Frequentando codesto BLOG ho ripreso un mio vecchio progetto ampiamente illustrato nel mio saggio “Magia e Pedagogia” il quale, come poi ho scoperto, ha influenzato la scrittrice J. K. Rowling nella creazione del ciclo di Harry Potter.
Nel corso degli anni e solo dopo approfondite ricerche ho sviluppato diversi metodi per la pedagogia infantile. Perché parlo al plurale? Perché sono convinto che ogni famiglia, o tipologia di famiglia, debba avere il proprio. Ammetto che alcune indicazioni fornite stridono con la “Dichiarazione universale dei diritti umani” e ammetto anche che l’UNICEF ha denunciato più volte il sottoscritto alla “Corte internazionale di giustizia”.
Dico subito che i miei metodi sono completamente a favore dei genitori. Sono loro che pagano le tasse e che a mio avviso meritano un’attenzione maggiore.
Non perdo altro tempo (la mia natura di accademico a volte tende a farmi diventare particolarmente prolisso) e vado al sodo esponendone qualcuno.
Metodo “Molotov-Ribbentrop”.
Si ispira ampiamente al metodo Montessori, ritenendolo un fallimento totale. Al bambino occorre indirizzare parole semplici, secche, precise. “RAUS”, “SCHNEL”, “GEWASCHEN”. Da parte del bimbo non ci deve essere nessun tentennamento. Deve solo scattare al perentorio ordine. Questo metodo ha inoltre il vantaggio di contribuire allo sviluppo psicomotorio del bimbo.
Metodo “Grissom”.
Ogni luogo dove ha agito la prole è da considerare come una potenziale scena del crimine. Voi genitori dovete girare per casa con una misteriosa valigetta contenente tra le altre cose una lente di ingrandimento e il kit completo per il rilevamento delle impronte digitali. Non importa come, dove e quando: prima o poi scoprirete la marachella. Il piccolo delinquente deve sapere che non la farà mai franca. Sono ammessi interrogatori con la lampada puntata in faccia.
Metodo “Massimo Decimo Meridio”.
E’ sera e arrivate a casa. La trovate devastata. Il bimbo o bimba ha letteralmente demolito ogni suo angolo. Non solo, vi dicono anche che egli (o ella) ha fatto inferocire maestri, nonni e anche vicini di casa. L’approccio iniziale di questo metodo è la calma assoluta. Agire di impulso è un grosso errore strategico. Chiamate nonni, zii, parenti tutti e radunateli in fila davanti al piccolo barbaro che vi sta guardando con aria di sfida. Dopo aver passato in rassegna le vostre legioni, pronunciate la fatidica frase “Forza e onore! Al mio segnale scatenate l’inferno!”
Metodo “Silvio”.
Ai figli promettete di tutto: da un milione di nuovi giocattoli al MAXI condono di tutti i capricci. Per i più scalmanati anche un indulto di 3 o 4 anni. Una volta eletti, ottenuta quindi la loro fiducia, rimangiatevi allegramente tutto. Tra qualche “mi consenta” e qualche “chiribbio”. Se dovesse scappare qualche protesta, lamentatevi dei maestri comunisti (del nido o d’asilo o della scuola fa lo stesso) che non vi permettono di lavorare.
caro professore, ritengo che con questo post abbia superato se stesso. delle perle di saggezza uniche.
RispondiEliminami piace il metodo grissom per stima al telefilm cui è ispirato, ma ambivo anche ai risvolti goliardici del metodo silvio, che però lei professore ha vietato... accidenti (come direbbe swaiffer la volpe in dora l'esploratice. Colta citazione)
Meraviglioso!! Complimenti! Il metodo Grissom rende perfettamente l'idea. Che dire poi degli altri...... :-)
RispondiEliminaa me non dispiace il metodo del gladiatore. sarà che non ho figli, ma a mio nipote lo applicherei volentieri...
RispondiElimina@Padreatempopieno. Ringrazio per i suoi complimenti. Il metodo Grissom è assolutamente infallibile.
RispondiElimina@Anonimo. Nel metodo da lei scelto ho infatti incluso gli zii. Qualora autorizzati è giusto che anche loro abbiano le proprie soddisfazioni.
Condivido questo approccio genitorecentrico. D'altra parte è lui quello che paga le tasse, il genitore. :-)
RispondiEliminaGiusto! W I genitori che contribuiscono, specialmente in questo periodo di crisi economica!
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