giovedì 29 ottobre 2009

Troppo avanti!

Quella Bassa è troppo avanti! Adesso annuncia sempre quello che sta per fare. Prima di scendere da qualche parte dice "Scendeee". Prima di salire "Scendeee" (e vabbeh è piccola...). Prima di aprire gli armadietti e rovesciarne tutto il contenuto sul pavimento per poi infilarsi lei nel mobile "Aproooo". Prima di espletare le sue funzioni corporee "Caccaaaa".
E poi si auto-impedisce di fare le cose da sola. Ad esempio i cani su you tube le sono stati vietati, quindi indica il computer e dice "Caneeee... no!". Oppure nei mobili proibiti: "Aproooo.... no!".
Mica come quella Alta, che invece è sempre indietro. L'altro giorno mi dice lamentosa: "Non mi sento tanto bene. Ho un po' di mal di gola, mal di ossa, forse la febbre... mi sa tanto che ho preso l'influenza A".
"Ma va laaaa (alla Ghedini) tu arrivi sempre dopo nelle cose... questa la farai tra un paio d'anni. Adesso avrai preso l'aviaria!".

martedì 27 ottobre 2009

Magnum salutis gaudium

Oggi la mia rivincita sulla Alta e su tutte le sue teorie pedagogiche ha raggiunto il suo punto massimo. Dopo il racconto del pomeriggio passato dalla Bassa in ludoteca (ameno luogo che frequenta da una settimana, in cui può giocare con altri bambini, distruggere giochi, mettere le ditina negli occhi ad altre persone basse come lei e cantare canzoncine), mi si è accesa una lampadina. Così, forte di una reminescenza infantile, ho esclamato con entusiasmo : "Facciamo il giro giro tondo". La Bassa ha iniziato a urlare contagiata da cotanta allegria "tondo toondo" e mi ha preso per mano. Abbiamo così fatto un bellissimo giro giro tondo familiare, io la Bassa e la Alta. Al "tutti giù per terra" la bimba non si è degnata di abbassarsi (anche perchè più di così...) però mi ha buttato le braccia al collo e mi ha stretto forte forte. Con grande disappunto della Alta che non è stata neanche considerata. L'operazione si è ripetuta svariate volte e sempre con le stesse modalità... ah che soddisfazione!

lunedì 26 ottobre 2009

Shangai notturno

Notte fonda. Anzi fondissima.
Il pianto della Bassa squarcia il silenzio della notte. Apro una palpebra e l’orologio segna 3.25.
Le urla anziché diminuire, aumentano. Mi alzo, prelevo la bimba dal lettino e la metto nel lettone. Continua inesorabilmente a piangere.
“Bassa, dormi”. Le dico con tono autorevole. Niente.
“Bassa dormi o ti spezzo le ditina e ci gioco a shangai”. Niente.
“Forse non sa cos’è lo shangai” obietta la Alta, finalmente sveglia anche lei.
Si alza e la prende in braccio. Miracolo: smette. La rimette sdraiata nel lettone e riprende a strillare.
“Bassa, dormi o domani non si va in piscina”“Ueeeeeee”
“E non vedi neanche il tuo amichetto G.”
Per un attimo si interrompe. “Caco”
“E già, proprio lui!”
“Ueeee, Ueeeeeeee, Ueeeeeeeeeeee”
“Dai, non fare la bambina piccola. Sembri una bimba di un anno quando fai così”
“Beh veramente…” obietta la Alta
“Ssssh che lei non lo sa…” tutto bisogna spiegarle, tutto.
È andata avanti così fino alle 5. A discolpa della Bassa bisogna dire che è stato avvistato, la mattina successiva, un super dentone nell’arcata superiore. I denti della Bassa ormai non seguono più l’ordine (dai centrali via via fino al fondo della bocca) ma vanno a caso, nascono qui e là. E questo è davvero gigantesco.

Questo è accaduto venerdì sera. Sabato sera, invece, la Bassa ha voluto salutare l’arrivo dell’ora legale ubriacandosi di latte di capra. Come ogni buona ubriacatura, le conseguenze sono prevedibili. E l’esorcista è andato di nuovo in scena allegramente alle 11 di sera (reduci da una notte non proprio in bianco, ma grigia sì). A farne le spese questa volta è stato il lettone, con lenzuola, federe e copripiumone ancora freschi di bucato, in quanto sostituiti non più di un’ora prima.
A peggiorare la cosa, quella Alta che ha tolto lenzuola, salva materasso e coprimaterasso con prontezza e velocità, ma che nel fare questa operazione ha depositato tutto a terra… riuscendo così a spostare il pavimento che io ero riuscito a salvare dall'onda anomala!!!

venerdì 23 ottobre 2009

Lo wafono

Lo Wafono è lo strumento musicale preferito di quella Bassa. Si tratta di uno strumento democratico, perchè tutti possono suonarlo o averlo. Esistono molti wafoni nel mondo, alcuni funzionano meglio e altri peggio, il difficile è saperli trovare. La Bassa è molto brava in questo.
Tutte le persone posseggono incorporati degli uafoni: gambe, braccia...
Lo wafono funziona così: si inizia a dire UA UA UA UA UA e si va avanti e indietro con la testa sull'oggetto wafono. Pure le sbarre del lettino sono Wafoni, ma bisogna stare attenti e fare piano, altrimenti si prendono di quelle legnate sui denti che metà bastano. Bisogna infatti fare attenzione a distringuere Wafoni morbidi da Wafoni rigidi. La Bassa all'inizio ha fatto un po' fatica a distinguere rigido da morbido, ma dopo diversi pianti e musate, l'ha capito. Ora pensiamo di iscriverla al conservatorio, ma non credo esista ancora la specializzazione in Wafonologia.

giovedì 22 ottobre 2009

A letto senza cani

«I bambini sotto ai tre anni che guardano la tv perdono nonsoquante parole al giorno. E diventano anche più irascibili e introversi. L'ho letto sul giornale. Quindi niente tv per la Bassa». La suocera l'altro giorno ci ha informato allarmata degli sconvolgenti risultati di una ricerca australiana e ha annunciato un brusco cambiamento nella strategia educativa della bambina, a lei affidata per la stragrande maggioranza del tempo.
«Mamma, ma già non la guarda la televisione» ha obiettato quella Alta
«Vero, ma guarda i cani su you tube. Basta deve smettere».
È iniziato così il lento e difficile processo di disintossicazione di quella Bassa da qualsiasi forma di video. Le crisi di astinenza sono ancora molto frequenti: ogni tanto gira per casa con il mouse in mano urlando CANE CANE CANEEEEE. È stata anche vista schiacciare con un grissino la tastiera del pc cercando invano di far apparire i cani sul video.
Per ora è riuscita solo a corrompere l'altro nonno, mio papà, ignaro della ricerca australiana, a scovare video sui migliori amici dell'uomo su you tube.
Continuo a chiedermi del perchè tutti si preoccupino così tanto della verbalità di quella Bassa (vedi anche la nonna che ci aveva dato il primo uovo della gallina che fa parlare i bambini). Il problema, secondo me, è semmai il contrario. Magari la guardasse un po' di tv...

mercoledì 21 ottobre 2009

Notti border-line

"Alta, sciecondo te posscio dormire coscì?"
La Bassa si è svegliata con chirurgica precisione alle 3.30 iniziando a strillare. Ogni notte anticipa: prima erano le 7.30, poi le 6.30 e così via. Se continua di questo passo si sveglierà per l'ora di merenda. Il pianto si è chetato solo quando è stata prelevata dal suo lettino e depositata sul lettone. Allora, con la sua propensione naturale alle figure geometriche improbabili, si è messa per traverso spalmandosi con la testa sulla mia guancia e il resto del corpo sulla spalla e il braccio. Sono rimasto immobilizzato e con un peso incombente sul corpo, spinto lentamente ma inesorabilmente verso il bordo del letto.
"Certo che puoi dormire così" risponde quella Alta senza scomporsi, nella sua metà di letto completamente libera.

lunedì 19 ottobre 2009

Noi papà coraggiosi

Sabato mattina, corso di acquaticità in piscina con la Bassa.

Nuova attività: sul bordo vasca c'è uno scivolo, le istruttrici prendono i pargoli li fanno scivolare e cadere in acqua, dove il genitore li attende a braccia aperte.

Prima si cimentano felicissimi i bimbi più grandi (dai 18 mesi in su), poi è il turno di quelli più piccoli. Il primo è un papà di una bimba che avrà sì e no 10 mesi.

"Ma siamo sicuri che è un'attività adatta anche a bimbi così piccoli?".

"Ma certo!" risponde sicura l'istruttrice che ad andar bene è da poco diventata maggiorenne. "Al massimo bevono un po' d'acqua, ma niente di più".

"Va beh, se lo dite voi mi fido" dice il papà coraggioso, che resta molto scettico ma non vuole fare la figura del genitore apprensivo e iper-protettivo.

Passa la pargola all'istruttrice che la mette sullo scivolo e... oplà... cade in acqua. Il papà e la istruttrice numero 2 restano immobili ad aspettare che riemerga. Passa un secondo... due... e niente. I bambini più grandi, probabilmente, si davano la spinta e riemergevano subito. Questa invece non dà cenno di risalire: "LA PRENDA LA PRENDA" urla l'istruttrice numero uno.

Il papà mette le mani sott'acqua, acciuffa la pargola e la fa riemergere.

"Ma scusi mica non c'erano problemi?!?!?" dice il papà alterato mentre cerca di calmare la bambina che piange e singhiozza disperata, spaventissima.

"Beh certo" fa l'istruttrice ricomponendosi "Finchè va giù non ci sono problemi, ma per farla riemergere bisogna prenderla sotto le ascelle"

Eh certo, dirlo prima no?!

Dopo dieci minuti la bambina sembra essersi calmata, ma è attaccata tipo koala alla spalla del papà e non accenna a volersi staccare. Il papà cerca sostegno morale negli altri genitori "Per fortuna che a questa età non si ricordano le cose" dice poco convinto. Chissà se settimana prossima lo rivedremo al corso...

venerdì 16 ottobre 2009

Al supermercato con la Bassa

Fare la spesa al supermercato con quella Bassa è ormai diventata una prova di sopravvivenza. Forza, abilità, pazienza, velocità e tanta faccia tosta sono gli ingredienti fondamentali per superare questa dura esperienza.
L'importante è non essere mai soli con la Bassa: in due si può sconfiggerla, da soli è davvero difficile.
All'inizio la Bassa è tranquilla, la più brava bambina del mondo: sta nel carrello felice e sorride a tutti. Attenzione: è una trappola. Dopo che hai scelto con cura frutta e verdura e altri prodotti, insomma non appena il carrello è pieno quel tanto che basta per non poterlo più abbandonare avviene la trasformazione. La bambina diventa ingestibile: "Scende, scendeeeee" inizia a urlare e dimenarsi come una posseduta, quindi bisogna tirarla giù dal carrello.
E allora tutto può accadere: inizia a correre per il supermercato, passando tra uno scaffale e l'altro e prendendo tutto quello che c'è alla sua altezza, buttandolo per terra, rompendolo. A questo punto la situazione è ingestibile: impossibile anche pensare di affrontare la cassa mentre la bambina scorazza libera per le corsie.
La priorità è rimetterla nel carrello: a qualsiasi costo, anche giungendo a compromessi disdicevoli. Nei momenti più felici (ma rari) basta un pezzo di pane a placarla. Più spesso bisogna ricorrere ad armi improprie. Una volta le ho dato un cane di peluche preso dalla corsia dei giocattoli. L'ha sbausciato tutto il tempo e un attimo prima di passare per le casse, con nonchalanche e un attimo di coraggio, l'ho riappoggiato sulla corsia. Un'altra volta le ho dato in mano una confezione da 4 di yogurt con disegnato un CANEEEEE. La Bassa era buona e stranamente silenziosa, cosa che avrebbe dovuto preoccuparmi. Quando l'ho fatto era tardi. Aveva estratto le confezioni dal cartone, le aveva bucate con i denti e si stava pappando il contenuto. Sto pensando di farmi consegnare la spesa a casa.

giovedì 15 ottobre 2009

Bambina 2.0

Le trovate pseudo-pedagogiche creative di mia suocera passano anche dal web. La premessa è che, secondo la mamma di quella Alta, la bambina deve essere sempre sottoposta a nuovi stimoli che aiutino la sua creatività e fantasia ad emergere. Una teoria che andava benissimo quando aveva cinque mesi e se ne stava immobile ovunque la lasciassi. Ora che la creatura è cresciuta, parla e si muove, ne paga le conseguenze.
Nel progetto educativo di mia suocera la tv è pressochè bandita: troppo facile metterla davanti allo schermo, accenderla e avere un po' di pace. In un'ottica 2.0, in cui la bambina deve sempre essere soggetto attivo, si usa internet. La suocera fa vedere a mia figlia i filmati su You tube: una volta, cedendo alle richieste di quella Bassa che ripete milioni di volte al giorno la parola "cane", gliene ha mostrato uno sui simpatici quadrupedi. Così facendo ha segnato la sua condanna, e per proprietà transitiva, anche la nostra . Quella Bassa, che dei cani è notoriamente appassionata o meglio invasata, non l'ha presa come un semplice hobby, un passatempo, ma come un'ossessione, uno scopo di vita. "Cane, cane, caneeeee" dice, anche a casa, indicando il pc. E allora via a vedere 'sti filmati presi da Paperissima che tra l'altro sono sempre gli stessi.
Nel frattempo, la mia bimba 2.0 già tiene con abilità il mouse, scorrendo con il ditino la rotella. Quella Alta, quando l'ha visto, ha urlato al miracolo: "Guarda, guarda cosa fa! A solo un anno!!! è un genio". Io invece sapevo che non avrebbe potuto essere altrimenti, per questa generazione bassa nata con il pc: "è ovvio, è da quando è nata che lo vede usare. E pensa che mio papà fa ancora fatica adesso...".
Come fu per il libro stregato (vedi post dedicato), anche per questo simpatico regalo devo ringraziare la suocera per le serate dedicate a guardare "cane cane caneeeee". Di notte ormai abbaia. Mi consolo pensando che almeno è lei che ne affronta le conseguenze per la maggior parte del giorno, quando sono al lavoro. E non dev'essere facile. Ieri ha mandato un sms a quella Alta: "Ma come si fa a resettarla?". Hai voluto la bicicletta? mo' pedala...

mercoledì 14 ottobre 2009

L'uovo che fa parlare i bambini

L'altro giorno la nonna di quella Alta ci ha fatto un dono raro e prezioso: il primo uovo di una gallina. La bisnonna T. è un personaggio meritorio di approfondimenti: arzilla pluriottuagenaria, coltiva da sola l'orto e cura un esercito di galline a cui non esita a tirare il collo nel caso in cui non producano abbastanza uova. Una volta aveva una gallina che faceva poche uova e tutte piccole, le ha annunciato l'esecuzione per il giorno successivo e questa dalla paura ha iniziato a fare tre uova al giorno, delle stesse dimensioni di quelle di struzzo.
Ora ha preso delle galline che ancora non avevano fatto uova (ai pulcini ha rinunciato, troppa fatica). E ha messo da parte con cura il PRIMO UOVO per la sua bis-nipote Bassa, spiegandoci che serve per far parlare i bambini. Non è dato sapere quali motivazioni scientifiche supportino questa teoria, ma quella Alta non ha fiatato e con una puntualità inusuale il giorno dopo ha cucinato l'uovo per la Bassa.
Il vero motivo, io lo so, risale a un antico senso di colpa della Alta che lo scorso inverno ha dato poca importanza alle dicerie della tradizione popolare, con risultati catastrofici. La bisnonna T. aveva cucinato il suo piatto clou, pietanza tipica della tradizione lombarda: la cassoeula. Aveva anche avvisato quella Alta, che allora allattava, di non mangiarla perchè le verze facevano diventare cattivo il latte. Quella Alta, che si considera una donna colta e moderna, non ha dato ascolto e ha mangiato la cassoeula. Essendo sempre stata piuttosto famelica, quella Bassa pur facendo smorfie di disgusto, aveva mangiato lo stesso e poi aveva pianto come mai in vita sua. In quell'occasione abbiamo scoperto che ai bambini piccoli il vomito esce anche dal naso.
Dunque, quella era senza ombra di dubbio una diceria vera. La mattina dopo aver mangiato l'uovo, la Bassa ha iniziato a parlare senza sosta, dando sfoggio di tutto il suo repertorio. Non credo però che in questo caso le magiche proprietà del tuorlo d'uovo c'entrino qualcosa: il problema con quella Bassa non è certo farla parlare, semmai farla tacere.

martedì 13 ottobre 2009

Sherlock Holmes hi-tech

Quando sono rincasato la situazione sembrava normale: quella Alta nutriva quella Bassa sul seggiolone e, pur non essendo ovviamente pronto niente, c'era già un piano preciso per la cena. Poi in pochi minuti la situazione è precipitata. Quella Bassa ha iniziato a fare i capricci senza motivo apparente, a piangere e lagnarsi in continuazione con il suo caratteristico stile da vedova siciliana. Quella Alta si è accorta di aver perso il cellulare. Componendo il numero dal telefono di casa, suonava ma nessun trillo si udiva in casa "E l'unica cosa di cui sono certa è di non aver messo la modalità silenzioso" ha detto solennemente la Alta. Quindi si è aperta la caccia. Le ultime tracce tecnologiche lasciate dal suo apparecchio risalivano alle 18.29 di venerdì sera, quando sul mio telefonino risultava una chiamata ricevuto da quel numero. A questo punto ha iniziato a fare ipotesi sull'accaduto: "Forse l'ho lasciato in piscina. Forse l'ho dimenticato da mia mamma. Forse sono entrati in casa i ladri e hanno preso solo quello. Forse me l'ha rubato Prezzemolo a Gardaland". Quella Alta ha iniziato a fare la melodrammatica e a telefonare a tutte le persone che ha visto nel week end e a tutti i luoghi che ha visitato.
Io invece ho mantenuto il sangue freddo e ho sfruttato il mio innato talento da investigatore, con una sfumatura hi-tech adatta per l'occasione. Con il mio cellulare blutooth (e mica pizza e fichi) ho cercato traccia del cellulare della Alta. Invano. Allora ho acceso il mio PC e con i super poteri del mio potente mezzo tecnologico ho rilevato nelle vicinanze la presenza di due cellulari blutooth: il mio e il suo.
A questo punto il raggio delle ricerche si è ampiamente ristretto. Infatti è bastato guardare sotto il divano per trovare il telefono cellulare, ovviamente impostato sulla modalità silenziosa. Tra l'altro con 32 chiamate senza risposta, tutte fatte dalle persone allertate della perdita. In tutto questo quella Bassa si aggirava per casa strappandosi i capelli e agitando le braccia, ululando per la disperazione. Le mancava solo il fazzoletto nero sulla testa. Confesso di aver seriamente valutato l'opportunità di trascorrere la serata dai miei. Ma come farebbe senza di me questa famigghia?!?!

lunedì 12 ottobre 2009

Una pausa Bassa

Ieri io e quella Alta abbiamo festeggiato il nostro anniversario di matrimonio. Destinazione: Gardaland. La meta l'ho decisa io, lei all'inizio era (come sempre di fronte alle mie proposte) un po' scettica, preferiva andare alle terme o a mangiare (pigra...). Alla fine si è convinta e così abbiamo trascorso la domenica al parco divertimenti. Prima della partenza abbiamo avuto un attacco da genitori apprensivi e abbiamo seriamente valutato l'opportunità di trascinare quella bassa con noi. Dopo aver fatto un rapido confronto benefici/svantaggi, abbiamo concluso di portarla dai nonni.
Una volta arrivati a destinazione, è avvenuta la trasformazione. Quella Alta è impazzita. Sembrava una bambina. Non si è fatta scoraggiare neanche dalla prima attrazione che abbiamo affrontato- "Fuga da Atlantide" - dove il cartello luminoso annunciava 50 minuti di coda. Lei si sarebbe fermata a fare la coda, dicendo che tanto sono tutte così e nel pomeriggio non potevano che peggiorare; io l'ho riportata alla ragione spiegandole che avremmo investito meglio il nostro tempo trascorrendo i successivi dieci minuti tornando all'ingresso per acquistare un biglietto salta-coda (principio riprovevole: chi paga non attende, ma d'altronde avevamo già risparmiato sui biglietti presi con i punti dell'Esselunga). Ho dovuto portarla via con la forza, mentre strillava e faceva i capricci: voleva salire sulla giostra e non sentiva ragioni.
Potevamo scegliere tra due biglietti: Family, con tutte le attrazioni più tranquille, e Adrenaline, con tutte quelle che quando guardi ti chiedi come fa la gente che è su a non vomitare. Per tutto il resto della giornata ho dovuto rincorrere quella Alta che voleva salire su una giostra dietro l'altra (in realtà avevamo una paura boia!). La formula Adrenaline non si è rivelata l'ideale per la mia cervicale, un po' provata dalle montagne russe, e neanche per il mio dente fresco di medicazione, ora tutto gonfio. Insomma, stiamo invecchiando.
Mi è piaciuto molto il cinema 4D (chiamato per ragioni inesplicabili Time Voyager, mentre l'attrazione "Cinema 4d" non è veramente 4D, ma preistoria in confronto). La cosa più divertente è stata vedere quella Alta che agitava le mani e urlava cercando di scacciare pipistrelli virtuali. La giornata teenager e la "pausa Bassa" ci ha fatto bene, anche perché, negli ultimi giorni ho seriamente pensato che la persona che avevo sposato fosse stata sostituita con una sosia.

venerdì 9 ottobre 2009

Bellissima

Come ogni sera rientro a casa dopo una giornata di lavoro, stanco morto per il mio tragitto di un'ora e 20 e vedo lei, il mio faro e la mia luce, in grado di sorprendermi ogni volta come se fosse la prima per la sua bellezza.
"Come sei bella, Bassa. Non trovi, Alta, oggi è più bella di solito".
Mugugno incomprensibile.
"Guarda, è diversa. Ha gli occhi più piccoli".
"?"
"Di solito assomigliano ai tuoi, oggi invece sono come i miei".
"Eh già, visto che ormai era assodato che la parte dal naso in giù l'aveva presa da te, e dagli occhi in su da me, adesso che gli occhi hanno magicamente cambiato forma assomigliando ai tuoi la sua bellezza è diventata totale!"
Sveglia, quella Alta.

giovedì 8 ottobre 2009

Guerra fredda

In occasione del nostro secondo anniversario di matrimonio, quella Alta in uno slancio inedito di generosità mi ha fatto dono di un mazzo di gigli. Molto bello, davvero, non fosse che emanano un profumo fortissimo, insopportabile, che rischiava di trasformare il nostro tre micro-locali in una camera gas. Quindi ho spostato sul balcone il vaso di fiori. Quella Alta non l'ha presa benissimo, ma ha convenuto che effettivamente l'odore era un tantino eccessivo. Questo evento è stato preludio di una delle litigate migliori tra noi due, come da anni non se ne vedevano. Da tempo c'erano un po' di scaramucce e questioni mai risolte, che sono cresciute fino a giungere, proprio in corrispondenza dell'anniversario, all'apoteosi. L'episodio scatenante è stata una mia banale richiesta: "Dove sono le mie ciabatte?". Quella Alta mi ha risposto in malo modo dicendo che le ciabatte sono mie e lei che cavolo ne sa (e questa è una versione edulcorata). In cambio io l'ho svegliata quando si è addormentata impedendole di riprendere sonno, accendendo la luce e tirandole via le coperte. Quella Alta mi ha tirato dietro tutto quello che c'è sul comodino. Insomma, il nostro secondo anniversario ha rischiato di diventare l'ultimo. Per ora la crisi è scongiurata, ma non si sa mai. Ogni volta che rientro a casa devo guardarmi intorno con circospezione, nella paura di essere colpito da qualche oggetto volante non identificato...

martedì 6 ottobre 2009

Preferenze

"Alta, ma cosa è successo qui? Guarda sembra che sia esplosa una bomba in salotto! Ci sono giochi da tutte le parti! E cosa ci fa quella Bassa in giro per casa con il biscotto... ma no guarda che schifo! Ma come si fa a vivere così? Se esce la Asl per un controllo toglie l'agibilità alla casa...Io non lo so ma va che roba, ti sembra possibile?"
Silenzio.
Poi quella Alta e quella Bassa si guardano. La Alta dice: "Amore, come fa il papà?"
Lei fa la faccia seria e inizia con tono arrabbiato: "Bababababababababaabababababababba..." e avanti così per cinque minuti.
"E no, eh. questo non è valido, anche tu quando ti arrabbi sei di un pesante. Amore, come fa la mamma?"
"Mam-ma"
"No, la mamma quando si arrabbia"
"Mamma!"
Questa è un'ingiustizia

lunedì 5 ottobre 2009

sms per la Bassa

È vero che i papà sono sempre gli ultimi a sapere.
Ieri ho scoperto, per caso, che da un po' di tempo, quella Bassa si scambia messaggini con un bimbo, peraltro molto più piccolo di lei (non è ancora nato!). Ecco cosa le scriveva ieri: "Ciao, ci sono delle novità. I miei genitori hanno deciso che devo nascere subito, qnd domani la mia mamma va all'ospedale e con l'aiuto dei medici mi fa nascere! Ma ti rendi conto? Il mio volere non conta? Io sto così bene dentro la pancia della mamma...vabbè hanno sempre ragione loro! Preparati xkè domani ti mando subito un msg così vieni all'ospedale e parliamo un po'. Ah sai che navigando su internet ho scoperto un sito dove i tuoi genitori parlano di te? Ora non mi ricordo bene come si chiama xò qnd la mia mamma l'ha letto si è messa a ridere! sai che ti chiamano "la Bassa" e che raccontano tutto qll che fai? Proprio tutto! Cerca di fare qlc! Ribellati! Ho sentito di un tizio che si chiama garante della privacy... non so cosa voglia dire xò informati e vedi se puoi fermarli!".

venerdì 2 ottobre 2009

Parchetto bilingue

Il parco giochi dove portiamo di solito quella Bassa è incredibilmente bilingue. Non avrei mai detto che in una piccola città di provincia come quella in cui vivo ci fossero così tante coppie miste. Ogni giorno c'è un genitore che, inaspettatamente, si rivolge a un bimbo in una lingua straniera. FInora ho sentito spagnolo, francese, russo e tedesco. L'altro giorno c'era un papà che addirittura parlava in bergamasco. Che città multietnica! Spero che quella Bassa impari tutti gli idiomi, con la velocità di apprendimento che contraddistingue i bambini della sua età.
Per la cronaca, la mia teoria sulla lavatrice ha funzionato. è bastato staccarle la spina per un giorno per farla andare a posto. Misteri...

giovedì 1 ottobre 2009

Il silenzio dell'innocente

Quando la Bassa tace, allora sono guai. È una tesi ormai dimostrata: se quella Bassa si trova in una stanza per più di cinque minuti, da sola, e non proferisce parola, qualcosa di terribile sta accadendo. Se si trova vicino a delle piante o a del terreno, sta mangiando la terra. Se si trova in una stanza, ha già aperto cassetti o antine, li ha svuotati del contenuto e tra decine di oggetti ha già indivduato senza indugio quello più pericoloso o dannoso accidentalmente dimenticato in un luogo potenzialmente alla sua portata.
Il silenzio è sinonimo di sciagura e non deve MAI essere sottovalutato.
Per la cronaca, la vita famigliare sta degenerando. Quella Alta è in sciopero e non cucina più la sera. Ieri un potenziale ospite si è defilato con una scusa banale dopo aver visto i poveri pesci cotti al forno.
Ciliegina sulla torta, la lavatrice non centrifuga più. Non che fosse mia amica (la usavo poco) ma è una di quelle perdite in grado di segnare profondamente la vita di una famiglia.
Da buon ingegnere informatico, ho applicato la Regola Aurea dell'informatica, appresa dopo anni di duro studio e lavoro: spegni e riaccendi.
Stasera vediamo se funziona...