lunedì 30 novembre 2009

Arbre Magique

"Che bello il nostro nuovo albero di Natale! Si sente già il profumo della rugiada che si diffonde per tutta la casa!"
"Alto, ma guarda che è di plastica"
"è vero, ma si sente un forte odore di pino silvestre..."
"Sono i vestiti che indossa la Bassa. Arrivano da casa di mia mamma e mi ero raccomandata che non puzzassero di fumo. Così lei ha pensato bene di intingerle nell'Orphea, quella che si usa per profumare i cassetti, per togliere eventuali odori"
"Già, ma adesso sembra un arbre magique"

venerdì 27 novembre 2009

Pippi calzediverse

"Come mai la bambina ha una calza nera e una bianca?"
"Sono in tinta con i vestiti: tuta nera e dolcevita bianco"
"Ma sembra Pippi Calzelunghe!"
"Uff... anche tu come mia mamma. Non capite che in realtà fa parte di un preciso progetto educativo: quello di aprire gli orizzonti alla bimba, di non omologarla a quello che la gente pensa sia giusto. Si tratta di aprire nuove strade, di farle capire che non esiste un giusto e uno sbagliato, ma lei deve avere modo di esprimere la propria personalità, anche in modo creativo e fuori dagli schemi" (traduzione: la situazione è la seguente. Già avevo problemi nell'appaiare le tue calze che sono tutte nere ma di modelli leggermente differenti. Almeno il colore era lo stesso e cercavo di ingannarti. Adesso per motivi indipendenti alla mia volontà anche con la Bassa non riesco mai a fare la coppia, anche se ho investito un ingente capitale acquistando chili di calze invernale, tutte di colore diverso. Quindi, già se trovo due calze da metterle devo ritenermi fortunata, poi chiedermi che siano addirittura uguale è davvero troppo).
"Mmmh... effettivamente vista da questo punto di vista ha un suo perchè"

giovedì 26 novembre 2009

Fame nel mondo

Gli scarti di cibo degli americani potrebbero risolvere il problema della fame nel mondo: la notizia è di questi giorni ed è stata ripresa dai principali giornali.
Quello che i media non dicono è che anche la quantità di cibo che si trova sotto il seggiolone della Bassa alla fine dei pasti principali migliorerebbe sensibilmente il problema. Soprattutto da quando la Alta ha deciso che farla mangiare da sola è funzionale al suo sviluppo psico-fisico. Ma anche al proliferare di riso e pasta per tutta la casa.

mercoledì 25 novembre 2009

La commediante

Anche un evento in sè negativo può trasformarsi in opportunità. Quella Bassa, dall'alto (si fa per dire) dei suoi 15 mesi lo ha già capito. L'altro giorno è stata morsa sul braccio dal piccolo G., ha iniziato a piangere e urlare e sono accorse la sua mamma a consolarla e la mamma di G. a punire il piccolo vampiro. Questo evento deve aver provocato in lei una serie di considerazioni: quando sono vittima di un'ingiustizia tutti accorrono in mio aiuto e mi coccolano, mentre l'altro viene punito. COsì era successo in occasione del fattaccio, così ogni volta che il piccolo G. le si avvicinava iniziava a urlare "AHI AHI AHI" e a fingere di piangere.
Ora applica questo principio a diverse situazioni di vita quotidiana: appena la prendi dentro inizia la pantomima "Ahi AHI AHI" che farebbe la disperazione di tutte le assicurazioni.
Ieri sera era in cameretta a giocare con la Alta e l'amica avvocato M., quando la Alta passandole un libro le urta la gamba. "AHI AHI AHIIIII" inizia la Bassa. Poi sembra distrarsi e dopo un po' riprende ancora: "AHI AHI AHIIII".
"Bassa, mi sa che domani mattina mandiamo una bella raccomandata alla mamma!" dice felice l'amica avvocato M., certa di aver trovato quello che potrebbe diventare la sua miglior cliente.
Aspettiamo con trepidazione l'arrivo del postino.

lunedì 23 novembre 2009

La domenica perfetta

La giornata inizia sonnecchiosa, poi viene a trovarci l'amico R. e insieme contempliamo le meraviglie del 40 pollici full HD. Quindi l'allegra famigliola al completo si reca a pranzo, invitata a casa di un mio coraggioso amico. Mangiamo ottimo cibo sardo annaffiato da buon vino e in tutto questo quella Bassa riesce a non fare disastri che richiedano un cospicuo risarcimento in denaro. A fine pranzo, sembra che sia passato un uragano in casa ma i danni reali ammontano solo a frutta sparsa in giro per la casa, una mela e un mandarino che portano i segni della dentatura della bassa, un burrocacao disintegrato e un mobiletto rovesciato con una rotella staccata (che ho riparato).
La compagnia è molto piacevole e ci intratteniamo fino a pomeriggio inoltrato. Sulla strada del ritorno, come nelle migliori tradizioni di quando eravamo ggggiovani, riusciamo a perderci (anche se stavolta abbiamo il navigatore!), poi andiamo a immergerci nella visita al parentado. Con mio nipote F. ripassiamo la storia degli Unni e scopro che ai bambini facevano dei tagli sulle guance per non fargli crescere la barba e che se qualcuno veniva sorpreso a rubare, perdeva TUTTI i beni (succedesse oggi...).
La sera a casa mangiamo una pastina senza brodo e poi guardiamo un bel film (il secondo in due giorni: l'offerta cinematografica di Sky il week end sembra essere decisamente migliore), in cui ci sono Scarlett Johansson e Penelope Cruz che si baciano.
A conclusione, contro ogni previsione, la Bassa gioca con gli animali nel suo letto (per la prima volta) e poi lì si addormenta, come è accaduto due volte in tre giorni: ed è RECORD!

venerdì 20 novembre 2009

apparizioni e sparizioni

Strani fenomeni al limite del paranormale si verificano da sempre nel mio guardaroba. Prima era mia mamma, che quando sbagliava candeggio era più brava di houdini a far sparire ogni traccia. Neanche Grissom sarebbe riuscito a trovare il corpo del reato. E dopo aver occultato le prove, partiva con la fase due, quella psicologica, facendomi il lavaggio del cervello e cercando di convincermi che quel capo non era mai esistito, che non l'avevo mai posseduto.
"Ma dai mamma, era la maglietta blu, la mia preferita"
"Maglietta blu? No, no non ricordo proprio quale".
Negare sempre e comunque, anche davanti all'evidenza, era il suo motto.
Ma lei aveva dalla sua molta esperienza e una tecnica messa a punto in anni di pratica. Quella Alta commette ancora delle ingenuità. Per esempio nel mio cassetto sono apparse un giorno delle magliette rosa in mezzo a quelle bianche. In questo caso ho apprezzato lo sforzo di sincerità, dopo anni di oscurantismo, e le indosso anche (sempre ben nascoste sotto i maglioni...). Senza contare che sono daltonico e chissà quante me ne perdo... ma comunque.
I fenomeni più inquietanti si verificano tuttavia durante il cambio stagionale degli armadi, processo di cui ignoravo l'esistenza prima di andare a vivere con quella Alta. Sarà perchè a casa dei miei avevo più spazio, o perchè non ho così tanti vestiti, ma la roba è sempre rimasta la stessa, in inverno ed estate. Ora invece avviene la migrazione a ogni passaggio caldo-freddo freddo-caldo. E nel passaggio, molte cose spariscono, si perdono, scompaiono.
Mi si accusa di eliminare con troppo slancio capi o scarpe, fatto sta che ogni nuovo anno mi ritrovo con cose che non metto più e con le altre che invece mi interessavano che non esistono più.
Lo stesso è successo quest'anno.
"Ma io ho solo questi maglioni?"
"Tutto quello che c'è è lì!"
"Ma mi sembrava di averne comprati di nuovi. Ad esempio, quel maglione marrone con la zip..."
"Boh l'avrai buttato"
"Dici? Ma era nuovo"
Sparito.
Fino a oggi, quando miracolosamente si è materializzato nell'armadio.
Ho deciso di non approfondire gli strani fenomeni che riguardano il mio abbigliamento. Dopo anni, li accetto con rassegnazione.

giovedì 19 novembre 2009

ATTENZIONE

"... e comunque Adriano celentano non è mica un pirla" concludo fiero alla fine di un articolato discorso con la Alta che ha preso il via da X factor, ha svoltato su Claudia Mori e il cantante sbarbino che sembra Gianni Morandi e dimentica la parole, ed è finito sul Molleggiato, anche lui non certo una memoria d'elefante.
"irla" si sente dal seggiolone.
"Alto, stai attento alle parole!"
"Perchè cosa... ah cazzo"
"azzo"

mercoledì 18 novembre 2009

Solo in caso di reale necessità

C'era una volta la mezz'ora di cartoni animati serali, che mandavano in onda su Italia 1 proprio quando sulla Rai c'era il telegiornale. E allora grandi litigate tra i genitori propensi a far entrare l'informazione dal tubo catodico e noi figli che invece volevamo vedere le avventure dei Puffi o di Occhi di gatto.
Adesso tutto è cambiato. Non solo ci sono cartoni animati 24 ore su 24, ma ci sono anche milioni di canali suddivisi per età. E si parte addirittura dall'età della Bassa con il canale 620 di Sky. Noi l'abbiamo scoperto l'altro giorno e ha un effetto ipnotico, non solo sulla Bassa ma anche sugli adulti. Sostanzialmente c'è una palla che rimbalza e va in giro... e la palla è esemplificativa delle sensazioni che si provano guardando quel canale. Ovviamente le istruzioni sono di farne un uso moderato, anzi moderatissimo, con la Bassa. Insomma, va usato solo in caso di reale necessità.

martedì 17 novembre 2009

Sospetto

"Ehi Alto, guarda che di là ci sono dei dolcetti. Li ha fatti mia mamma"
"Mmmmh buoni, i dolci della suocera... ma tu non li mangi?"
"No, li ho già mangiati prima, a casa sua. Quelli lì sono tutti per te".
"Ah. E alla Bassa non li dai?"
"No. hanno le mandorle e non le piacciono"
"Dunque, fammi capire. La suocera ha fatto dei dolciche mangio solo io? Allora passo, non si sa mai..."

venerdì 13 novembre 2009

Il lavoro più noioso del mondo

Trama del film. C'è Schwarzenegger che è una spia, il suo lavoro è pericoloso e adrenalinico, sempre sul filo del rasoio, sempre dinamico, sempre in movimento, circondato da persone interessanti, in giro per il mondo. Ma, ovviamente, essendo un agente segreto, ha bisogno di una copertura, di un lavoro al di sopra di ogni sospetto, qualcosa di ripetitivo, tranquillo e sicuro. E qual è il lavoro più noioso del mondo che gli autori hanno scelto? Il programmatore di computer. Ossia il mio.
La visione di questo film mi ha provocato malinconia e ha suscitato in me numerose riflessioni.
E pensare che il film l'ho visto ancora prima di avere acquistato il mostro da 40 pollici con tanto di canali satellitari. In barba alla televisione generalista, che propone questi programmi con contenuti alti in grado di far riflettere e pensare, ieri sera ho guardato un interessante programma su come si fanno le lampade al neon. Questo sì che potrebbe essere utile!

giovedì 12 novembre 2009

Il mostro parte seconda

"E adesso cosa ne facciamo di questo coso?"
"Non so..."
"Indietro non lo prendono?"
"No"
"Potremmo mettere due file di sedie, comprare una macchina per i pop corn e cercare di recuperare qualche soldo..."
"Figurati, il pivius (mitologico personaggio che abita all'ultimo piano con una casa 4 volte la nostra e l'ascensore che entra in casa, ndr) ha uno schermo che è mille volte il nostro, lo vedono già tutti gli abitanti dei palazzi, per di più gratis".
"Giusto. Allora che si fa?"
"Boh, accendiamolo dai... vediamo almeno se va"
"No, no io questo coso in casa mia non lo voglio".
"Ma dai, già che è qua. Poi decidiamo il da farsi"
La Alta acconsente. Lo accendiamo e tutta la potenza dei 40 pollici e del full HD inonda la casa.
"Beh però... e c'è anche sky?"
"Sì... comunque avevi ragione, non va bene è troppo grande, invasivo. Anche per l'educazione della bambina, non è.... Alta ma mi stai ascoltando?"
"..."
"OH?"
"Ma dobbiamo proprio disfarcene?! in fondo non è poi così male..."

Ora le parti si sono invertite. Il mostro è ancora in sala, appeso a un destino incerto.

mercoledì 11 novembre 2009

Il mostro del papà

Può accadere che tutti ti dicano di fare una cosa ma tu, spinto da una forza interiore, decidi di fare di testa tua.
Può accadere che ti informi da ormai un anno su un acquisto, che vagli tutte le possibilità, che valuti attentamente le caratteristiche della concorrenza e poi, con certezza, sai qual è il prodotto giusto per te.
Può accadere che qualcuno ti insinui il dubbio che forse quello che hai scelto non è proprio l'ideale, che magari può essere bello in senso assoluto ma non in senso relativo, per te e la tua casa.
Può accadere che tu abbia un momento di tentennamento, che quasi ti lasci convincere, ma in fondo non vuoi cedere perchè comprare un televisore 32 pollici sarebbe una sconfitta personale. Tu vuoi il magnifico 40 pollici, con tutta la potenza dell'HD, lo vuoi lì, in una parete in cui ci sta giusto giusto e a chi ti dice: "Ma non è un po' troppo?!" tu obietti sicuro: "No, c'è scritto che la distanza dev'essere di un metro e venticinque dallo schermo e noi ce li abbiamo".
Può accadere che, dopo anni in cui la televisione con tubo catodico è stata relegata in camera da letto, disturbando il sonno tuo e della Alta, finalmente ti decidi all'acquisto del televisore piatto per la sala e può accadere che nel frattempo tutte le congiunture astrali siano favorevoli: esce una mega offerta in cui paghi a rate e ti danno anche i canali satellitari, piovono dei soldi dal cielo e il tuo modello è anche disponibile in magazzino. E tu vuoi accontentarti di un piccolo, misero 32 pollici?!
No, tu vai avanti per la tua strada.
Quando porti a casa lo scatolone, qualche dubbio inizia a venirti. Quando lo tiri fuori dalla scatola, ne sei quasi certo. Quando lo metti dove dovrebbe stare, e fuori dalla sala appare il cartello "sala numero 9 del multisala", ne sei sicuro: hai fatto una cazzata.

martedì 10 novembre 2009

I denti del venerdì notte

C'è chi ha la febbre del sabato sera. Quella Bassa invece ha i denti del venerdì notte. Inspiegabilmente ma con crudele puntualità, da due mesi a questa parte si sveglia tutte le notti tra il venerdì e il sabato piangendo disperata, probabilmente per problemi legati alla dentizione. é già gentile, perchè almeno il giorno dopo si può dormire e non si va al lavoro. E come dice mia suocera, non dovrebbe neanche lamentarsi così tanto "perchè questi denti sono gli unici che le nascono gratis".
Imperscrutabili restano i motivi di questa puntualità settimanale nella dentizione.

venerdì 6 novembre 2009

La cimice milanista

"AHHHHHHHH"
E che succede?!?
"MARRRRITO! CORRI CORRI! UNO SCARAFAGGIO IN BAGNO"
"Perdinci, presto esci, chiudi la porta e raccontami!"
"Allora, ho fatto la doccia e ho appoggiato i vestiti sul mobile... quando sono uscita ho visto un orribile mostro sui miei pantaloni neri".
"Ma che insetto era?"
"Era come una cimice, però nera con i puntini rossi"
"Bah, mai visti..."
"Ma sì dai, li conosci... e comunque non stare qui a perdere tempo. QUella cosa è lì sui miei vestiti... a proposito, chissà come ci è arrivato".
"Beh, probabilmente l'avevi addosso da prima, non credo fosse già qui"
"Che schifo... vuol dire che io ho camminato portandomi appresso l'immonda creatura... BLEAH BLEAH! Cancellala da questa terra subito... ma dove vai, il bagno è di qua"
"Vado ad armarmi di asciugone"
"Bravo, sette strappi credo possano bastare..."
"Mai sottovalutare l'avversario!"
"GIusto, vai mio eroe"
Entro nel bagno e mi chiude la porta alle spalle. A noi, marrano. Guardo sui pantaloni, niente. Guardo in giro: niente.
"EHi ma qua non c'è niente"
"Ecco come al solito non vedi le cose. è lì, sui pantaloni"
"NOn c'è"
"Fammi entrare a controllare... ma sì è lì, non vedi!?"
"Cara, quella è la cucitura del vestito..."

giovedì 5 novembre 2009

Chi ha versato il latte?

Mattina. Colazione. Improvvisamente uno scroscio di latte invade la cucina. Cade sul tavolo, finisce sul pavimento, sporca vestiti puliti appena indossati: maglione, camicia, pantaloni.
Quella Alta, che era al lavandino, si gira e il suo sguardo incrocia due volti: la Bassa, seduta sul seggiolone, con gli occhioni sgranati, e il mio, che trasuda innocenza da tutti i pori.
"Chi è stato?" tuona la Alta.
Valuto velocemente tutte le possibilità che ho davanti:
1) Potrei dare la colpa alla Bassa, tanto è ancora piccola non sa discolparsi.
2) Però era latte e caffè, con tanto di cereali. Va bene che quella Bassa mangia tutto, ma non ci crederebbe mai.
3) E poi quello tutto sporco di latte sono io.
Anche questa giornata non inizia nel migliore dei modi...

mercoledì 4 novembre 2009

Perchè solo due copie di chiavi?

Uggiosa giornata di inizio novembre. Sto sonnecchioso sull'autobus della speranza che, come ogni mattina, mi accompagna nel lungo tragitto verso il lavoro. Sono quasi arrivato al primo traguardo, manca "solo" la metropolitana e il pezzo a piedi, quando squilla il telefono. è il numero di casa, dettaglio che a quest'ora è quasi sempre presagio di sventura.
"Pronto?"
"Marrrrrrito!!!!!"
Ecco...
"Dove sono le chiavi della macchina?"
"Beh, ma dove vuoi che siano, di fianco o nei pressi del porta-chiavi-della-macchina" che domande, come se ancora non mi conoscesse.
"Ho già guardato (sottinteso: sono una donna, io, mica un uomo che chiama sempre facendo domande inutili e scontate solo perchè è troppo pigro per pensare una risposta)".
"Ah boh... allora non so"
"Ma ieri sera, dopo che siamo tornati e hai messo la macchina in garage, non è che hai tenuto le chiavi nella giacca!?!"
Metto la mano in tasca... ohibò, sono qui. "Beh effettivamente... però ci sono quelle di scorta!!!"
"Quelle che tieni sempre nella tua valigetta del lavoro così quando cinque mattine su sette decidi di andare in macchina anzichè in bus puoi scendere e fare l'arrocco delle macchine nel nostro fetente garage stretto e lungo senza problemi?"
Guardo nella valigetta... questa donna è una veggente! "Ora, non ti arrabbiare, però potrebbe essere incidentalmente accaduto che entrambe le chiavi siano in mio possesso... ma se vuoi torno indietro!" (Bisogna sempre mostrarsi disponibili a risolvere il problema, anche se è un'ipotesi impraticabile)
"No, no lascia stare (= Eh già! Ci ho messo tre ore a vestire la bambina per uscire, adesso è qui imbottita come l'omino michelin e sta sudando, io sono in mega-ritardo per il lavoro... e devo stare ad aspettare te che per oggi hai già fatto fin troppo!)
"Ma non sei arrabbiata vero?".
"Certo che no (= chetepossino... ma è ovvio che sono arrabbiata, e te la farò pagare in comode rate settimanali!)"
"Buona giornata..."

martedì 3 novembre 2009

Formichina, ciao ciao

Addio formichina che mangiava il pancino. Addio scarpine. Addio pure al cappellino, alla manina, al piedino e di conseguenza a tutti i Nino e Nina che la Bassa ha conosciuto fino a oggi, visto che ripete solo la finale delle parole. La causa siamo noi, genitori senza arte nè parte, che fino a oggi ci siamo abbandonati spudoratamente e senza ritegno alcuno alla scriteriata pratica di mettere il diminutivo a tutti i nomi.
Da oggi, si cambia: ed ecco le scarpe, il cappello, la mano e il piede.
La zia C., insegnante di asilo nido, è stata perentoria: le nuove frontiere della puericultura sono queste. Anche quella Alta ha confessato che i milioni di libri che ha letto sull'argomento dicevano lo stesso, ma tra il leggere e il fare...
Armati di buona volontà nel parlare a nostra figlia come a una persona grande e non come a una bambina piccolina (anzi, piccola!), ci siamo subito imbattuti in un ostacolo apparentemente insormontabile: la formichina che mangia il pancino, l'unico metodo conosciuto al mondo per farla star buona durante il cambio di pannolino. La formichina, peraltro, è entrata a fare parte del mondo della Bassa proprio per merito della zia C., che ora se ne lava le mani e si professa nemica dei diminutivi... un conflitto d'interessi bello e buono, insomma. Interrogata sulla questione, la zia C. ne è uscita con classe: "Si possono usare in caso di filastrocche o canzone già esistente". Va beh, dai la formichina la salviamo lo stesso anche se non è una vera e propria canzone: è questione di autoconservazione!

lunedì 2 novembre 2009

Non c'è sabato nè domenica...

Il lavoro nei campi non conosce Natale, feste o pause: ogni giorno ci si deve alzare per dare da mangiare agli animali, raccogliere i frutti, seminare...
La stessa cosa succede quando si diventa genitori. Domenica non solo era domenica, ma era anche Festa, quella dei Morti, quindi c'era un doppio motivo per dormire fino a tardi. E invece alle 7 la-sveglia-che-non-può-essere-spenta ha iniziato a squillare: "MAMMAAA, MAMMMAAAAAAAA". E già mi è andata bene che non ha chiamato me.
Così la mia coinquilina Alta si è alzata e ha somministrato all'altra mia coinquilina Bassa il quotidiano lattino del buongiorno, tentando contemporaneamente di ipnotizzarla e di farla riaddormentare. Inutilmente.
"SCENDE, SCENDEEEEE". è scesa dal lettone e ha iniziato a scorazzare libera e indisturbata per la casa.
"Ma secondo te se ci riaddormentiamo e lei è sveglia e libera è tanto grave?" mi ha chiesto la Alta, combattuta tra responsabilità e pigrizia.
"Certo che lo è, già vedo i titoli sui giornali: "Madre scriteriata abbandona minore in casa mentre dorme. La giustificazione: "Era domenica, e anche Festa! Volevo dormire un'ora in più"".
"Guarda che c'era anche il papà..."
"Non si è MAI visto che si alzi il papà, da nessuna parte. Era scritto così anche nel contratto matrimoniale che ho firmato (la legge è una cosa che intimorisce sempre, ndr)"alzati tu che sei la mamma"
"Eh già, mi devo SEMPRE alzare io. No, vai te".
BATABOM.
Si sente dalla sala. Quella Alta finalmente rompe gli indugi, si alza e io riprendo a dormire.

ZZZZ.....

"Maritoooo, Maritooo"
"Accidempoli... che succede?"
"AIUTO! Maritooo... AIUTO!"

Apro gli occhi e visualizzo quella Alta con in braccio la Bassa che urla "AHIA AHIAAAAAAAAAAAAAAA" con una spazzola davanti alla faccia.
Che accade?
"La Bassa si stava spazzolando i capelli (due peli, ma è donna quindi vanitosa, ndr), quando improvvisamente ha deciso di metterla in bocca e morderla... oltre al dolore, le è rimasto incastrato un dente della spazzola tra i dentini sotto"
Il mattino ha la spazzola in bocca, da queste parti. Andiamo bene...
Risolvo la questione poi quella Alta si mette a letto e mi dice che adesso devo alzarmi io. Farnetica qualcosa su "pari opportunità", "ingiustizie sociali".
Va beh, decido di alzarmi.
Anche perchè sono già le nove!