mercoledì 23 dicembre 2009

Acqua scaccia neve

Treno o pullman? E' stato il mio amletico dubbio stamattina. La scelta più sensata mi è sembrata il treno: nella notte non ha nevicato molto, ma sulle strade c'è un po' di ghiaccio. Mi alzo presto e cammina cammina arrivo in stazione. Ho pensato: "I treni saranno in ritardo ma prima o poi arrivano sempre". Sbagliavo: no, non arrivano sempre. Oggi tutti i treni per Milano erano soppressi. Nessuna speranza, neanche un ritardo di mille minuti.
Cammina cammina vado alla fermata del bus, lo prendo e arrivo a Milano senza problemi. Odio sempre di più le Ferrovie Italiane.
Arrivo al lavoro e mi chiama la Alta (e quando chiama la mattina è sempre segno di scazzo). "Alto, qual è l'ultima cosa che useresti per mandare via la neve?"
Un domandone da mille dollari.
"Eh?"
"Allora: vado giù in garage con la Bassa e c'è una macchina bloccata sullo scivolo. Non l'hanno pulito, è pieno di ghiaccio e slittano le ruote: è arrivata a metà e non riesce più a salire, e se scende va contro il muro"
"Ah cavolo. Potevi chiamare tuo papà"
"Infatti. Chiamo il super-nonno con il pick up per venirci a prendere e nel frattempo aspetto giù con la Bassa. Nessuno riesce più a entrare e a uscire e si raduna un sacco di gente, tutti inc****** neri. Quella Bassa è tutta felice, fa vedere il maiale che ha in mano a tutti, dice "ale" e sorride"
"Uh..."
"Poi arrivo il nostro dirimpettaio, quello che viene solo qualche volta con la fidanzata o con l'amante. Però stavolta è con una ragazzina che forse non è neanche maggiorenne e che è vestita come Sailor Moon. Lui prova a togliere la neve con la scopa, visto che non c'è la pala. E lei gli dice: "Ma prova a girarla, usa il manico""
"Beh, notevole..."
"Poi finalmente arriva il Genio (il classico personaggio sempre presente nei palazzi, quello che sa sempre tutto lui, è amico dell'amministratore ed è bravo solo lui, ndr)"
"E cosa fa?"
"Prima di tutto non crede che la macchina sia veramente bloccata, ma pensa che la ragazza che la guidava sia un'idiota. Allora ci prova lui. Mette in moto e la macchina slitta e arriva a due millimetri dal muro".
"Che pirla..."
"Allora chiama l'amministratore, illustra la situazione e quando questo propone di mandare qualcuno dice "No, no ci penso io non ti preoccupare". E cosa fa, indovina?"
"Ma non so... la spala?"
"No"
"Butta il sale?"
"Nemmeno. Decide di utilizzare l'acqua dell'idrante per togliere la neve"
"Ma è pazzo?!?!!? Così ghiaccia e non usciamo più fino al disgelo!!!"
"E cosa devo dirti... a quel punto c'erano almeno dieci persone tutte impegnate a srotolare l'idrante"
"Noooo e poi?"
"Non lo so. é arrivato il super-nonno e sono andata via sul più bello! Però ho visto il cazziatone che lei ha fatto al suo fidanzato che è uscito prima di lei con la macchina con le gomme da neve e non l'ha avvisata che lei non ce l'avrebbe mai fatta... se l'avessi visto non ti saresti più lamentato di me dicendo che sono acida".
Sarà vero? ;)

lunedì 21 dicembre 2009

Ci son due coccodrilli

Al museo della scienza e della tecnica di Milano ci son due coccodrilli. Stanno dentro la ricostruzione di una farmacia di un monastero del '700. Per quale motivo, non è dato sapersi, ma sono stati comunque la cosa che quella Bassa ha preferito durante la nostra visita domenicale al suddetto museo. Ora infatti continua a ripetere "drillo" "drillo".
Fuori c'erano -7 gradi e l'unica persona più bassa della Bassa al museo era un bimbo spagnolo/tedesco, con due fratelli minori di cinque anni e i genitori... ma si sa, come dice la Alta, che gli stranieri sono più sportivi di noi nella gestione della prole. Noi in un atto di coraggio misto a incoscienza abbiamo deciso di accompagnare i miei nipoti F. e G. a vedere le meraviglie della scienza e della tecnica. Abbiamo anche partecipato a un laboratorio per trovare il nostro DNA. Quello che ci è riuscito meglio è stato G., il più piccolo di tutti. Il mio DNA invece non è pervenuto... ma non dubito di averlo.
é stato sconcertante trovare al museo i telefoni, quelli con la cornetta e il filo e i numeri che dovevi fare tutto il giro con il dito che usavo io da piccolo (secondi - dopo il coccodrillo - nelle preferenze della Bassa al museo, che non ha perso l'occasione per passare ore al telefono).
è stato deprimente trovarci anche una cabina telefonica e dover rispondere alle domande dei miei nipoti "Ma come funziona!?!?". "Eh sai quando noi eravamo piccoli...."

mercoledì 16 dicembre 2009

Rottamascion

Ieri c'è stato la festa di addio del mio ex pseudo capo. Dopo 41 anni di onorato servizio, lui che è programmatore di professione ma cabarettista nell'animo, ha deciso che era giunto il tempo del meritato riposo. Sentiremo molto la mancanza delle sue battute con cui allietava le giornate in università. L'altro giorno entra in ufficio e dice: "Sapete che ieri sera mi ha attraversato la strada un gatto con il pelo riccio?". "Nooooo come? davvero? E tu cosa hai fatto!??!". "L'ho stirato!!!" (molti l'hanno capita il giorno successivo, altri ci stanno ancora pensando, ma fa niente).

Durante il party con i miei colleghi, ho avuto modo di sperimentare alcune tecniche apprese durante lo spettacolo Caveman che abbiamo visto al Derby l'altra sera per uscire da QUELLE situazioni senza speranza, quando una donna ti chiede cose tipo: come sto con questo vestito?!
Se dici: "Stai benisssssssssimo" sei un coglione
Se tentenni un nanosecondo di troppo e dici: "Ma... bene!" sei uno stronzo.
Dunque, ieri una mia collega mi ha chiesto chi è che fa da soprammobile in ufficio, se lei o un'altra.
La scelta era tra una di queste tecniche:

1) fare finta che ti vibra il cellulare
2) fare finta di non aver sentito e cambiare discorso, facendole un complimento
3) (consigliato) adottare la tecnica dello svenimento. In lei scatta l'istinto materno ed è fatta.

Il festeggiato ha quindi preso la parola per un discorso alla folla: "Cari colleghi! Ho preparato per voi un discorso, anzi una poesia di un noto poeta francese molto in voga in questo periodo. Ve la declamerò:

Il temp pass par muà
il temp pass par vù
il temp pass par tout
gli incentiv alla rottamascion finiscon e allora MUV MUV MUV"

Un uscita degna del suo stile, devo dire.

Persi nella notte

Virata mondana in questi giorni prenatalizi. Dopo un anno trascorso in casa, finalmente riprendiamo a uscire. E ovviamente lo facciamo tutto nella stessa settimana: domenica pizza senza la Bassa e ieri sera addirittura teatro a Milano.
Dovevamo andare al Derby a vedere uno spettacolo chiamato "Caveman, l'uomo delle caverne", un divertente monologo sulle differenze tra uomo e donna.
La romantica serata a due inizia litigando perchè siamo in ritardo e in più quella Alta si sente in colpa per aver abbandonato la figlia da sua mamma, dove resterà addirittura a dormire, ed è acida come la panna andata a male. In più non sappiamo dov'è il posto e siamo leggermente disorganizzati.
"Alta, ma in che via è, esattamente?"
"Non l'hai preso tu l'indirizzo?"
"No, pensavo lo facessi tu. Hai organizzato tutto tu"
"Ah.. beh ma forse me lo ricordo. è via mascagni"
"Allora metto via mascagni sul navigatore, parcheggiamo qui e andiamo a piedi"
"No ma dai chiediamo, figurati se non conoscono il Derby... scusiiiiiii signore.... ah non sa dov'è... beh beh magari quello... ah no non parla italiano.... vabbeh seguiamo il navigatore"
"Ecco il navigatore dice di andare di qui, ma io ho visto la mappa prima di uscire e dico di andare dall'altra parte. Fidati"
"Gnnn (=inizia a parlare con un inflessione isterica nella voce) siamo già in ritardo, mancano tre minuti alle nove...."
"Zitta!"
Facciamo come dico io e infatti arriviamo. Puntuali.
Lo spettacolo devo dire è molto divertente e coglie in pieno alcune differenze tra uomo e donna. Ad esempio il fatto che le donne, grazie a un passato da "raccoglitrici" sono più brave a fare più cose insieme, mentre noi uomini-cacciatori ci focalizziamo su un solo obiettivo. Questo, è chiarito, è il motivo per cui quando guardo la televisione non posso ascoltare quella Alta che parla e che per me è solo un fastidioso ronzio.
In altre cose mi rispecchio meno, ad esempio quando dice che tra amici-uomini si parla poco, forse era vero una volta, ora per me almeno non molto. E poi tra i due è quella Alta quella che lascia l'asciugamano bagnato sul letto, non io!
Cmq, spettacolo divertente e consigliato, poi usciamo e abbiamo il solito dramma del ritrovare la strada di casa. Il MIO navigatore satellitare, fidato compagno di avventure, è completamente andato. Ci mette un sacco per capire dov'è e quando, finalmente, si ritrova, dice che l'orario previsto di arrivo a casa sono le 6.24 di mattina. E non è neanche mezzanotte. In più quella Alta è rientrata nella modalità acida quindi non la sopporto.
"Ma che cavolo hai fatto al MIO navigatore?" le chiedo a mia volta acido.
"Cosa ho fatto?!?! niente ho messo "casa" come destinazione e basta"
"Procedi immediatamente con la regola aurea di tutte le apparecchiature elettroniche: spegni e riaccendi"
"Fatto"
"Rifallo: stacca la spina e tienilo spento per qualche minuto"
"Fatto: ora dice che arriviamo alle 5.52"
"Ma sei sicura di avere messo la casa giusta come destinazione"
"Hai ragione devo essermi confusa con la nostra casa di Detroit... ma certo che è quella giusta!"
"Smettila o ti lascio giù"
"Al cimitero Monumentale?!? ma è pieno di trans"
"Fa niente, non ti sopporto più"
"Ho fame"
"Ecco cos'hai! quando hai fame non capisci più niente e hai insegnato anche alla Bassa a fare così"
"Gnnn (=di nuovo l'inconfondibile flessione acida nella voce)Cosa devo dirti se ho il calo di zuccheri ho il calo di zuccheri e devo mangiare... ma dov'è un McDonald, se 'sto navigatore funzionasse!!!"
D'un tratto un'illuminazione. Mi si accende la lampadina in testa come Archimede Pitagorico.
"Ho capito qual è il problema! è ancora impostato sulla modalità pedonale"
Modalità che, peraltro, sarebbe stata quella giusta se avessi davvero deciso di far scendere quella Alta e farla tornare a piedi a casa....

martedì 15 dicembre 2009

Attenzione! Bambina pericolante

Sto preparando un cartello da appendere al collo della Bassa in certune occasioni, tipo ieri sera, con scritto: "Pericolante". Come si fa con gli edifici che potrebbero cadere da un momento all'altro. Anche a lei succede così. Ieri sera non stava ferma (e zitta) un attimo e continuava a collezionare un disastro dietro l'altro. Gli episodi più degni di nota sono stati:
1) Arrampicata non riuscita sullo stendino della Foppaminchietti, con concorso di colpa di quel genio della Alta che lo ha lasciato chiuso e quindi instabile in sala, alla mercè della bimba. Sul più bello della rampicata si è tirata addosso lo stendino con tanto di portamollette, mollette, appendini e attacalzini a forma di piovra. La consguenza è stata una bella botta sulla zucca e arrossamento di metà faccia (in seguito alla caduta? mistero...)
2) tuffo di testa con doppio salto mortale dal divano. Questa volta il concorso di colpa è di tutti e due gli scriteriati genitori, che stavano seduti di fianco a lei. Io però ero ipnotizzato da un cartone animato con protagonisti i pinguini di Madagascar (e altri animali che la Bassa chiamava "cani" ma in realtà erano lemuri... e valle a spiegare che vivono solo lì ecc. ecc.), mentra la Alta con i riflessi da bradipo in letargo che si ritrova non sarebbe riuscita a prevenire il danno neanche con un preavviso di cinque minuti. Conseguenza: doppia botta sulla zucca. Per ora non sembra aver riportato altri danni, ma mi riservo di dare una diagnosi più certa tra qualche anno....

lunedì 14 dicembre 2009

Il primo Babbo Natale -Gremlins

Domenica pomeriggio siamo andati alla prima festa all'asilo con la Bassa. Lei non va propriamente all'asilo, ma alla ludoteca (solo qualche ora al pomeriggio e con la nonna), comunque tanto è bastato per avere diritto a una festa di Natale con tanto di Babbo Natale. Appena arrivati tutti i bambini e i genitori si stavano cimentando nella realizzazione di una coroncina di carta ricoperta di stagnola con tanto di stella cometa da attaccare sopra. C'erano genitori che sembrava non facessero altro nella vita. Hanno realizzato delle cose iper galattiche con tanto di costellazioni. La mia coroncina non era niente di che, ma già è stato tanto riuscire a farla in mezzo a quell'esercito di bambini urlanti.
Poi per fortuna c'è stata la merenda e la Bassa, che probabilmente ha il verme solitario, ha iniziato ad abbuffarsi di pizza e patatine.
Dopo c'è stato il momento della lettura della storia.
"Bambini, tutti seduti". Ha detto una delle maestre, che per fortuna non è quella della Bassa perchè mi sembrava un po' sciroccata. Quella Bassa ha iniziato a litigare con il suo vicino perchè lei voleva mangiare le sue patatine e lui non era d'accordo. La mamma di lui lo istigava a comportamenti altruistici, ma questo continuava a dire un sacco di parolacce alla Bassa. Alla fine le dice "Mi alzo in piedi, così tu che sei bassa non ci arrivi più a prenderle". Giustamente...
La situazione è così precipitata. La Bassa ha strappato la coroncina dalla testa di una bimba, e gliel'ha pure rotta con pianti e strepiti di quella.
Poi finalmente è arrivato Babbo Natale. Che però aveva la barba su tutta la faccia, non si vedevano neanche gli occhi. Impressionante. E pensare che era il suo primo Babbo Natale... anche tutti gli altri bimbi erano terrorizzati e nessuno si è voluto avvicinare. In più grande idea: Babbo Natale estraeva i pacchetti dal sacco e chiamava per nome il bimbo che doveva prendere il regalo. La Bassa era tra gli ultimi e si era stufata molto presto... Ok, l'esperienza non è stata delle migliori, ma tanto per fortuna non la ricorderà.

venerdì 11 dicembre 2009

Dieta pre-natalizia

Ieri sera nuovo incontro nella fattoria dopo il discorso dell'altra volta (questo qui), quando quella bastarda della pecora avevo messo in guardia il porco.
"Buongiorno signora Pecora"
"Buongiorno signor Maiale. La trovo dimagrito"
"Eh dopo il suo avvertimento mi sono messo a dieta. Qui Natale si avvicina e mi sembra che il cibo che mi danno aumenti sempre di più".

"Basta parlare con gli animali di plastica. Guarda la bimba!" strepita quella Alta nel delirio serale.
"Ma chi quella lì bassa con il kimono alla Ghemon che gira per casa?"
"Non è un kimono. Si chiama incrociato"
"Sarà, comunque Ghemon l'amico di Lupin ce l'aveva uguale...."

giovedì 10 dicembre 2009

Ninna nanna con messaggio subliminale

Toh, un messaggio per me. Da Sky. Sulla televisione. Ma cos'è mi scrivono anche... vabbè, vediamo un po', schiacciamo il tasto verde sul telecomando: "Gentile cliente, se questa sera quei marcioni della Rai non vi fanno vedere la partita Inter-Rubin-Kazan ve la facciamo vedere noi che siamo tanti bravi e fighi aggratis su Sky Sport 1". Cavolo (anzi, "cacchio" come dice la Bassa) stasera c'è la partita dell'Inter, me ne ero dimenticato. Si vede che sono un tifoso sfegatato. Ma questo è un segno del destino, la partita non me la toglie nessuno. Così mentre la Alta è nelle cose di case affacendata io curo la Bassa e guardo la partita. "Non ti arrampicare sul mobile... non saltare giù.... GOOOOOOOOOL! Grande Inter, hai visto Bassa. Ma dove sei finita...No non mettere in bocca il pennarello. No, via le dita dalla presa della cor.... GOOOOOOL"! Ancora incredibile, per me che guardo le partite fino alla fine solo se la mia squadra vince si preannuncia un finale di partita davvero entusiasmante.
Bene, si ricomincia quando... click. Quella Bassa spegne il televisore e proclama "NANNAAAA". E non ce n'è per nessuno. Tutti a nanna. Chissà quanto fa l'Inter... vabbè, visto la mia coinquilina alta meno di un metro sta cercando di battere il Guinness dei primati dei bambini di 15 mesi che stanno più ore svegli continuativamente dovrebbe crollare presto. Credo che riuscirò a vedere il finale della partita, almeno.
Inizia la procedura: depositiamo la Bassa nel lettino e poi leggiamo la storia. Cioè lei sfoglia il libro urlando "STORIAAAA" e "CANEEEEE" senza permettere a nessuno di leggere. A un certo punto spegniamo le luce e speriamo che dorma. Come al solito è una guerra. "MAMMMAAAAAAAAAAAA" "sono qui. Dormi". "NONNNNNAAAAAAAA". "è a casa sua e dorme". "CUCA" "Ma che musica e musica. Chiudi gli occhi e dormi". I minuti stanno trascorrendo inesorabili e lei ancora getta gli animali di pezza fuori dalle sbarre del lettino. Allora proviamo con l'arma segreta e ai limiti della legalità: la ninna nanna con messaggio subliminale. Io canto la mia versione rivista e corretta di Stella Stellina ("La notte si avvicina. La mucca traballa, la fiamma è nella stalla"). Mentre quella Alta sotto ripete a bassa voce "Dormidormidormidormidormi". Piano piano sembra lasciarsi andare. Ma quando sembra che dorma... zac si rialza. Sembra quei cattivi dei film americani che alla fine del film non muoiono mai. Ora che Morfeo riesce a vincere sulla Bassa sono le 11. E la partita è già bella che andata....

mercoledì 9 dicembre 2009

Frigo bio e lotta all'entropia

In questi giorni abbiamo sperimentato un frigorifero biologico. Non inquina, non fa rumore, non consuma corrente: mi domando perchè non lo usiamo più spesso. Visto che il nostro frigo, quello vero, è stato sottoposto al processo di sbrinamento come caldamente consigliato dal competetente tecnico del frigo (vedi qui), per 24 ore abbiamo dovuto vivere senza questa comodità domestica.
Per giorni abbiamo mangiato i cibi che ormai da anni (beh anni forse no, visto che il frigo ha un anno e mezzo) giacevano nel freezer, attendendo che le stalattiti si sciogliessero. Poi, una volta completato il disgelo, abbiamo messo i poveri averi rimasti sul balcone. L'unico problema lo abbiamo la mattina, quando il tiepido sole invernale batte contro, ma son dettagli.
Il vantaggio è stato che la Alta si è decisa ad avventurarsi in questa per lei finora sconosciuta attività chiamata "pulizia del frigo". Lo svantaggio è stato che c'erano cassetti e ripiani del frigo in giro per tutta la cucina ad asciugare. Mentre in sala quella Bassa si arrampicava felicissima sugli scatoloni Ikea che ho comprato venerdì in preda a un folle raptus. Per non essere da meno, anche le camere si sono trasformate in uno scenario post bellico. Durante tutto il ponte di sant'Ambrogio abbiamo tentato di lottare contro l'entropia che cresceva in casa nostra. e cresceva e cresceva più tentavamo di farla diminuire. La nostra battaglia contro il caos si può dichiarare per ora perduta. Ma la guerra non è ancora finita...

lunedì 7 dicembre 2009

Tipi da party

Domenica sera importante appuntamento mondano: le festa di compleanno della zia D. Siccome il traguardo era di quelli significativi, di quelli per cui non basta una torta in casa con marito e figli, la zia D. ha organizzato un mega party con amici e parenti. Che il mezzo secolo tondo mica capita tutti gli anni... E poi l'anno precedente, il di lei consorte lo zio P. aveva proclamato un anno intero di festeggiamenti per i "suoi" 50. A causa di uno strano risvolto della crisi di mezza età, ogni settimana organizzava un party: d'estate all'aperto, d'inverno al chiuso, nella mezza stagione al ristorante. Con la piccola differenza che, mentre lo zio P. se la spassava allegramente, la zia D. non l'ha presa altrettanto bene, ma comunque si è fatta coraggio e ha deciso di festeggiare.
In questa occasione abbiamo scoperto che quella Bassa è una tipa da party. Camminava con disinvoltura tra tutti i presenti, sorridendo e regalando fiocchetti regalo (che poi si riprendeva). Nonostante fosse già mangiata, ha fatto onore alla cucina assaggiando (divorando?) i gamberetti in salsa rosa, il tonno, il salmone, le lenticchie, le spagnolette e infine pure la torta. Spesso se ne è rimasta a chiacchierare amabilmente con delle sue amiche (ma ha già delle amiche a questa età? Bah...). E poi nel momento clou di apertura del regalo, si è divincolata dalle braccia della Alta, e ha raggiunto il centro della sala davanti alla festeggiata. Mentre noi già immaginavamo che ne combinasse qualcuna, distruggendo come minimo il regalo, con una tempestività incredibile le ha battuto le mani.
La zia D. si è quasi commossa e deve aver pensato che in fondo essere arrivata a quel compleanno non era proprio tanto male. Nel frattempo la Bassa si è girata verso le persone sedute battendo sempre le mani (ci mancava che dicesse: "Adesso, tutti insieme!!!"). Insomma, una vera e propria animatrice. Più di lei forse si è divertito solo lo zio P., anche lui un vero tipo da party (però lui con l'aiuto esterno di qualche bicchierino, la Bassa invece è astemia).
L'unico effetto collaterale è stato che poi quella Bassa non ne voleva sapere di andare a casa e dormire. Probabilmente, se sapesse dell'esistenza delle discoteche, ci avrebbe chiesto di portarla. E si sarebbe pure divertita.

venerdì 4 dicembre 2009

Mai più un frigorifero Hoover

"Salve caro tecnico del frigorifero, ma lo sa che vedo più spesso lei di molti amici e parenti?"
"Eh che vuole farci... qual è il problema?"
"Il frigo non va (ad eccezione fatta per un cassetto che resta un'isola termica felice), mentre il congelatore va troppo. Ci sono i pinguini"
"Ah ah. provo a vedere..."
Cling clang clung. E inizia a smontare il frigo.
"Tra l'altro, si ricorda che eravate già stati qui una volta perchè non andava più il frigo... in quel caso era finito dello scotch nella ventolina..."
"Ah sì, mi sembra di ricordare... Ma di quando è il frigo?" cling clang clung. E appoggia i cassetti del congelatore su tavolo, fornelli...
"L'abbiamo comprato a maggio 2008, cioè un anno e mezzo fa. Ma non era questo. Era un altro. Siete usciti una dozzina di volte e poi vi siete decisi a sostituirlo. Con quello a cui non andava la ventolina che ora non va del tutto"
"Ah già già". Dice poi gira il frigo e armeggia con una specie di compressore
"No Bassa, non toccare... prima che saltiamo in aria tutti. Ma cos'è azoto liquido?"
"é liquido refrigerante"
"Ah. quindi è quello il problema..."
"Bah. boh. Mi scusi un attimo... Pronto, capo? sa quel frigo taldeitali? I valori oscillano tra -20 e -40... "
Deve essere un messaggio in codice per "Non so proprio cosa cavolo fare. Aiuto"
"Ah. Beh bene bene. Ciao". Click.
"Quindi qual è il problema?"
"Lo spenga per 24 ore e poi lo riaccenda" dice. E in bocca al lupo (questo lo pensa, ma non lo dice)
"Scusi? lei è venuto qui per illuminarmi con questa teoria? Io sono programmatore, queste cose le dico alla gente ogni giorno da anni, andiamo"
"L'unica speranza è sbrinarlo. Se poi non va ci chiama"
"Ma tra 24 ore è sabato. Voi siete chiusi e così anche domenica. Dovrò aspettare lunedì"
"No, siamo chiusi perchè è quasifesta"
"Beh martedì"
"Festa"
"Mi sta dicendo che devo aspettare mercoledì? E come faccio con le robe che ho nel congelatore?! Devo fare un party invitando tutti gli abitanti del palazzo per smaltire la roba"
"è un'idea che favorizza la socializzazione"
"E per il latte di quella Bassa? COme lo conservo? Devo andarmi a comprare una capra?"
"Beh, così sarebbe sempre fresco"
E già, potevo pensarci prima a comprare una capra anzichè un frigorifero....

mercoledì 2 dicembre 2009

Punti di vista

Dialogo colto ieri sera tra il maiale e la pecora della Bassa.
"Buongiono signor maiale"
"Buongiorno signora pecora. Come sta oggi?"
"Non c'è male. Non mi hanno neanche tosato"
"Certo che fa proprio una vitaccia. Sempre tosata... A me invece danno sempre molto da mangiare, non posso lamentarmi"
"Beh signor maiale, ci sarebbe qualcosa che dovrei spiegarle un giorno o l'altro"
"Ma signora pecora non capisco a cosa si riferisca"
"Rifletta su questo punto: com'è che non si vedono mai maiali anziani?"

martedì 1 dicembre 2009

Soddisfazione è... (parte prima)

Soddisfazione è rientrare a casa una piovosa sera di novembre dopo una giornata di lavoro e trovare nel locale dei contatori dell'enel il pivius (mitologico abitante dell'attico, colui che possiede un appartamento grande almeno quattro volte il nostro che occupa due piani, l'ascensore che entra direttamente in casa e un maxi schermo televisivo grande come uno del multisala) intento a salvare sul suo palmare i numeri del contatore.
Di solito vestito e pettinato in maniera impeccabile, il pivius, aitante quarantenne in corriera, indossava un cappellino di lana che faceva risaltare il nasone e le rughe tra la pelle abbronzata.
"Mi arrivano di quelle bollette pazzesche. Allora da un po' di mesi prendo nota dei numeri. Sto pensando di passare a quella compagnia con le taglie che fa la pubblicità in tv: S, M, L...".
Dunque il pivius è un essere umano! Lui, che è da un anno e mezzo che abitiamo in quel palazzo e ogni volta lo vedo con un macchina diversa (tra cui una porche cayenne, una corvette, una lamborghini e per non farsi mancare niente anche la moto)
Lui, che spende in benzina in un mese quello che io guadagno in un anno, non solo si preoccupa della bolletta dell'enel, ma pensa anche a come risparmiare come un comune mortale che fatica ad arrivare alla fine del mese.
Però lui per guadagnare di più ha un sacco di opportunità. Ad esempio far pagare il biglietto per chi vuole provare l'ebrezza di entrare in casa direttamente dall'ascensore come i telefilm americani. Io lo farei al volo.

lunedì 30 novembre 2009

Arbre Magique

"Che bello il nostro nuovo albero di Natale! Si sente già il profumo della rugiada che si diffonde per tutta la casa!"
"Alto, ma guarda che è di plastica"
"è vero, ma si sente un forte odore di pino silvestre..."
"Sono i vestiti che indossa la Bassa. Arrivano da casa di mia mamma e mi ero raccomandata che non puzzassero di fumo. Così lei ha pensato bene di intingerle nell'Orphea, quella che si usa per profumare i cassetti, per togliere eventuali odori"
"Già, ma adesso sembra un arbre magique"

venerdì 27 novembre 2009

Pippi calzediverse

"Come mai la bambina ha una calza nera e una bianca?"
"Sono in tinta con i vestiti: tuta nera e dolcevita bianco"
"Ma sembra Pippi Calzelunghe!"
"Uff... anche tu come mia mamma. Non capite che in realtà fa parte di un preciso progetto educativo: quello di aprire gli orizzonti alla bimba, di non omologarla a quello che la gente pensa sia giusto. Si tratta di aprire nuove strade, di farle capire che non esiste un giusto e uno sbagliato, ma lei deve avere modo di esprimere la propria personalità, anche in modo creativo e fuori dagli schemi" (traduzione: la situazione è la seguente. Già avevo problemi nell'appaiare le tue calze che sono tutte nere ma di modelli leggermente differenti. Almeno il colore era lo stesso e cercavo di ingannarti. Adesso per motivi indipendenti alla mia volontà anche con la Bassa non riesco mai a fare la coppia, anche se ho investito un ingente capitale acquistando chili di calze invernale, tutte di colore diverso. Quindi, già se trovo due calze da metterle devo ritenermi fortunata, poi chiedermi che siano addirittura uguale è davvero troppo).
"Mmmh... effettivamente vista da questo punto di vista ha un suo perchè"

giovedì 26 novembre 2009

Fame nel mondo

Gli scarti di cibo degli americani potrebbero risolvere il problema della fame nel mondo: la notizia è di questi giorni ed è stata ripresa dai principali giornali.
Quello che i media non dicono è che anche la quantità di cibo che si trova sotto il seggiolone della Bassa alla fine dei pasti principali migliorerebbe sensibilmente il problema. Soprattutto da quando la Alta ha deciso che farla mangiare da sola è funzionale al suo sviluppo psico-fisico. Ma anche al proliferare di riso e pasta per tutta la casa.

mercoledì 25 novembre 2009

La commediante

Anche un evento in sè negativo può trasformarsi in opportunità. Quella Bassa, dall'alto (si fa per dire) dei suoi 15 mesi lo ha già capito. L'altro giorno è stata morsa sul braccio dal piccolo G., ha iniziato a piangere e urlare e sono accorse la sua mamma a consolarla e la mamma di G. a punire il piccolo vampiro. Questo evento deve aver provocato in lei una serie di considerazioni: quando sono vittima di un'ingiustizia tutti accorrono in mio aiuto e mi coccolano, mentre l'altro viene punito. COsì era successo in occasione del fattaccio, così ogni volta che il piccolo G. le si avvicinava iniziava a urlare "AHI AHI AHI" e a fingere di piangere.
Ora applica questo principio a diverse situazioni di vita quotidiana: appena la prendi dentro inizia la pantomima "Ahi AHI AHI" che farebbe la disperazione di tutte le assicurazioni.
Ieri sera era in cameretta a giocare con la Alta e l'amica avvocato M., quando la Alta passandole un libro le urta la gamba. "AHI AHI AHIIIII" inizia la Bassa. Poi sembra distrarsi e dopo un po' riprende ancora: "AHI AHI AHIIII".
"Bassa, mi sa che domani mattina mandiamo una bella raccomandata alla mamma!" dice felice l'amica avvocato M., certa di aver trovato quello che potrebbe diventare la sua miglior cliente.
Aspettiamo con trepidazione l'arrivo del postino.

lunedì 23 novembre 2009

La domenica perfetta

La giornata inizia sonnecchiosa, poi viene a trovarci l'amico R. e insieme contempliamo le meraviglie del 40 pollici full HD. Quindi l'allegra famigliola al completo si reca a pranzo, invitata a casa di un mio coraggioso amico. Mangiamo ottimo cibo sardo annaffiato da buon vino e in tutto questo quella Bassa riesce a non fare disastri che richiedano un cospicuo risarcimento in denaro. A fine pranzo, sembra che sia passato un uragano in casa ma i danni reali ammontano solo a frutta sparsa in giro per la casa, una mela e un mandarino che portano i segni della dentatura della bassa, un burrocacao disintegrato e un mobiletto rovesciato con una rotella staccata (che ho riparato).
La compagnia è molto piacevole e ci intratteniamo fino a pomeriggio inoltrato. Sulla strada del ritorno, come nelle migliori tradizioni di quando eravamo ggggiovani, riusciamo a perderci (anche se stavolta abbiamo il navigatore!), poi andiamo a immergerci nella visita al parentado. Con mio nipote F. ripassiamo la storia degli Unni e scopro che ai bambini facevano dei tagli sulle guance per non fargli crescere la barba e che se qualcuno veniva sorpreso a rubare, perdeva TUTTI i beni (succedesse oggi...).
La sera a casa mangiamo una pastina senza brodo e poi guardiamo un bel film (il secondo in due giorni: l'offerta cinematografica di Sky il week end sembra essere decisamente migliore), in cui ci sono Scarlett Johansson e Penelope Cruz che si baciano.
A conclusione, contro ogni previsione, la Bassa gioca con gli animali nel suo letto (per la prima volta) e poi lì si addormenta, come è accaduto due volte in tre giorni: ed è RECORD!

venerdì 20 novembre 2009

apparizioni e sparizioni

Strani fenomeni al limite del paranormale si verificano da sempre nel mio guardaroba. Prima era mia mamma, che quando sbagliava candeggio era più brava di houdini a far sparire ogni traccia. Neanche Grissom sarebbe riuscito a trovare il corpo del reato. E dopo aver occultato le prove, partiva con la fase due, quella psicologica, facendomi il lavaggio del cervello e cercando di convincermi che quel capo non era mai esistito, che non l'avevo mai posseduto.
"Ma dai mamma, era la maglietta blu, la mia preferita"
"Maglietta blu? No, no non ricordo proprio quale".
Negare sempre e comunque, anche davanti all'evidenza, era il suo motto.
Ma lei aveva dalla sua molta esperienza e una tecnica messa a punto in anni di pratica. Quella Alta commette ancora delle ingenuità. Per esempio nel mio cassetto sono apparse un giorno delle magliette rosa in mezzo a quelle bianche. In questo caso ho apprezzato lo sforzo di sincerità, dopo anni di oscurantismo, e le indosso anche (sempre ben nascoste sotto i maglioni...). Senza contare che sono daltonico e chissà quante me ne perdo... ma comunque.
I fenomeni più inquietanti si verificano tuttavia durante il cambio stagionale degli armadi, processo di cui ignoravo l'esistenza prima di andare a vivere con quella Alta. Sarà perchè a casa dei miei avevo più spazio, o perchè non ho così tanti vestiti, ma la roba è sempre rimasta la stessa, in inverno ed estate. Ora invece avviene la migrazione a ogni passaggio caldo-freddo freddo-caldo. E nel passaggio, molte cose spariscono, si perdono, scompaiono.
Mi si accusa di eliminare con troppo slancio capi o scarpe, fatto sta che ogni nuovo anno mi ritrovo con cose che non metto più e con le altre che invece mi interessavano che non esistono più.
Lo stesso è successo quest'anno.
"Ma io ho solo questi maglioni?"
"Tutto quello che c'è è lì!"
"Ma mi sembrava di averne comprati di nuovi. Ad esempio, quel maglione marrone con la zip..."
"Boh l'avrai buttato"
"Dici? Ma era nuovo"
Sparito.
Fino a oggi, quando miracolosamente si è materializzato nell'armadio.
Ho deciso di non approfondire gli strani fenomeni che riguardano il mio abbigliamento. Dopo anni, li accetto con rassegnazione.

giovedì 19 novembre 2009

ATTENZIONE

"... e comunque Adriano celentano non è mica un pirla" concludo fiero alla fine di un articolato discorso con la Alta che ha preso il via da X factor, ha svoltato su Claudia Mori e il cantante sbarbino che sembra Gianni Morandi e dimentica la parole, ed è finito sul Molleggiato, anche lui non certo una memoria d'elefante.
"irla" si sente dal seggiolone.
"Alto, stai attento alle parole!"
"Perchè cosa... ah cazzo"
"azzo"

mercoledì 18 novembre 2009

Solo in caso di reale necessità

C'era una volta la mezz'ora di cartoni animati serali, che mandavano in onda su Italia 1 proprio quando sulla Rai c'era il telegiornale. E allora grandi litigate tra i genitori propensi a far entrare l'informazione dal tubo catodico e noi figli che invece volevamo vedere le avventure dei Puffi o di Occhi di gatto.
Adesso tutto è cambiato. Non solo ci sono cartoni animati 24 ore su 24, ma ci sono anche milioni di canali suddivisi per età. E si parte addirittura dall'età della Bassa con il canale 620 di Sky. Noi l'abbiamo scoperto l'altro giorno e ha un effetto ipnotico, non solo sulla Bassa ma anche sugli adulti. Sostanzialmente c'è una palla che rimbalza e va in giro... e la palla è esemplificativa delle sensazioni che si provano guardando quel canale. Ovviamente le istruzioni sono di farne un uso moderato, anzi moderatissimo, con la Bassa. Insomma, va usato solo in caso di reale necessità.

martedì 17 novembre 2009

Sospetto

"Ehi Alto, guarda che di là ci sono dei dolcetti. Li ha fatti mia mamma"
"Mmmmh buoni, i dolci della suocera... ma tu non li mangi?"
"No, li ho già mangiati prima, a casa sua. Quelli lì sono tutti per te".
"Ah. E alla Bassa non li dai?"
"No. hanno le mandorle e non le piacciono"
"Dunque, fammi capire. La suocera ha fatto dei dolciche mangio solo io? Allora passo, non si sa mai..."

venerdì 13 novembre 2009

Il lavoro più noioso del mondo

Trama del film. C'è Schwarzenegger che è una spia, il suo lavoro è pericoloso e adrenalinico, sempre sul filo del rasoio, sempre dinamico, sempre in movimento, circondato da persone interessanti, in giro per il mondo. Ma, ovviamente, essendo un agente segreto, ha bisogno di una copertura, di un lavoro al di sopra di ogni sospetto, qualcosa di ripetitivo, tranquillo e sicuro. E qual è il lavoro più noioso del mondo che gli autori hanno scelto? Il programmatore di computer. Ossia il mio.
La visione di questo film mi ha provocato malinconia e ha suscitato in me numerose riflessioni.
E pensare che il film l'ho visto ancora prima di avere acquistato il mostro da 40 pollici con tanto di canali satellitari. In barba alla televisione generalista, che propone questi programmi con contenuti alti in grado di far riflettere e pensare, ieri sera ho guardato un interessante programma su come si fanno le lampade al neon. Questo sì che potrebbe essere utile!

giovedì 12 novembre 2009

Il mostro parte seconda

"E adesso cosa ne facciamo di questo coso?"
"Non so..."
"Indietro non lo prendono?"
"No"
"Potremmo mettere due file di sedie, comprare una macchina per i pop corn e cercare di recuperare qualche soldo..."
"Figurati, il pivius (mitologico personaggio che abita all'ultimo piano con una casa 4 volte la nostra e l'ascensore che entra in casa, ndr) ha uno schermo che è mille volte il nostro, lo vedono già tutti gli abitanti dei palazzi, per di più gratis".
"Giusto. Allora che si fa?"
"Boh, accendiamolo dai... vediamo almeno se va"
"No, no io questo coso in casa mia non lo voglio".
"Ma dai, già che è qua. Poi decidiamo il da farsi"
La Alta acconsente. Lo accendiamo e tutta la potenza dei 40 pollici e del full HD inonda la casa.
"Beh però... e c'è anche sky?"
"Sì... comunque avevi ragione, non va bene è troppo grande, invasivo. Anche per l'educazione della bambina, non è.... Alta ma mi stai ascoltando?"
"..."
"OH?"
"Ma dobbiamo proprio disfarcene?! in fondo non è poi così male..."

Ora le parti si sono invertite. Il mostro è ancora in sala, appeso a un destino incerto.

mercoledì 11 novembre 2009

Il mostro del papà

Può accadere che tutti ti dicano di fare una cosa ma tu, spinto da una forza interiore, decidi di fare di testa tua.
Può accadere che ti informi da ormai un anno su un acquisto, che vagli tutte le possibilità, che valuti attentamente le caratteristiche della concorrenza e poi, con certezza, sai qual è il prodotto giusto per te.
Può accadere che qualcuno ti insinui il dubbio che forse quello che hai scelto non è proprio l'ideale, che magari può essere bello in senso assoluto ma non in senso relativo, per te e la tua casa.
Può accadere che tu abbia un momento di tentennamento, che quasi ti lasci convincere, ma in fondo non vuoi cedere perchè comprare un televisore 32 pollici sarebbe una sconfitta personale. Tu vuoi il magnifico 40 pollici, con tutta la potenza dell'HD, lo vuoi lì, in una parete in cui ci sta giusto giusto e a chi ti dice: "Ma non è un po' troppo?!" tu obietti sicuro: "No, c'è scritto che la distanza dev'essere di un metro e venticinque dallo schermo e noi ce li abbiamo".
Può accadere che, dopo anni in cui la televisione con tubo catodico è stata relegata in camera da letto, disturbando il sonno tuo e della Alta, finalmente ti decidi all'acquisto del televisore piatto per la sala e può accadere che nel frattempo tutte le congiunture astrali siano favorevoli: esce una mega offerta in cui paghi a rate e ti danno anche i canali satellitari, piovono dei soldi dal cielo e il tuo modello è anche disponibile in magazzino. E tu vuoi accontentarti di un piccolo, misero 32 pollici?!
No, tu vai avanti per la tua strada.
Quando porti a casa lo scatolone, qualche dubbio inizia a venirti. Quando lo tiri fuori dalla scatola, ne sei quasi certo. Quando lo metti dove dovrebbe stare, e fuori dalla sala appare il cartello "sala numero 9 del multisala", ne sei sicuro: hai fatto una cazzata.

martedì 10 novembre 2009

I denti del venerdì notte

C'è chi ha la febbre del sabato sera. Quella Bassa invece ha i denti del venerdì notte. Inspiegabilmente ma con crudele puntualità, da due mesi a questa parte si sveglia tutte le notti tra il venerdì e il sabato piangendo disperata, probabilmente per problemi legati alla dentizione. é già gentile, perchè almeno il giorno dopo si può dormire e non si va al lavoro. E come dice mia suocera, non dovrebbe neanche lamentarsi così tanto "perchè questi denti sono gli unici che le nascono gratis".
Imperscrutabili restano i motivi di questa puntualità settimanale nella dentizione.

venerdì 6 novembre 2009

La cimice milanista

"AHHHHHHHH"
E che succede?!?
"MARRRRITO! CORRI CORRI! UNO SCARAFAGGIO IN BAGNO"
"Perdinci, presto esci, chiudi la porta e raccontami!"
"Allora, ho fatto la doccia e ho appoggiato i vestiti sul mobile... quando sono uscita ho visto un orribile mostro sui miei pantaloni neri".
"Ma che insetto era?"
"Era come una cimice, però nera con i puntini rossi"
"Bah, mai visti..."
"Ma sì dai, li conosci... e comunque non stare qui a perdere tempo. QUella cosa è lì sui miei vestiti... a proposito, chissà come ci è arrivato".
"Beh, probabilmente l'avevi addosso da prima, non credo fosse già qui"
"Che schifo... vuol dire che io ho camminato portandomi appresso l'immonda creatura... BLEAH BLEAH! Cancellala da questa terra subito... ma dove vai, il bagno è di qua"
"Vado ad armarmi di asciugone"
"Bravo, sette strappi credo possano bastare..."
"Mai sottovalutare l'avversario!"
"GIusto, vai mio eroe"
Entro nel bagno e mi chiude la porta alle spalle. A noi, marrano. Guardo sui pantaloni, niente. Guardo in giro: niente.
"EHi ma qua non c'è niente"
"Ecco come al solito non vedi le cose. è lì, sui pantaloni"
"NOn c'è"
"Fammi entrare a controllare... ma sì è lì, non vedi!?"
"Cara, quella è la cucitura del vestito..."

giovedì 5 novembre 2009

Chi ha versato il latte?

Mattina. Colazione. Improvvisamente uno scroscio di latte invade la cucina. Cade sul tavolo, finisce sul pavimento, sporca vestiti puliti appena indossati: maglione, camicia, pantaloni.
Quella Alta, che era al lavandino, si gira e il suo sguardo incrocia due volti: la Bassa, seduta sul seggiolone, con gli occhioni sgranati, e il mio, che trasuda innocenza da tutti i pori.
"Chi è stato?" tuona la Alta.
Valuto velocemente tutte le possibilità che ho davanti:
1) Potrei dare la colpa alla Bassa, tanto è ancora piccola non sa discolparsi.
2) Però era latte e caffè, con tanto di cereali. Va bene che quella Bassa mangia tutto, ma non ci crederebbe mai.
3) E poi quello tutto sporco di latte sono io.
Anche questa giornata non inizia nel migliore dei modi...

mercoledì 4 novembre 2009

Perchè solo due copie di chiavi?

Uggiosa giornata di inizio novembre. Sto sonnecchioso sull'autobus della speranza che, come ogni mattina, mi accompagna nel lungo tragitto verso il lavoro. Sono quasi arrivato al primo traguardo, manca "solo" la metropolitana e il pezzo a piedi, quando squilla il telefono. è il numero di casa, dettaglio che a quest'ora è quasi sempre presagio di sventura.
"Pronto?"
"Marrrrrrito!!!!!"
Ecco...
"Dove sono le chiavi della macchina?"
"Beh, ma dove vuoi che siano, di fianco o nei pressi del porta-chiavi-della-macchina" che domande, come se ancora non mi conoscesse.
"Ho già guardato (sottinteso: sono una donna, io, mica un uomo che chiama sempre facendo domande inutili e scontate solo perchè è troppo pigro per pensare una risposta)".
"Ah boh... allora non so"
"Ma ieri sera, dopo che siamo tornati e hai messo la macchina in garage, non è che hai tenuto le chiavi nella giacca!?!"
Metto la mano in tasca... ohibò, sono qui. "Beh effettivamente... però ci sono quelle di scorta!!!"
"Quelle che tieni sempre nella tua valigetta del lavoro così quando cinque mattine su sette decidi di andare in macchina anzichè in bus puoi scendere e fare l'arrocco delle macchine nel nostro fetente garage stretto e lungo senza problemi?"
Guardo nella valigetta... questa donna è una veggente! "Ora, non ti arrabbiare, però potrebbe essere incidentalmente accaduto che entrambe le chiavi siano in mio possesso... ma se vuoi torno indietro!" (Bisogna sempre mostrarsi disponibili a risolvere il problema, anche se è un'ipotesi impraticabile)
"No, no lascia stare (= Eh già! Ci ho messo tre ore a vestire la bambina per uscire, adesso è qui imbottita come l'omino michelin e sta sudando, io sono in mega-ritardo per il lavoro... e devo stare ad aspettare te che per oggi hai già fatto fin troppo!)
"Ma non sei arrabbiata vero?".
"Certo che no (= chetepossino... ma è ovvio che sono arrabbiata, e te la farò pagare in comode rate settimanali!)"
"Buona giornata..."

martedì 3 novembre 2009

Formichina, ciao ciao

Addio formichina che mangiava il pancino. Addio scarpine. Addio pure al cappellino, alla manina, al piedino e di conseguenza a tutti i Nino e Nina che la Bassa ha conosciuto fino a oggi, visto che ripete solo la finale delle parole. La causa siamo noi, genitori senza arte nè parte, che fino a oggi ci siamo abbandonati spudoratamente e senza ritegno alcuno alla scriteriata pratica di mettere il diminutivo a tutti i nomi.
Da oggi, si cambia: ed ecco le scarpe, il cappello, la mano e il piede.
La zia C., insegnante di asilo nido, è stata perentoria: le nuove frontiere della puericultura sono queste. Anche quella Alta ha confessato che i milioni di libri che ha letto sull'argomento dicevano lo stesso, ma tra il leggere e il fare...
Armati di buona volontà nel parlare a nostra figlia come a una persona grande e non come a una bambina piccolina (anzi, piccola!), ci siamo subito imbattuti in un ostacolo apparentemente insormontabile: la formichina che mangia il pancino, l'unico metodo conosciuto al mondo per farla star buona durante il cambio di pannolino. La formichina, peraltro, è entrata a fare parte del mondo della Bassa proprio per merito della zia C., che ora se ne lava le mani e si professa nemica dei diminutivi... un conflitto d'interessi bello e buono, insomma. Interrogata sulla questione, la zia C. ne è uscita con classe: "Si possono usare in caso di filastrocche o canzone già esistente". Va beh, dai la formichina la salviamo lo stesso anche se non è una vera e propria canzone: è questione di autoconservazione!

lunedì 2 novembre 2009

Non c'è sabato nè domenica...

Il lavoro nei campi non conosce Natale, feste o pause: ogni giorno ci si deve alzare per dare da mangiare agli animali, raccogliere i frutti, seminare...
La stessa cosa succede quando si diventa genitori. Domenica non solo era domenica, ma era anche Festa, quella dei Morti, quindi c'era un doppio motivo per dormire fino a tardi. E invece alle 7 la-sveglia-che-non-può-essere-spenta ha iniziato a squillare: "MAMMAAA, MAMMMAAAAAAAA". E già mi è andata bene che non ha chiamato me.
Così la mia coinquilina Alta si è alzata e ha somministrato all'altra mia coinquilina Bassa il quotidiano lattino del buongiorno, tentando contemporaneamente di ipnotizzarla e di farla riaddormentare. Inutilmente.
"SCENDE, SCENDEEEEE". è scesa dal lettone e ha iniziato a scorazzare libera e indisturbata per la casa.
"Ma secondo te se ci riaddormentiamo e lei è sveglia e libera è tanto grave?" mi ha chiesto la Alta, combattuta tra responsabilità e pigrizia.
"Certo che lo è, già vedo i titoli sui giornali: "Madre scriteriata abbandona minore in casa mentre dorme. La giustificazione: "Era domenica, e anche Festa! Volevo dormire un'ora in più"".
"Guarda che c'era anche il papà..."
"Non si è MAI visto che si alzi il papà, da nessuna parte. Era scritto così anche nel contratto matrimoniale che ho firmato (la legge è una cosa che intimorisce sempre, ndr)"alzati tu che sei la mamma"
"Eh già, mi devo SEMPRE alzare io. No, vai te".
BATABOM.
Si sente dalla sala. Quella Alta finalmente rompe gli indugi, si alza e io riprendo a dormire.

ZZZZ.....

"Maritoooo, Maritooo"
"Accidempoli... che succede?"
"AIUTO! Maritooo... AIUTO!"

Apro gli occhi e visualizzo quella Alta con in braccio la Bassa che urla "AHIA AHIAAAAAAAAAAAAAAA" con una spazzola davanti alla faccia.
Che accade?
"La Bassa si stava spazzolando i capelli (due peli, ma è donna quindi vanitosa, ndr), quando improvvisamente ha deciso di metterla in bocca e morderla... oltre al dolore, le è rimasto incastrato un dente della spazzola tra i dentini sotto"
Il mattino ha la spazzola in bocca, da queste parti. Andiamo bene...
Risolvo la questione poi quella Alta si mette a letto e mi dice che adesso devo alzarmi io. Farnetica qualcosa su "pari opportunità", "ingiustizie sociali".
Va beh, decido di alzarmi.
Anche perchè sono già le nove!

giovedì 29 ottobre 2009

Troppo avanti!

Quella Bassa è troppo avanti! Adesso annuncia sempre quello che sta per fare. Prima di scendere da qualche parte dice "Scendeee". Prima di salire "Scendeee" (e vabbeh è piccola...). Prima di aprire gli armadietti e rovesciarne tutto il contenuto sul pavimento per poi infilarsi lei nel mobile "Aproooo". Prima di espletare le sue funzioni corporee "Caccaaaa".
E poi si auto-impedisce di fare le cose da sola. Ad esempio i cani su you tube le sono stati vietati, quindi indica il computer e dice "Caneeee... no!". Oppure nei mobili proibiti: "Aproooo.... no!".
Mica come quella Alta, che invece è sempre indietro. L'altro giorno mi dice lamentosa: "Non mi sento tanto bene. Ho un po' di mal di gola, mal di ossa, forse la febbre... mi sa tanto che ho preso l'influenza A".
"Ma va laaaa (alla Ghedini) tu arrivi sempre dopo nelle cose... questa la farai tra un paio d'anni. Adesso avrai preso l'aviaria!".

martedì 27 ottobre 2009

Magnum salutis gaudium

Oggi la mia rivincita sulla Alta e su tutte le sue teorie pedagogiche ha raggiunto il suo punto massimo. Dopo il racconto del pomeriggio passato dalla Bassa in ludoteca (ameno luogo che frequenta da una settimana, in cui può giocare con altri bambini, distruggere giochi, mettere le ditina negli occhi ad altre persone basse come lei e cantare canzoncine), mi si è accesa una lampadina. Così, forte di una reminescenza infantile, ho esclamato con entusiasmo : "Facciamo il giro giro tondo". La Bassa ha iniziato a urlare contagiata da cotanta allegria "tondo toondo" e mi ha preso per mano. Abbiamo così fatto un bellissimo giro giro tondo familiare, io la Bassa e la Alta. Al "tutti giù per terra" la bimba non si è degnata di abbassarsi (anche perchè più di così...) però mi ha buttato le braccia al collo e mi ha stretto forte forte. Con grande disappunto della Alta che non è stata neanche considerata. L'operazione si è ripetuta svariate volte e sempre con le stesse modalità... ah che soddisfazione!

lunedì 26 ottobre 2009

Shangai notturno

Notte fonda. Anzi fondissima.
Il pianto della Bassa squarcia il silenzio della notte. Apro una palpebra e l’orologio segna 3.25.
Le urla anziché diminuire, aumentano. Mi alzo, prelevo la bimba dal lettino e la metto nel lettone. Continua inesorabilmente a piangere.
“Bassa, dormi”. Le dico con tono autorevole. Niente.
“Bassa dormi o ti spezzo le ditina e ci gioco a shangai”. Niente.
“Forse non sa cos’è lo shangai” obietta la Alta, finalmente sveglia anche lei.
Si alza e la prende in braccio. Miracolo: smette. La rimette sdraiata nel lettone e riprende a strillare.
“Bassa, dormi o domani non si va in piscina”“Ueeeeeee”
“E non vedi neanche il tuo amichetto G.”
Per un attimo si interrompe. “Caco”
“E già, proprio lui!”
“Ueeee, Ueeeeeeee, Ueeeeeeeeeeee”
“Dai, non fare la bambina piccola. Sembri una bimba di un anno quando fai così”
“Beh veramente…” obietta la Alta
“Ssssh che lei non lo sa…” tutto bisogna spiegarle, tutto.
È andata avanti così fino alle 5. A discolpa della Bassa bisogna dire che è stato avvistato, la mattina successiva, un super dentone nell’arcata superiore. I denti della Bassa ormai non seguono più l’ordine (dai centrali via via fino al fondo della bocca) ma vanno a caso, nascono qui e là. E questo è davvero gigantesco.

Questo è accaduto venerdì sera. Sabato sera, invece, la Bassa ha voluto salutare l’arrivo dell’ora legale ubriacandosi di latte di capra. Come ogni buona ubriacatura, le conseguenze sono prevedibili. E l’esorcista è andato di nuovo in scena allegramente alle 11 di sera (reduci da una notte non proprio in bianco, ma grigia sì). A farne le spese questa volta è stato il lettone, con lenzuola, federe e copripiumone ancora freschi di bucato, in quanto sostituiti non più di un’ora prima.
A peggiorare la cosa, quella Alta che ha tolto lenzuola, salva materasso e coprimaterasso con prontezza e velocità, ma che nel fare questa operazione ha depositato tutto a terra… riuscendo così a spostare il pavimento che io ero riuscito a salvare dall'onda anomala!!!

venerdì 23 ottobre 2009

Lo wafono

Lo Wafono è lo strumento musicale preferito di quella Bassa. Si tratta di uno strumento democratico, perchè tutti possono suonarlo o averlo. Esistono molti wafoni nel mondo, alcuni funzionano meglio e altri peggio, il difficile è saperli trovare. La Bassa è molto brava in questo.
Tutte le persone posseggono incorporati degli uafoni: gambe, braccia...
Lo wafono funziona così: si inizia a dire UA UA UA UA UA e si va avanti e indietro con la testa sull'oggetto wafono. Pure le sbarre del lettino sono Wafoni, ma bisogna stare attenti e fare piano, altrimenti si prendono di quelle legnate sui denti che metà bastano. Bisogna infatti fare attenzione a distringuere Wafoni morbidi da Wafoni rigidi. La Bassa all'inizio ha fatto un po' fatica a distinguere rigido da morbido, ma dopo diversi pianti e musate, l'ha capito. Ora pensiamo di iscriverla al conservatorio, ma non credo esista ancora la specializzazione in Wafonologia.

giovedì 22 ottobre 2009

A letto senza cani

«I bambini sotto ai tre anni che guardano la tv perdono nonsoquante parole al giorno. E diventano anche più irascibili e introversi. L'ho letto sul giornale. Quindi niente tv per la Bassa». La suocera l'altro giorno ci ha informato allarmata degli sconvolgenti risultati di una ricerca australiana e ha annunciato un brusco cambiamento nella strategia educativa della bambina, a lei affidata per la stragrande maggioranza del tempo.
«Mamma, ma già non la guarda la televisione» ha obiettato quella Alta
«Vero, ma guarda i cani su you tube. Basta deve smettere».
È iniziato così il lento e difficile processo di disintossicazione di quella Bassa da qualsiasi forma di video. Le crisi di astinenza sono ancora molto frequenti: ogni tanto gira per casa con il mouse in mano urlando CANE CANE CANEEEEE. È stata anche vista schiacciare con un grissino la tastiera del pc cercando invano di far apparire i cani sul video.
Per ora è riuscita solo a corrompere l'altro nonno, mio papà, ignaro della ricerca australiana, a scovare video sui migliori amici dell'uomo su you tube.
Continuo a chiedermi del perchè tutti si preoccupino così tanto della verbalità di quella Bassa (vedi anche la nonna che ci aveva dato il primo uovo della gallina che fa parlare i bambini). Il problema, secondo me, è semmai il contrario. Magari la guardasse un po' di tv...

mercoledì 21 ottobre 2009

Notti border-line

"Alta, sciecondo te posscio dormire coscì?"
La Bassa si è svegliata con chirurgica precisione alle 3.30 iniziando a strillare. Ogni notte anticipa: prima erano le 7.30, poi le 6.30 e così via. Se continua di questo passo si sveglierà per l'ora di merenda. Il pianto si è chetato solo quando è stata prelevata dal suo lettino e depositata sul lettone. Allora, con la sua propensione naturale alle figure geometriche improbabili, si è messa per traverso spalmandosi con la testa sulla mia guancia e il resto del corpo sulla spalla e il braccio. Sono rimasto immobilizzato e con un peso incombente sul corpo, spinto lentamente ma inesorabilmente verso il bordo del letto.
"Certo che puoi dormire così" risponde quella Alta senza scomporsi, nella sua metà di letto completamente libera.

lunedì 19 ottobre 2009

Noi papà coraggiosi

Sabato mattina, corso di acquaticità in piscina con la Bassa.

Nuova attività: sul bordo vasca c'è uno scivolo, le istruttrici prendono i pargoli li fanno scivolare e cadere in acqua, dove il genitore li attende a braccia aperte.

Prima si cimentano felicissimi i bimbi più grandi (dai 18 mesi in su), poi è il turno di quelli più piccoli. Il primo è un papà di una bimba che avrà sì e no 10 mesi.

"Ma siamo sicuri che è un'attività adatta anche a bimbi così piccoli?".

"Ma certo!" risponde sicura l'istruttrice che ad andar bene è da poco diventata maggiorenne. "Al massimo bevono un po' d'acqua, ma niente di più".

"Va beh, se lo dite voi mi fido" dice il papà coraggioso, che resta molto scettico ma non vuole fare la figura del genitore apprensivo e iper-protettivo.

Passa la pargola all'istruttrice che la mette sullo scivolo e... oplà... cade in acqua. Il papà e la istruttrice numero 2 restano immobili ad aspettare che riemerga. Passa un secondo... due... e niente. I bambini più grandi, probabilmente, si davano la spinta e riemergevano subito. Questa invece non dà cenno di risalire: "LA PRENDA LA PRENDA" urla l'istruttrice numero uno.

Il papà mette le mani sott'acqua, acciuffa la pargola e la fa riemergere.

"Ma scusi mica non c'erano problemi?!?!?" dice il papà alterato mentre cerca di calmare la bambina che piange e singhiozza disperata, spaventissima.

"Beh certo" fa l'istruttrice ricomponendosi "Finchè va giù non ci sono problemi, ma per farla riemergere bisogna prenderla sotto le ascelle"

Eh certo, dirlo prima no?!

Dopo dieci minuti la bambina sembra essersi calmata, ma è attaccata tipo koala alla spalla del papà e non accenna a volersi staccare. Il papà cerca sostegno morale negli altri genitori "Per fortuna che a questa età non si ricordano le cose" dice poco convinto. Chissà se settimana prossima lo rivedremo al corso...

venerdì 16 ottobre 2009

Al supermercato con la Bassa

Fare la spesa al supermercato con quella Bassa è ormai diventata una prova di sopravvivenza. Forza, abilità, pazienza, velocità e tanta faccia tosta sono gli ingredienti fondamentali per superare questa dura esperienza.
L'importante è non essere mai soli con la Bassa: in due si può sconfiggerla, da soli è davvero difficile.
All'inizio la Bassa è tranquilla, la più brava bambina del mondo: sta nel carrello felice e sorride a tutti. Attenzione: è una trappola. Dopo che hai scelto con cura frutta e verdura e altri prodotti, insomma non appena il carrello è pieno quel tanto che basta per non poterlo più abbandonare avviene la trasformazione. La bambina diventa ingestibile: "Scende, scendeeeee" inizia a urlare e dimenarsi come una posseduta, quindi bisogna tirarla giù dal carrello.
E allora tutto può accadere: inizia a correre per il supermercato, passando tra uno scaffale e l'altro e prendendo tutto quello che c'è alla sua altezza, buttandolo per terra, rompendolo. A questo punto la situazione è ingestibile: impossibile anche pensare di affrontare la cassa mentre la bambina scorazza libera per le corsie.
La priorità è rimetterla nel carrello: a qualsiasi costo, anche giungendo a compromessi disdicevoli. Nei momenti più felici (ma rari) basta un pezzo di pane a placarla. Più spesso bisogna ricorrere ad armi improprie. Una volta le ho dato un cane di peluche preso dalla corsia dei giocattoli. L'ha sbausciato tutto il tempo e un attimo prima di passare per le casse, con nonchalanche e un attimo di coraggio, l'ho riappoggiato sulla corsia. Un'altra volta le ho dato in mano una confezione da 4 di yogurt con disegnato un CANEEEEE. La Bassa era buona e stranamente silenziosa, cosa che avrebbe dovuto preoccuparmi. Quando l'ho fatto era tardi. Aveva estratto le confezioni dal cartone, le aveva bucate con i denti e si stava pappando il contenuto. Sto pensando di farmi consegnare la spesa a casa.

giovedì 15 ottobre 2009

Bambina 2.0

Le trovate pseudo-pedagogiche creative di mia suocera passano anche dal web. La premessa è che, secondo la mamma di quella Alta, la bambina deve essere sempre sottoposta a nuovi stimoli che aiutino la sua creatività e fantasia ad emergere. Una teoria che andava benissimo quando aveva cinque mesi e se ne stava immobile ovunque la lasciassi. Ora che la creatura è cresciuta, parla e si muove, ne paga le conseguenze.
Nel progetto educativo di mia suocera la tv è pressochè bandita: troppo facile metterla davanti allo schermo, accenderla e avere un po' di pace. In un'ottica 2.0, in cui la bambina deve sempre essere soggetto attivo, si usa internet. La suocera fa vedere a mia figlia i filmati su You tube: una volta, cedendo alle richieste di quella Bassa che ripete milioni di volte al giorno la parola "cane", gliene ha mostrato uno sui simpatici quadrupedi. Così facendo ha segnato la sua condanna, e per proprietà transitiva, anche la nostra . Quella Bassa, che dei cani è notoriamente appassionata o meglio invasata, non l'ha presa come un semplice hobby, un passatempo, ma come un'ossessione, uno scopo di vita. "Cane, cane, caneeeee" dice, anche a casa, indicando il pc. E allora via a vedere 'sti filmati presi da Paperissima che tra l'altro sono sempre gli stessi.
Nel frattempo, la mia bimba 2.0 già tiene con abilità il mouse, scorrendo con il ditino la rotella. Quella Alta, quando l'ha visto, ha urlato al miracolo: "Guarda, guarda cosa fa! A solo un anno!!! è un genio". Io invece sapevo che non avrebbe potuto essere altrimenti, per questa generazione bassa nata con il pc: "è ovvio, è da quando è nata che lo vede usare. E pensa che mio papà fa ancora fatica adesso...".
Come fu per il libro stregato (vedi post dedicato), anche per questo simpatico regalo devo ringraziare la suocera per le serate dedicate a guardare "cane cane caneeeee". Di notte ormai abbaia. Mi consolo pensando che almeno è lei che ne affronta le conseguenze per la maggior parte del giorno, quando sono al lavoro. E non dev'essere facile. Ieri ha mandato un sms a quella Alta: "Ma come si fa a resettarla?". Hai voluto la bicicletta? mo' pedala...

mercoledì 14 ottobre 2009

L'uovo che fa parlare i bambini

L'altro giorno la nonna di quella Alta ci ha fatto un dono raro e prezioso: il primo uovo di una gallina. La bisnonna T. è un personaggio meritorio di approfondimenti: arzilla pluriottuagenaria, coltiva da sola l'orto e cura un esercito di galline a cui non esita a tirare il collo nel caso in cui non producano abbastanza uova. Una volta aveva una gallina che faceva poche uova e tutte piccole, le ha annunciato l'esecuzione per il giorno successivo e questa dalla paura ha iniziato a fare tre uova al giorno, delle stesse dimensioni di quelle di struzzo.
Ora ha preso delle galline che ancora non avevano fatto uova (ai pulcini ha rinunciato, troppa fatica). E ha messo da parte con cura il PRIMO UOVO per la sua bis-nipote Bassa, spiegandoci che serve per far parlare i bambini. Non è dato sapere quali motivazioni scientifiche supportino questa teoria, ma quella Alta non ha fiatato e con una puntualità inusuale il giorno dopo ha cucinato l'uovo per la Bassa.
Il vero motivo, io lo so, risale a un antico senso di colpa della Alta che lo scorso inverno ha dato poca importanza alle dicerie della tradizione popolare, con risultati catastrofici. La bisnonna T. aveva cucinato il suo piatto clou, pietanza tipica della tradizione lombarda: la cassoeula. Aveva anche avvisato quella Alta, che allora allattava, di non mangiarla perchè le verze facevano diventare cattivo il latte. Quella Alta, che si considera una donna colta e moderna, non ha dato ascolto e ha mangiato la cassoeula. Essendo sempre stata piuttosto famelica, quella Bassa pur facendo smorfie di disgusto, aveva mangiato lo stesso e poi aveva pianto come mai in vita sua. In quell'occasione abbiamo scoperto che ai bambini piccoli il vomito esce anche dal naso.
Dunque, quella era senza ombra di dubbio una diceria vera. La mattina dopo aver mangiato l'uovo, la Bassa ha iniziato a parlare senza sosta, dando sfoggio di tutto il suo repertorio. Non credo però che in questo caso le magiche proprietà del tuorlo d'uovo c'entrino qualcosa: il problema con quella Bassa non è certo farla parlare, semmai farla tacere.

martedì 13 ottobre 2009

Sherlock Holmes hi-tech

Quando sono rincasato la situazione sembrava normale: quella Alta nutriva quella Bassa sul seggiolone e, pur non essendo ovviamente pronto niente, c'era già un piano preciso per la cena. Poi in pochi minuti la situazione è precipitata. Quella Bassa ha iniziato a fare i capricci senza motivo apparente, a piangere e lagnarsi in continuazione con il suo caratteristico stile da vedova siciliana. Quella Alta si è accorta di aver perso il cellulare. Componendo il numero dal telefono di casa, suonava ma nessun trillo si udiva in casa "E l'unica cosa di cui sono certa è di non aver messo la modalità silenzioso" ha detto solennemente la Alta. Quindi si è aperta la caccia. Le ultime tracce tecnologiche lasciate dal suo apparecchio risalivano alle 18.29 di venerdì sera, quando sul mio telefonino risultava una chiamata ricevuto da quel numero. A questo punto ha iniziato a fare ipotesi sull'accaduto: "Forse l'ho lasciato in piscina. Forse l'ho dimenticato da mia mamma. Forse sono entrati in casa i ladri e hanno preso solo quello. Forse me l'ha rubato Prezzemolo a Gardaland". Quella Alta ha iniziato a fare la melodrammatica e a telefonare a tutte le persone che ha visto nel week end e a tutti i luoghi che ha visitato.
Io invece ho mantenuto il sangue freddo e ho sfruttato il mio innato talento da investigatore, con una sfumatura hi-tech adatta per l'occasione. Con il mio cellulare blutooth (e mica pizza e fichi) ho cercato traccia del cellulare della Alta. Invano. Allora ho acceso il mio PC e con i super poteri del mio potente mezzo tecnologico ho rilevato nelle vicinanze la presenza di due cellulari blutooth: il mio e il suo.
A questo punto il raggio delle ricerche si è ampiamente ristretto. Infatti è bastato guardare sotto il divano per trovare il telefono cellulare, ovviamente impostato sulla modalità silenziosa. Tra l'altro con 32 chiamate senza risposta, tutte fatte dalle persone allertate della perdita. In tutto questo quella Bassa si aggirava per casa strappandosi i capelli e agitando le braccia, ululando per la disperazione. Le mancava solo il fazzoletto nero sulla testa. Confesso di aver seriamente valutato l'opportunità di trascorrere la serata dai miei. Ma come farebbe senza di me questa famigghia?!?!

lunedì 12 ottobre 2009

Una pausa Bassa

Ieri io e quella Alta abbiamo festeggiato il nostro anniversario di matrimonio. Destinazione: Gardaland. La meta l'ho decisa io, lei all'inizio era (come sempre di fronte alle mie proposte) un po' scettica, preferiva andare alle terme o a mangiare (pigra...). Alla fine si è convinta e così abbiamo trascorso la domenica al parco divertimenti. Prima della partenza abbiamo avuto un attacco da genitori apprensivi e abbiamo seriamente valutato l'opportunità di trascinare quella bassa con noi. Dopo aver fatto un rapido confronto benefici/svantaggi, abbiamo concluso di portarla dai nonni.
Una volta arrivati a destinazione, è avvenuta la trasformazione. Quella Alta è impazzita. Sembrava una bambina. Non si è fatta scoraggiare neanche dalla prima attrazione che abbiamo affrontato- "Fuga da Atlantide" - dove il cartello luminoso annunciava 50 minuti di coda. Lei si sarebbe fermata a fare la coda, dicendo che tanto sono tutte così e nel pomeriggio non potevano che peggiorare; io l'ho riportata alla ragione spiegandole che avremmo investito meglio il nostro tempo trascorrendo i successivi dieci minuti tornando all'ingresso per acquistare un biglietto salta-coda (principio riprovevole: chi paga non attende, ma d'altronde avevamo già risparmiato sui biglietti presi con i punti dell'Esselunga). Ho dovuto portarla via con la forza, mentre strillava e faceva i capricci: voleva salire sulla giostra e non sentiva ragioni.
Potevamo scegliere tra due biglietti: Family, con tutte le attrazioni più tranquille, e Adrenaline, con tutte quelle che quando guardi ti chiedi come fa la gente che è su a non vomitare. Per tutto il resto della giornata ho dovuto rincorrere quella Alta che voleva salire su una giostra dietro l'altra (in realtà avevamo una paura boia!). La formula Adrenaline non si è rivelata l'ideale per la mia cervicale, un po' provata dalle montagne russe, e neanche per il mio dente fresco di medicazione, ora tutto gonfio. Insomma, stiamo invecchiando.
Mi è piaciuto molto il cinema 4D (chiamato per ragioni inesplicabili Time Voyager, mentre l'attrazione "Cinema 4d" non è veramente 4D, ma preistoria in confronto). La cosa più divertente è stata vedere quella Alta che agitava le mani e urlava cercando di scacciare pipistrelli virtuali. La giornata teenager e la "pausa Bassa" ci ha fatto bene, anche perché, negli ultimi giorni ho seriamente pensato che la persona che avevo sposato fosse stata sostituita con una sosia.

venerdì 9 ottobre 2009

Bellissima

Come ogni sera rientro a casa dopo una giornata di lavoro, stanco morto per il mio tragitto di un'ora e 20 e vedo lei, il mio faro e la mia luce, in grado di sorprendermi ogni volta come se fosse la prima per la sua bellezza.
"Come sei bella, Bassa. Non trovi, Alta, oggi è più bella di solito".
Mugugno incomprensibile.
"Guarda, è diversa. Ha gli occhi più piccoli".
"?"
"Di solito assomigliano ai tuoi, oggi invece sono come i miei".
"Eh già, visto che ormai era assodato che la parte dal naso in giù l'aveva presa da te, e dagli occhi in su da me, adesso che gli occhi hanno magicamente cambiato forma assomigliando ai tuoi la sua bellezza è diventata totale!"
Sveglia, quella Alta.

giovedì 8 ottobre 2009

Guerra fredda

In occasione del nostro secondo anniversario di matrimonio, quella Alta in uno slancio inedito di generosità mi ha fatto dono di un mazzo di gigli. Molto bello, davvero, non fosse che emanano un profumo fortissimo, insopportabile, che rischiava di trasformare il nostro tre micro-locali in una camera gas. Quindi ho spostato sul balcone il vaso di fiori. Quella Alta non l'ha presa benissimo, ma ha convenuto che effettivamente l'odore era un tantino eccessivo. Questo evento è stato preludio di una delle litigate migliori tra noi due, come da anni non se ne vedevano. Da tempo c'erano un po' di scaramucce e questioni mai risolte, che sono cresciute fino a giungere, proprio in corrispondenza dell'anniversario, all'apoteosi. L'episodio scatenante è stata una mia banale richiesta: "Dove sono le mie ciabatte?". Quella Alta mi ha risposto in malo modo dicendo che le ciabatte sono mie e lei che cavolo ne sa (e questa è una versione edulcorata). In cambio io l'ho svegliata quando si è addormentata impedendole di riprendere sonno, accendendo la luce e tirandole via le coperte. Quella Alta mi ha tirato dietro tutto quello che c'è sul comodino. Insomma, il nostro secondo anniversario ha rischiato di diventare l'ultimo. Per ora la crisi è scongiurata, ma non si sa mai. Ogni volta che rientro a casa devo guardarmi intorno con circospezione, nella paura di essere colpito da qualche oggetto volante non identificato...

martedì 6 ottobre 2009

Preferenze

"Alta, ma cosa è successo qui? Guarda sembra che sia esplosa una bomba in salotto! Ci sono giochi da tutte le parti! E cosa ci fa quella Bassa in giro per casa con il biscotto... ma no guarda che schifo! Ma come si fa a vivere così? Se esce la Asl per un controllo toglie l'agibilità alla casa...Io non lo so ma va che roba, ti sembra possibile?"
Silenzio.
Poi quella Alta e quella Bassa si guardano. La Alta dice: "Amore, come fa il papà?"
Lei fa la faccia seria e inizia con tono arrabbiato: "Bababababababababaabababababababba..." e avanti così per cinque minuti.
"E no, eh. questo non è valido, anche tu quando ti arrabbi sei di un pesante. Amore, come fa la mamma?"
"Mam-ma"
"No, la mamma quando si arrabbia"
"Mamma!"
Questa è un'ingiustizia

lunedì 5 ottobre 2009

sms per la Bassa

È vero che i papà sono sempre gli ultimi a sapere.
Ieri ho scoperto, per caso, che da un po' di tempo, quella Bassa si scambia messaggini con un bimbo, peraltro molto più piccolo di lei (non è ancora nato!). Ecco cosa le scriveva ieri: "Ciao, ci sono delle novità. I miei genitori hanno deciso che devo nascere subito, qnd domani la mia mamma va all'ospedale e con l'aiuto dei medici mi fa nascere! Ma ti rendi conto? Il mio volere non conta? Io sto così bene dentro la pancia della mamma...vabbè hanno sempre ragione loro! Preparati xkè domani ti mando subito un msg così vieni all'ospedale e parliamo un po'. Ah sai che navigando su internet ho scoperto un sito dove i tuoi genitori parlano di te? Ora non mi ricordo bene come si chiama xò qnd la mia mamma l'ha letto si è messa a ridere! sai che ti chiamano "la Bassa" e che raccontano tutto qll che fai? Proprio tutto! Cerca di fare qlc! Ribellati! Ho sentito di un tizio che si chiama garante della privacy... non so cosa voglia dire xò informati e vedi se puoi fermarli!".

venerdì 2 ottobre 2009

Parchetto bilingue

Il parco giochi dove portiamo di solito quella Bassa è incredibilmente bilingue. Non avrei mai detto che in una piccola città di provincia come quella in cui vivo ci fossero così tante coppie miste. Ogni giorno c'è un genitore che, inaspettatamente, si rivolge a un bimbo in una lingua straniera. FInora ho sentito spagnolo, francese, russo e tedesco. L'altro giorno c'era un papà che addirittura parlava in bergamasco. Che città multietnica! Spero che quella Bassa impari tutti gli idiomi, con la velocità di apprendimento che contraddistingue i bambini della sua età.
Per la cronaca, la mia teoria sulla lavatrice ha funzionato. è bastato staccarle la spina per un giorno per farla andare a posto. Misteri...

giovedì 1 ottobre 2009

Il silenzio dell'innocente

Quando la Bassa tace, allora sono guai. È una tesi ormai dimostrata: se quella Bassa si trova in una stanza per più di cinque minuti, da sola, e non proferisce parola, qualcosa di terribile sta accadendo. Se si trova vicino a delle piante o a del terreno, sta mangiando la terra. Se si trova in una stanza, ha già aperto cassetti o antine, li ha svuotati del contenuto e tra decine di oggetti ha già indivduato senza indugio quello più pericoloso o dannoso accidentalmente dimenticato in un luogo potenzialmente alla sua portata.
Il silenzio è sinonimo di sciagura e non deve MAI essere sottovalutato.
Per la cronaca, la vita famigliare sta degenerando. Quella Alta è in sciopero e non cucina più la sera. Ieri un potenziale ospite si è defilato con una scusa banale dopo aver visto i poveri pesci cotti al forno.
Ciliegina sulla torta, la lavatrice non centrifuga più. Non che fosse mia amica (la usavo poco) ma è una di quelle perdite in grado di segnare profondamente la vita di una famiglia.
Da buon ingegnere informatico, ho applicato la Regola Aurea dell'informatica, appresa dopo anni di duro studio e lavoro: spegni e riaccendi.
Stasera vediamo se funziona...

mercoledì 30 settembre 2009

Morsa dal videoregistratore

A mia suocera bisognerebbe fare un monumento per le sue grandi trovate pseudo-educative. L'ultima che ho saputo (perchè poi le notizie vengono filtrate da quella Alta) è che mia figlia è stata morsa dal videoregistratore. Ora, mi rendo conto che la vera notizia potrebbe essere l'esistenza di qualche esemplare di questo obsoleto attrezzo tecnologico in una casa italiana. Ma i miei suoceri poco inclini alle novità tecnologiche ci avevano messo dieci anni ad acquistarlo e quindi ora è praticamente nuovo anche se le videocassette non esistono più. Ma comunque. Quella Bassa stava giocando in sala di casa dei nonni con il pericolosissimo mobiletto a vetro della tv. Mentre mia suocera si preoccupava della pericolosità del vetro, quella Bassa infilava il suo ditino nel vano per le cassette del videoregistratore. Rimanendo bloccata. Non riusciva più a sfilarlo, tipo "bocca della verità".
La Bassa ha iniziato a piangere e urlare, mentre mia suocera già si vedeva al Pronto Soccorso con la bambina in un braccio e il videoregistratore nell'altro mentre spiegava: "Non pensavo che potesse restare bloccata...". Poi fortunatamente è bastato alzare il copri-sportellino per liberarla. Anche perchè sennò avrebbe dovuto vedere anche la mia, di faccia...

martedì 29 settembre 2009

L'esorcista parte seconda

Non stava male. Era un trucco. Una trappola.
Ieri sera si è ripetuta la stessa scena dell'esorcista del sabato sera. Quella Alta, forte del nuovo libro pedagogico che sta leggendo ("I "no" che aiutano a crescere"), ha deciso di seguire la linea dura: la bimba deve addormentarsi nel suo lettino. Quella Bassa ha iniziato a urlare come una disperata, ma quella Alta è stata irremovibile "Deve addormentarsi di là". Purtroppo se una è testarda, l'altra è peggio. Così quella Bassa ha vomitato, di nuovo, in cameretta.
A quel punto a non vederci più sono stato io, perchè tra i due litiganti chi ci va di mezzo è il sottoscritto. Quella Bassa, essendo impraticabile la sua stanza e il suo lettino, ha dormito nel lettone. Quella Alta era stanca ed è andata a dormire dopo avere sommariamente pulito. Così ho dovuto togliere l'immondo odore da pavimento, mobili, lenzuola e materasso.
Quando finalmente sono andato letto se ne stavano tutte e due spaparanzate nel lettone e non c'era più spazio per me...

lunedì 28 settembre 2009

La dea Kalì

Premessa:
da tempo la Bassa dà l'impressione di preferire l'utilizzo della mano sinistra a quella destra. Osservazione di mia suocera: "Anche se è mancina lasciategliela usare la sinistra"
Risposta: "Dici? Noi veramente pensavamo di legarle la mano dietro la schiena per obbligarla a utilizzare la destra"

Fatto:
A tavola tutti insieme.
"Guarda, Alta, la Bassa ha preso in mano il cucchiaio per mangiare la pasta".
"Che brava, ma... (breve pausa di riflessione per fare mente locale sul concetto di destra e sinistra) sta usando la sinistra!"
"Hai ragione, mi sa che è mancina"
"Mancina o no, dopo che avrà un figlio diventerà ambidestra. Anzi diventerà la dea Kalì"
"Eh?"
"Guarda me: con una mano imbocco la bambina, con l'altra mangio, con l'altra prendo l'acqua, con l'altra lavo i piatti..."

giovedì 24 settembre 2009

A testa in giù nel lettone

Tutte le leggi più basilari del vivere sono messe in discussione da quella Bassa. Per esempio, chi l'ha detto che sul letto bisogna stare con la testa sul cuscino e dritti? la Bassa ogni giorno si inventa un nuovo modo di dormire ed esprime al massimo la sua creatività quando (come ormai accade tutte le mattine tra le 5 e le 6) piange finchè non si trasferisce nel lettone (ma non è un vizio, sia chiaro. Solo una temporanea abitudine dettata da condizioni esterne transitorie. Mia figlia non è viziata... no...). Ecco, una volta nel lettone, pur essendo Bassa per definizione, riesce a occupare una quantità di spazio impensabile per un esserino così. La sua posizione preferita è per traverso, di solito mettendo i piedi in faccia a me e quasi sempre tirandomi calci. A volte continua a ruotare da questa posizione e si trova a testa in giù. Poi con la mossa del lombrico si spinge pericolosamente verso il bordo del letto. Insomma, c'è poco da star tranquilli. Ma tanto, visto il poco spazio a disposizione riposare sarebbe comunque impossibile...

martedì 22 settembre 2009

Un piccolo passo per l'umanità, un grande passo per la Bassa

Ogni cataclisma è preludio di eventi gioiosi. Dopo essersi liberata da qualsivoglia peso, grazie a una perfetta interpretazione del remake dell'esorcista, quella Bassa ha iniziato a camminare! Da tempo ormai aveva acquistato una certa sicurezza, ma per i suoi spostamenti pretendeva di essere rigorosamente accompagnata da un volontario che le offrisse una mano, o anche solo un dito, di sostegno. L'altra sera a casa di amici, si è lasciata improvvisamente andare e ha camminato... per un bel pezzetto. La cosa più bella è stata guardarla mentre si muoveva, per la prima volta, senza sostegni: con la bocca aperta e un'espressione di meraviglia e stupore, della serie "Wow guardate cosa sto facendo". Tutto intorno, ovviamente, un tifo da stadio. Da allora ha camminato tutta sera senza soste. Un piccolo passo per l'umanità, ma davvero un grande passo per la Bassa.

lunedì 21 settembre 2009

L'esorcista del sabato sera

Sabato sera mi sono immedesimato negli addetti alle pulizie che hanno ripulito il set de "L'esorcista". Quella Bassa si è infatti espressa in un perfetto remake del film nel momento in cui avrebbe dovuto dormire e quindi si trovava in piedi sul lettino. Il resto della serata è trascorso cercando di ripulire gli schizzi ad alta velocità presenti in ogni angolo.
Il giorno seguente abbiamo scoperto con disappunto che la pulizia, sebbene capillare, non era stata eseguita in modo adeguato e quindi, entrando nella cameretta della Bassa, sopraggiungevano zaffate maleodoranti. A questo punto abbiamo dovuto (plurare maiestatis) procedere con un'operazione capillare di pulizia, che è consistita nello svuotare i mobili, ribaltarli, pulire sotto e sostituire i feltrini per eliminare ogni traccia dell'inconfondibile odore. Mentre ero impegnato in queste minuziose operazioni di pulizia, il pensiero andava a vittime illustri di precedenti "esorcisti": in particolare il divano di mio fratello, irrecuperabile e quindi sostituito benchè quasi nuovo, a seguito di quella volta che mio nipote non era riuscito ad arrivare in bagno. Ma anche l'auto dello zio di quello Alta, venduta a uno sfortunato acquirente che avrà pensato "che affarone", finchè il nauseabondo odore non è giunto alle sue narici dal sedile posteriore.

giovedì 17 settembre 2009

Robin Hood

Scena: ore 19 circa. Rientro a casa dal lavoro.
"Come mai la Bassa è vestita da Robin Hood?"
"L'ha vestita mia mamma..." risponde la Alta.
"E non si è accorta che questi pantaloni sono un po', come dire, aderenti?!!"
"Eh, ma stava dormendo"
"Chi tua mamma o la Bassa?!?"

mercoledì 16 settembre 2009

Il libro stregato

Da dove nasce l’ossessione della Bassa per i cani? Io un’idea ce l’ho. È colpa della suocera e del libro stregato.
La Bassa trascorre le giornate con la mamma della Alta e con le sue idee pedagogiche creative. Una delle più belle idee della suocera è stata riesumare un libro di Cenerentola che fu di quella Alta: un vero e proprio reperto archeologico, che sarebbe stato più appropriato in qualche museo del giocattolo che non nelle mani di una Bassa.
Il libro di Cenerentola è di quelli in 3D, ossia che quando apri escono fuori le figure. Non solo, ci sono anche delle linguette che puoi tirare e i personaggi si muovono o compiono delle azioni. Caso vuole che nella prima pagina, muovendo la linguetta, appaia un cane rabbioso che abbaia a Cenerentola. Bene, dovete sapere che quella Bassa è invasata per questo libro. La suocera ha trascorso un paio di giornate a muovere avanti e indietro 'sto cane, dopodichè, con un abile trucco, se ne è disfata dandolo alla bimba da portare a casa.
Da allora l’incubo è stato tutto nostro. La Bassa si alzava la mattina e iniziava a dire “ca- ca” indicando la libreria; trascorreva gli istanti in casa in preda a una vera e propria ossessione, urlando “ca-ca-ca-ca” e cercando il libro; si addormentava esausta sussurrando "ca-caaaaa". Mai nessun gioco ha avuto finora questo effetto su di lei, tanto che ci siamo preoccupati pensando che tra le polvere accumulata negli anni ci fosse anche qualche sostanza stupefacente.
La Bassa era completamente dipendente da questo libro. Abbiamo sfogliato le pagine milioni di volte, ripercorrendo la storia di Cenerentola e muovendo le linguette (vestito bello-vestito brutto, piange, va al ballo, infila la scarpina, c’è la torta). Ero arrivato anche a inventare delle varianti al tema in preda alla noia. La mia preferita era quella in cui Cenerentola doveva scappare entro mezzanotte perché scadeva l’assicurazione sulla zucca.
Alla fine, esausto, ho chiesto: “Ma perché non se lo può guardare da sola?”. E quella Alta: “Perché è vecchio e fragile, se lo tocca lei lo rompe”. Un lampo di genio mi ha attraversato gli occhi. Dopo dieci minuti nelle mani paffute della Bassa, il prezioso libro che è stato conservato con cura per 30 anni, è stato distrutto. Tutte le funzioni 3D e quelle di movimento sono diventate ricordo di un passato. Ora ci sono pezzi del gioco in giro ovunque (i tentativi di restauro con lo scotch sono falliti). Ma l’ossessione continua, inesauribile: “Cane-cane-caneeeee”.

martedì 15 settembre 2009

Dizionario Italiano-Bassese

È in preparazione, e sarà presto dato alle stampe, la prima edizione del dizionario di Italiano-Bassese, strumento indispensabile a chi trascorre del tempo in compagnia di quella Bassa. Come quando ci si reca in un paese straniero dove si parla un idioma sconosciuto, così anche quando si sta per un periodo insieme con la Bassa è necessario disporre di uno strumento per comprenderla.
Per avere un anno, la mia coinqulina ha un vocabolario piuttosto articolato. Il problema è che, ad eccezione di "mamma", "abbreviazionedelmionome", "acqua" (concetto che si approfondisce anche nel vocabolo "sete", a causa dell'estate particolarmente torrida appena trascorsa e del fatto che ci dimentichiamo sempre di darle da bere) e, ovviamente, "cane" (il suo essere vivente preferito, ovviamente dopo il papà:)), pronuncia parole cercando di imitare l'italiano, ma con risultati dubbi. Un prontuario veloce per stare insieme alla Bassa comprende parole molto gettonate come: "cocco" (che non ha imparato in spiaggia dai venditori di "coccobello" ma che significa biscotto), "checca" (niente riferimenti alle inclinazioni sessuali di una persona ma "pesca"), "chende" (="voglio scendere", ma anche "voglio salire").
La difficoltà maggiore riscontrata nella realizzazione del dizionario è che è in continuo divenire. Ogni giorno ci sono nuovi vocaboli, modifiche delle parole già esistenti (i linguisti ricordano, ad esempio, che "cane" in origine era "ca" e "ca" definiva tutte le cose animate e inanimate).
Sono quindi previste al più presto nuove edizioni del vocabolario.

lunedì 14 settembre 2009

La regola numero uno della gita fuori porta

Quando decidete di andare in gita con qualcuno alto meno di un metro, non dimenticate mai e dico MAI di portare con voi del cibo. Questa è la Regola della gita fuori porta.
Ieri, io e le mie due coinquiline (quella Alta e quella Bassa) siamo andati in gita in montagna. All'andata tutto bene, quella Bassa si è addormentata, poi siamo giunti a destinazione e abbiamo trascorso una piacevole giornata mangiando carne alla griglia, camminando e cercando per tutto il pomeriggio dei cani su una montagna popolata solo da ghiri e cinghiali. Quindi, nonostante l'orario fosse ormai pericolosamente vicino all'ora di cena, abbiamo deciso di avventurarci sulla strada del ritorno senza avere nessun tipo di vettovaglia con noi.
La nostra decisione si basava su due premesse sbagliate. Primo: il fatto che quella Bassa si fosse appena spazzolata un gelato con cono al fiordilatte in grado di saziare sia me che la Alta, non significa necessariamente che sia sufficiente per placare il suo appetito. Secondo: i tre quarti d'ora calcolati dal navigatore per fare ritorno a casa non valgono la domenica sera, quando tutto il mondo rientra a casa.
La Bassa ha iniziato a lamentarsi appena partiti. Poi quella Alta ha iniziato a cantare per intrattenerla e quella Bassa ha iniziato a piangere (a me è venuto mal di testa).
La situazione è precipitata quando, dopo aver superato l'unico autogrill, ci siamo trovati fermi in coda. Che non era, come diceva il primo cartello luminoso "Coda a tratti" ma, come diceva il secondo cartello che troneggiava sopra una fila infinita di macchine, "10km di coda per incidente".
La differenza è notevole, soprattutto con una bambina affamata in macchina che piange come una disperata e, tra i singhiozzi, invoca tutti i nomi di persone che conosce (nonne, zie, vicine, amiche, parenti).
Alla prima uscita, decidiamo con un colpo di genio di uscire dall'autostrada. Idea che abbiamo avuto solo noi e le altre migliaia di automobilisti in fila con noi. Quindi anche la strada fuori è completamente imbottata.
Finalmente vediamo una pizzeria a lato della strada, quindi accosto ed entro per cercare del cibo con cui nutrire la creatura, ormai sulla soglia della disperazione.
Entro e vedo che tutto il personale ha gli occhi a mandorla. Ma ci sono anche le pizzerie cinesi, quindi?!? Quella che sembra essere la capa, dopo aver esposto il mio caso umano ed essermi beccato un'occhiataccia perchè neanche in Cina si va in giro alle otto di sera con una bimba di un anno senza del cibo, mi fa dono di grissini e cracker.
La fame della Bassa è così placata fino all'arrivo a casa.

venerdì 11 settembre 2009

La Bassa, la suocera e la libreria

Ieri mia suocera ha avuto la brillante idea di portare la Bassa in libreria. Apriti cielo! Appena varcata la soglia del negozio, la Bassa è stata posseduta dallo Spirito della lettura. All'urlo di "cane cane CANEEEE" ha iniziato ad aprire tutti i libri (sotto il metro di altezza, ovviamente), a sfogliarli, lanciarli e a tentare di strapparli. Poi, visto che oggigiorno trovare un libro per bambini che si possa solo leggere è praticamente impossibile, ha preso a percuoterli di modo che emettessero suoni o effetti speciali. Non ancora completamente soddisfatta, la suocera le ha anche mostrato uno di quei libri 3D, quelli che apri e vengono fuori le figure, così belli e così fragili. In un crescendo di isteria, la Basssa ha iniziato a chiamare CANEEEEE anche i dinosauri e i mostri più spaventosi (le settimane trascorse con i 4 cugini maschi hanno dato i loro risultati). A quel punto mia suocera ha creduto che la sbattessero fuori dal negozio. Pare che adesso fuori dalla libreria, di fianco alla scritta "Qui non posso entrare" sia apparsa anche la foto della Bassa.

giovedì 10 settembre 2009

Al ristorante con la bassa

Per festeggiare il compleanno di quella Alta, l'allegra famigliola ha deciso di andare al ristorante. Era la prima volta che andavamo noi soli con la Bassa: le altre volte l'abbiamo lasciata ai nonni, oppure siamo usciti con selezionati gruppi di amici disponibili ad aiutarci nella gestione della suddetta. Stavolta, invece, noi tre soli.
All'inizio la Bassa è stata molto brava anche perchè si era appena svegliata dopo un pisolino. Quando piano piano ha ripreso le sue piene facoltà, la situazione è peggiorata. E, infine, è precipitata quando alle nostre vicine di tavolo hanno portato la pizza e noi stavamo ancora aspettando i nostri piatti. Pianti, urla e strilla, con lei che tendeva le manine verso le pizze delle signore... che finalmente se ne sono accorte e le hanno gentilmente offerto un pezzettino.
La Bassa si è così placata, ma nel frattempo ci è venuto un dubbio: forse che pasta mari e monti e spaghetti ai frutti di mare non siano proprio l'alimentazione adatta per una unenne?!? Forse era meglio la pizza... Nel frattempo arrivano i piatti e la Bassa inizia a mangiare, apprezzando molto l'uno e l'altro.
Alla fine, probabilmente non ancora sazia, si è messa a leccare il seggiolone del ristorante (a quel punto ormai completamente cosparso di salsa al pomodoro).
Infine, con un tocco di finezza, si è esibita nella sua ultima prodezza: infilare il ditino in quella piccola fessura che si trova tra gli occhi e la bocca.
Abbiamo così capito che era ora di rientrare a casa!

mercoledì 9 settembre 2009

Relax serale

Ieri sera quella Bassa che da un anno vive con noi, dopo cena si è sdraiata sul divano e ha tirato un sospirone di sollievo "ahhhh". certo, dopo una giornata così stressante, un po' di relax non fa mai male.
Anche perchè aveva avuto un pomeriggio impegnativo: ha dovuto salvare il nonno fermo con l'auto: accidentalmente, anzichè gasolio, aveva fatto il pieno di benzina...

martedì 8 settembre 2009

Mamma mia!

Ieri sera, incredibilmente, la Bassa si è addormentata alle 9.30 senza colpo ferire. Si è spazzolata il suo bibe di latte e "pam", secca. Non succede spesso, ma succede. Che si fa? Attimo di panico tra me e la Alta, ormai non più abituati ad avere del tempo a nostra disposizione che non sia tra le 11 di sera e le 5 di mattina. "Guardiamo la televisione", dico io prendendo in mano la situazione. Ma realizzo presto che, come al solito, non c'è nulla (in realtà c'era "La sporca dozzina" ma a quella Alta non andava bene). Idea: guardiamo un film su computer! Grazie a mio cugino pirata, disponiamo di milioni di titoli... peccato che, come dire, i gusti suoi siano un po' particolari. "American Pie" nella sua filmografia è considerato un film d'autore. Quindi scorriamo centinaia di titoli scuotendo la testa, finchè la Alta esclama "Guardiamo Mamma mia! che la mia amica Lale ha visto e consigliato". Vabbè guardiamo Mamma mia!, che, mi spiega, è tratto da una canzone degli Abba e già questo non depone a suo favore. Poi la qualità audio e video si rivela bassa. Non a livelli di sentire le persone del cinema tossire o ridere, o vederne le testa, ma comunque. E ancora: è un musical! Per fortuna col pc sono riuscito a saltare queste parti strazianti (perdendo anche pezzi di trama, ma poco importa).
Tutto sommato poteva essere anche considerato piacevole, o almeno non pessimo. Fino al finale: dunque (tanto non vi perdete niente), tutto il film gira intorno a questa ragazza che si deve sposare e non sa chi sia suo padre perchè sua mamma è andata con tre uomini nello stesso periodo. Lei è giovanissima e la madre non vuole che si sposi, ma neanche il suo fidanzato vuole sposarla, lui vuole andare in giro per il mondo. Lei invita di nascosto da tutti i tre padri che sono: un'ex 007, quello che ha sposato Bridget Jones e uno con la pancia. Alla fine in chiesa, davanti al prete, decidono di dividersi in tre parti uguali la paternità, la ragazza decide di non sposarsi più (e ne sono tutti felici) e 007 sposa sua mamma (!).
Le serate con quella Bassa sono decisamente meglio.

lunedì 7 settembre 2009

Molletta

"Pronto?"
"Buongiorno, amico idraulico, ho un problema. Ho il water intasato"
"Perdinci, cosa è successo!"
"È caduta una molletta"
"Ah... una molletta. Da capelli?"
"No, da bucato".
"Ah, aspetti solo un secondo".
Attesa. Ride alla grossa con i colleghi: "sentite questo, mo' ci divertiamo". Poi si ricompone e mette il vivavoce.
"Sì... dicevamo, una molletta".
"Sì, qualche mese fa mia moglie stava stendendo il bucato nello stendibiancheria che io stesso ho appeso con sudore e fatica sopra la vasca quando, accidentalmente, una molletta è caduta finendo dritta dritta nel wc. La suddetta moglie allora, anzichè infilare la manina e riprendere l'oggetto, cosa ha fatto? Indovini orsù, caro amico idraulico"
"Vediamo... ha tirato l'acqua?"
"Esatto. E la molletta si è incastrata. Dopo diversi tentativi da parte mia di risolvere la situazione, inutilmente, ho deciso di rivolgermi a lei".
"Capisco perfettamente, sono sposato anch'io. Le mando al più presto qualcuno".
"Grazie, amico idraulico".

giovedì 3 settembre 2009

Guida sportiva

La mia guida sportiva non è apprezzata. Ieri sera strepitosa scenata di quella Alta a proposito.
Dunque, questi i fatti. Ci troviamo a casa della suocera per prendere la Bassa per andare insieme al Centro Commerciale con scopo preventivo: quella Alta vuola acquistare un vestito e, onde evitare che io le dica "ma che cazzo hai comprato?!" mi impone di assisterla nella fase di scelta.
La missione parte male. Uscendo in retro dal cancello quella Alta inizia a strillare "FERMOOOO AAAAHHH". Solo perchè non mi ero accorto di un'auto che sopraggiungeva dall'altra parte dell'incrocio e quindi ci stavamo scontrando. Tento di spiegare a quella Alta che io non l'avevo visto, ma quello che cavolo poteva anche fermarsi!
Mentre discutiamo arriviamo a uno stop su una strada piuttosto trafficata.
Vedo arrivare un veicolo, che mette la freccia a destra e gira. Io, forte di un'estate passata su quattroruote nella jungla milanese, mi appresto a girare a destra. Non potevo, ovviamente, immaginare che dietro la macchina che girava ne sopraggiungeva un'altra a velocità, diciamo, sostenuta e quindi ci stava venendo addosso. Quella Alta a questo punto è in preda a una crisi isterica, urla che in 200 metri due incidenti sono troppi, inizia a invocare la convezione di Ginevra, il telefono Azzurro.
Morale: non riuscendo a scaricarla al lato della strada mi scarico da solo, vado al Centro commerciale da solo a pirleggiare. Lei andrà da sola ad acquistare l'ennesimo obrobrio. E non capisco il motivo di tutto questo casino: in fondo non è successo niente!

mercoledì 2 settembre 2009

La mia più grande ammiratrice

Ogni mattina si ripete la stessa, straziante, scena. Io che, borsa in spalla e occhiali da sole sulla testa, saluto la mia simpatica famigliola con un bacio di commiato sulla guancia. Quella alta, nella più rosea delle ipotesi, risponde con un grugnito. Quella bassa, invece, tutta un'altra storia: intuendo che me ne sto andando inizia a piangere disperata, mi getta le braccia al collo, si butta per terra, si strappa i capelli, inizia a urlare il mio nome... mai nessuna donna è arrivata a tanto per me! Evidentemente l'Edipo c'è già a un anno d'età!

martedì 1 settembre 2009

Notte agitata

Di solito quella bassa fa fatica ad addormentarsi, ma poi quando dorme, dorme. Tutto filato fino alla mattina successiva. Di solito. Stanotte, mi ha detto quella alta, non è stato così. La bimba si è svegliata alle 12.30, alle 2.30 e infine alle 6 piangendo non si sa bene per cosa. Io, mi riferisce quella alta, nel momento di confusione che segue un risveglio improvviso, ho mostrato lucidità e sangue freddo dicendo: "Vai a vedere cosa ha la bimba" e ho spinta quella alta giù dal letto. Questa forma di difesa per il riposo sviluppata mi ha consentito di proseguire a dormire senza ricordare questi episodi (che infatti mi sono solo stati riferiti).
Ora c'è un piccolo giallo sui motivi che hanno spinto quella bassa a lamentarsi durante il sonno e che sono rimasti ignoti fino a questa mattina. Aveva i pantaloncini del pigiama infilati in una gamba sola, che le stava strettissima, mentre l'altra penzolava vuota di fianco. "sei stato tu quando l'hai cambiata ieri sera" mi ha accusato quella alta. Ma non è vero, sostengo io, l'hai cambiata tu! Forse l'unica spiegazione plausibile è che se li sia infilati da soli in malo modo... certo a un anno sarebbe un vero prodigio!

lunedì 31 agosto 2009

Il papà di quella bassa

In questa prima estate da padre ho preso coscienza di una ineggabile verità. Non esisto più come persona in quanto tale, nessuno ricorda o conosce più il mio nome. Io sono diventato "Il papà di quella bassa". Lo stesso vale per me: i genitori dei bambini che ho incontrato in vacanza o che vedo ai parchetti sono solo delle entità che accompagnano i veri protagonisti della situazione: i pargoli. Stavo facendo queste considerazioni con un amico che è padre da ben tre anni: lui ha osservato che c'è un'altra fase, precedente, quella de "il marito di...". Allora gli ho risposto: "Hai proprio ragione, caro.... come hai detto che ti chiamavi?"

giovedì 27 agosto 2009

Giù dal lettone

26 agosto 2009
Nuovo progresso di quella bassa. Stamattina cambiamento nell’abituale procedura: di solito si sveglia puntuale come le zanzare d’estate, alle 7.15, e pretende di bere alle 7.16 il latte, sennò urla come se la stessero torturando. Io (o più raramente quella alta che però di solito dorme o finge di farlo) in stato di semi coscienza lo preparo e lo somministro nel lettone così da dormire “ancora cinque minuti”. Dopo di che, sazia, inizia la sua giornata. Questo di solito: stamattina no, ha ripreso a dormire (lei, io no). Quindi abbiamo posizionato i cuscini sui lati per non farla cadere e siamo andati in cucina a far colazione. Tutto d’un tratto: tadadam. Uno spavento che a momenti ci resto secco! Quella bassa si affaccia alla porta e dice: “Mamma!”. Baci bacini bacetti, applausi, aperta una bottiglia di spumante. Poi realizzo tutto quello che sta alle spalle di questo progresso: quella bassa si è alzata, ha capito di essere sola e non ha pianto o cercato di richiamare l’attenzione. Ha pensato: mò faccio un bello scherzetto. È scesa dal lettone di sedere (come le insegniamo praticamente da quando aveva 3 settimane di vita!). ha gattonato fino alla cucina (meno male che abbiamo una micro casa!) e... ha chiamato sua madre!

Sapone negli occhi

25 agosto 2009
Stamattina quella bassa che da un anno vive con noi era impegnata in uno dei suoi giochi preferiti: giocare in bagno sul bidet con il sapone (quando non riesce ad aprire l'acqua). Gioco ad alto rischio scivolamento causa acqua/sapone per terra e presenza di sanitari su cui pestare vari parti del corpo (la bassa non ha ancora imparato a camminare). Con prontezza l’ho allontanata, ma per evitare urla strazianti le ho lasciato in mano il sapone con cui lei si divertita a giocare. Così ho potuto andare al lavoro senza problemi, ma non avevo pensato a un piccolo dettaglio. Quella alta che vive con me, mentre l'accompagnava da mia mamma prima di andare al lavoro, si è girata e l'ha vista nel seggiolone che si sfregava gli occhietti circondati da schiuma bianca. Le manine erano sporche di sapone e lei sfregandosi gli occhi ha causato un effetto “bolle di sapone”: gli occhi le bruciavano e continuava a sfregarli aumentando il bruciore… posso solo dire che la mia consorte pulendole le mani con i fazzoletti imbevuti fresh&clean ha solo peggiorato la situazione…