questo rende poco agevole le manovre di parcheggio (soprattutto del Cayenne, come si può ben immaginare).<br />Ovviamente entrambe i garage sono dotati di basculante elettrica (che non vogliamo mica spezzarci la schiena), ma, visto che le sfortune non vengono mai sole, una gli ha sempre dato problemi, come ho avuto modo di notare io stesso.<br /><br />Spesso, mentre ero fermo in attesa che il cancello elettrico si aprisse per uscire dalla rampa, mi è capitato di vederlo aperto, oppure, addirittura, aprirsi e chiudersi misteriosamente senza che nessuno dei Pivi fosse nelle vicinanze, come mossi da forze occulte.<br /><p>Ora l'arcano è stato svelato. </p><p>A volte (ma RARAMENTE, eh, visto che NON sono un tipo distratto) mi capita di tentare di aprire il cancello elettrico del palazzo NON con il telecomando bianco preposto, ma con quello nero, che invece serve per aprire il cancello di casa dei miei suoceri.<br />E cosa accade? Che questo telecomando, per una coincidenza, apre anche il garage del Pivius. </p><p>Insomma. </p><p>Ho il telecomando della Bat caverna, in cui di solito viene conservata la Bat mobile alternata al Cayenne. </p><p>Ora è vuoto, perchè ovviamente i Pivi sono in vacanza. </p><p>E ho passato ore ad aprirle e chiuderlo solo per provare questa sensazione di potere. </p><p>Ma quando torneranno e la bat caverna si riempirà allora sarà tutta un'altra storia.</p>Papàciaocacaohttp://www.blogger.com/profile/12400294719565753367noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-1877998231070649174.post-5988205221785686812010-08-24T08:55:00.005+01:002010-08-24T10:57:54.634+01:00Post DARK<em>NOTA: Questo post ha un tono decisamente foscoliano che stride un po' con l'andazzo volutamente leggero che contraddistingue abitualmente codesto Blog. Ma tant'è, oggi va così. Per stemperare il tutto è consigliato ascoltare </em><a href="http://www.youtube.com/watch?v=hehTMQn0ScU"><em>questo</em></a><br /><br />Quando diventi genitore, provi per tuo figlio un sentimento nuovo, di un'intensità mai provata prima: un amore unico, viscerale e assoluto.<br />Insieme a questa emozione, ne nasce un'altra, di uguale intensità ma di natura opposta: la paura che a tuo figlio succeda qualcosa di brutto. E' una paura che nasce nello stomaco, stritolandolo, e che poi sale su, fino a bloccarti letteralmente il respiro.<br />E' la paura che il bimbo finisca sotto una macchina; che si perda; che qualcuno te lo porti via.<br />Paura che ingoi un pezzo di cibo troppo grosso; che faccia il bagno dove non tocca; che si tiri addosso la pentola dell'acqua bollente.<br />Paura che gli venga qualche brutta malattia; che si sporga troppo dal balcone; che tocchi le prese della corrente; che batta la testa proprio dove non deve.<br />E poi ci sono tutte quelle cose di cui non sai nemmeno che devi preoccuparti, ma che possono trasformarsi in trappole senza scampo, come una buca gigante scavata da chissà chi in spiaggia.<br />Nella nostra società si parla poco di morte, figuriamoci di una cosa terribile come la morte di un bambino.<br />Una volta no, era diverso. Le famiglie avevano tantissimi bambini ed era inevitabile che qualcuno non diventasse grande. Nei paesi del Terzo Mondo la morte è una compagna con cui si gioca fin da piccoli.<br />Ma per noi, noi che siamo stati così fortunati da vivere in questo specchio di mondo, la morte dei bambini non riusciamo a concepirla. E ancora meno a conviverci.Papàciaocacaohttp://www.blogger.com/profile/12400294719565753367noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-1877998231070649174.post-11661549112406169192010-08-23T10:45:00.004+01:002010-08-23T11:27:51.824+01:00Quello che resta delle vacanze/1Erano piccole e nere, determinate e veloci.<br />Le abbiamo conosciute già il primo giorno di vacanza. Abbiamo fatto amicizia grazie a dei dolcetti sardi che abbiamo riposto in dispensa, dove era conservato tutto il resto del cibo appena acquistato.<br />In un attimo hanno organizzato un perfetto piano di azione che avrebbe fatto sfigurare Bertolaso: autostrade a doppie corsie per raggiungere il mobile, comodi tornanti per arrivare fino alla dispensa, e un attacco multifrontale agli obiettivi zuccherosi.<br />Già la mattina successiva, ho provveduto a eliminarle tutte con mezzi propri (scopa, ciabatte) e impropri (il metodo "naturale" di mia mamma, ossia i limoni, e quello artificiale, ossia la letale polverina).<br />Ma questo non è bastato a vincere la guerra. Tempo qualche minuto e le sopravvissute si erano già riorganizzate per venire a recuperare i cadaveri.<br />Insomma, ci siamo presto accorti che per sconfiggere le formiche sarde (ribattezzate in seguito: le formiche cinesi) ci vuole ben altro.<br />Quando ci mettevamo a tavola in veranda per mangiare, loro si predisponevano a semicerchio sotto la sedia della nostra coinquilina Bassa, attendendo il cibo che sarebbe sicuramente caduto copioso, garantendo loro inverni sereni per le prossime 12 generazioni.<br />Verso gli ultimi giorni di vacanza erano arrivate a prendere il cibo che cadeva al volo.<br /><br />L'assalto all'umido era sicuramente una delle loro attività preferite: quando andavo a buttare via qualche residuo di cibo, mi seguivano scodinzolando. Poi ricoprivano il bidoncino completamente, sia dentro che fuori, senza disdegnare nemmeno di mangiare il sacchetto organico dell'umido. Erano richieste abilità fuori dal comune per aprirlo e richiuderlo: bastava un nanosecondo di troppo e ci si ritrovava la mano completamente nera, ricoperta di formiche.<br /><br />Dopo la disfatta dell'attacco ai dolcetti in cucina, che ha portato gravi perdite tra le avversarie, sembrava comunque che le formiche sarde fossero gratificate dall'attività all'esterno, nel giardino della casa.<br />In realtà non avevano rinunciato a entrare in casa, stavano solo lavorando a una nuova strategia. Ci sono volute un paio di settimane prima che si palesasse una nuova mossa: non si erano ritirate, stavano solo agendo nell'ombra.<br />Stavano scavando una galleria sotterranea che, secondo i calcoli delle formiche ingegnere, avrebbe dovuto sbucare propria sulla dispensa. Invece qualcosa è andato storto, e ci siamo ritrovati la doccia e il bagno completamente invasi.<br />Dopo aver annientato anche quel fronte grazie alla tecnica dell'annegamento, si sono di nuovo ritirate.<br />Le abbiamo riviste il giorno della partenza, che camminavano sul soffitto, forse ancora a causa di qualche errore di calcolo.<br />O forse un nuovo piano diabolico che solo i futuri inquilini della casa avranno potuto apprezzare a pieno.Papàciaocacaohttp://www.blogger.com/profile/12400294719565753367noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-1877998231070649174.post-56033232761945377722010-08-19T11:09:00.000+01:002010-08-19T11:09:00.143+01:00Last but not leastUltima replica estiva<br /><br />No, non è una chitarra.<br />Non è neanche una pianola.<br />E nemmeno un sassofono.<br />Lo strumento musicale preferito dalla Bassa è lo wafono. Non sai cos'è? <a href="http://papaciaocacao.blogspot.com/2009/10/lo-wafono.html">Scoprilo qui</a><br /><br />A questo punto, se tutto è andato come previsto, dovrei tornare...Papàciaocacaohttp://www.blogger.com/profile/12400294719565753367noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1877998231070649174.post-83673254959092435422010-08-18T11:06:00.000+01:002010-08-18T11:06:00.481+01:00L'essenzaEnnesima replica estiva.<br /><br />Vi state annoiando?<br />Beh ma questa non potete perdervela: questo è un altro tra i miei post preferiti.<br /><a href="http://papaciaocacao.blogspot.com/2009/11/uggiosa-giornata-di-inizio-novembre.html">Qui</a> c'è tutta l'essenza del Blog...Papàciaocacaohttp://www.blogger.com/profile/12400294719565753367noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1877998231070649174.post-62040723469497535982010-08-16T11:03:00.000+01:002010-08-16T11:03:01.207+01:00Calze"Sembrano" diverse? No lo sono.<br />E <a href="http://papaciaocacao.blogspot.com/2009/11/pippi-calzediverse.html">qui</a> c'è la spiegazione<br /><br />Questa è una replica estiva.Papàciaocacaohttp://www.blogger.com/profile/12400294719565753367noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1877998231070649174.post-89042873370284248972010-08-15T11:02:00.001+01:002010-08-15T11:02:00.255+01:00Il preferitoRepliche estive: Puntata !?!?<br /><br />Buon ferragosto.<br />Per festeggiare, ecco uno dei miei post preferiti: leggilo cliccando <a href="http://papaciaocacao.blogspot.com/2009/11/chi-ha-versato-il-latte.html">qui.</a>Papàciaocacaohttp://www.blogger.com/profile/12400294719565753367noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1877998231070649174.post-57454297652235946732010-08-14T10:57:00.000+01:002010-08-14T10:57:00.230+01:00The monsterRepliche estive: puntata 7<br /><br />Un evento ha sconvolto la nostra quiete familiare lo scorso evento.<br />E' stato l'arrivo del mostro del papà: se l'hai perso, leggilo <a href="http://papaciaocacao.blogspot.com/2009/11/il-mostro-del-papa.html">qui</a>.<br />Un terromoto familiare, con risvolti del tutto inattesi.... (vedi <a href="http://papaciaocacao.blogspot.com/2009/11/il-mostro-parte-seconda.html">qui</a>)<br /><br /><a href="http://papaciaocacao.blogspot.com/2009/11/il-mostro-del-papa.html"></a>Papàciaocacaohttp://www.blogger.com/profile/12400294719565753367noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1877998231070649174.post-21459827767784306452010-08-13T11:08:00.000+01:002010-08-13T11:08:00.241+01:00AddiiReplica estiva<br /><br />Uno dei momenti più tristi è stato quando abbiamo dovuto salutare la formichina... ah, che nostalgia.... leggilo <a href="http://papaciaocacao.blogspot.com/2009/11/formichina-ciao-ciao.html">qui</a>Papàciaocacaohttp://www.blogger.com/profile/12400294719565753367noreply@blogger.com0