lunedì 19 ottobre 2009

Noi papà coraggiosi

Sabato mattina, corso di acquaticità in piscina con la Bassa.

Nuova attività: sul bordo vasca c'è uno scivolo, le istruttrici prendono i pargoli li fanno scivolare e cadere in acqua, dove il genitore li attende a braccia aperte.

Prima si cimentano felicissimi i bimbi più grandi (dai 18 mesi in su), poi è il turno di quelli più piccoli. Il primo è un papà di una bimba che avrà sì e no 10 mesi.

"Ma siamo sicuri che è un'attività adatta anche a bimbi così piccoli?".

"Ma certo!" risponde sicura l'istruttrice che ad andar bene è da poco diventata maggiorenne. "Al massimo bevono un po' d'acqua, ma niente di più".

"Va beh, se lo dite voi mi fido" dice il papà coraggioso, che resta molto scettico ma non vuole fare la figura del genitore apprensivo e iper-protettivo.

Passa la pargola all'istruttrice che la mette sullo scivolo e... oplà... cade in acqua. Il papà e la istruttrice numero 2 restano immobili ad aspettare che riemerga. Passa un secondo... due... e niente. I bambini più grandi, probabilmente, si davano la spinta e riemergevano subito. Questa invece non dà cenno di risalire: "LA PRENDA LA PRENDA" urla l'istruttrice numero uno.

Il papà mette le mani sott'acqua, acciuffa la pargola e la fa riemergere.

"Ma scusi mica non c'erano problemi?!?!?" dice il papà alterato mentre cerca di calmare la bambina che piange e singhiozza disperata, spaventissima.

"Beh certo" fa l'istruttrice ricomponendosi "Finchè va giù non ci sono problemi, ma per farla riemergere bisogna prenderla sotto le ascelle"

Eh certo, dirlo prima no?!

Dopo dieci minuti la bambina sembra essersi calmata, ma è attaccata tipo koala alla spalla del papà e non accenna a volersi staccare. Il papà cerca sostegno morale negli altri genitori "Per fortuna che a questa età non si ricordano le cose" dice poco convinto. Chissà se settimana prossima lo rivedremo al corso...

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