mercoledì 23 dicembre 2009

Acqua scaccia neve

Treno o pullman? E' stato il mio amletico dubbio stamattina. La scelta più sensata mi è sembrata il treno: nella notte non ha nevicato molto, ma sulle strade c'è un po' di ghiaccio. Mi alzo presto e cammina cammina arrivo in stazione. Ho pensato: "I treni saranno in ritardo ma prima o poi arrivano sempre". Sbagliavo: no, non arrivano sempre. Oggi tutti i treni per Milano erano soppressi. Nessuna speranza, neanche un ritardo di mille minuti.
Cammina cammina vado alla fermata del bus, lo prendo e arrivo a Milano senza problemi. Odio sempre di più le Ferrovie Italiane.
Arrivo al lavoro e mi chiama la Alta (e quando chiama la mattina è sempre segno di scazzo). "Alto, qual è l'ultima cosa che useresti per mandare via la neve?"
Un domandone da mille dollari.
"Eh?"
"Allora: vado giù in garage con la Bassa e c'è una macchina bloccata sullo scivolo. Non l'hanno pulito, è pieno di ghiaccio e slittano le ruote: è arrivata a metà e non riesce più a salire, e se scende va contro il muro"
"Ah cavolo. Potevi chiamare tuo papà"
"Infatti. Chiamo il super-nonno con il pick up per venirci a prendere e nel frattempo aspetto giù con la Bassa. Nessuno riesce più a entrare e a uscire e si raduna un sacco di gente, tutti inc****** neri. Quella Bassa è tutta felice, fa vedere il maiale che ha in mano a tutti, dice "ale" e sorride"
"Uh..."
"Poi arrivo il nostro dirimpettaio, quello che viene solo qualche volta con la fidanzata o con l'amante. Però stavolta è con una ragazzina che forse non è neanche maggiorenne e che è vestita come Sailor Moon. Lui prova a togliere la neve con la scopa, visto che non c'è la pala. E lei gli dice: "Ma prova a girarla, usa il manico""
"Beh, notevole..."
"Poi finalmente arriva il Genio (il classico personaggio sempre presente nei palazzi, quello che sa sempre tutto lui, è amico dell'amministratore ed è bravo solo lui, ndr)"
"E cosa fa?"
"Prima di tutto non crede che la macchina sia veramente bloccata, ma pensa che la ragazza che la guidava sia un'idiota. Allora ci prova lui. Mette in moto e la macchina slitta e arriva a due millimetri dal muro".
"Che pirla..."
"Allora chiama l'amministratore, illustra la situazione e quando questo propone di mandare qualcuno dice "No, no ci penso io non ti preoccupare". E cosa fa, indovina?"
"Ma non so... la spala?"
"No"
"Butta il sale?"
"Nemmeno. Decide di utilizzare l'acqua dell'idrante per togliere la neve"
"Ma è pazzo?!?!!? Così ghiaccia e non usciamo più fino al disgelo!!!"
"E cosa devo dirti... a quel punto c'erano almeno dieci persone tutte impegnate a srotolare l'idrante"
"Noooo e poi?"
"Non lo so. é arrivato il super-nonno e sono andata via sul più bello! Però ho visto il cazziatone che lei ha fatto al suo fidanzato che è uscito prima di lei con la macchina con le gomme da neve e non l'ha avvisata che lei non ce l'avrebbe mai fatta... se l'avessi visto non ti saresti più lamentato di me dicendo che sono acida".
Sarà vero? ;)

lunedì 21 dicembre 2009

Ci son due coccodrilli

Al museo della scienza e della tecnica di Milano ci son due coccodrilli. Stanno dentro la ricostruzione di una farmacia di un monastero del '700. Per quale motivo, non è dato sapersi, ma sono stati comunque la cosa che quella Bassa ha preferito durante la nostra visita domenicale al suddetto museo. Ora infatti continua a ripetere "drillo" "drillo".
Fuori c'erano -7 gradi e l'unica persona più bassa della Bassa al museo era un bimbo spagnolo/tedesco, con due fratelli minori di cinque anni e i genitori... ma si sa, come dice la Alta, che gli stranieri sono più sportivi di noi nella gestione della prole. Noi in un atto di coraggio misto a incoscienza abbiamo deciso di accompagnare i miei nipoti F. e G. a vedere le meraviglie della scienza e della tecnica. Abbiamo anche partecipato a un laboratorio per trovare il nostro DNA. Quello che ci è riuscito meglio è stato G., il più piccolo di tutti. Il mio DNA invece non è pervenuto... ma non dubito di averlo.
é stato sconcertante trovare al museo i telefoni, quelli con la cornetta e il filo e i numeri che dovevi fare tutto il giro con il dito che usavo io da piccolo (secondi - dopo il coccodrillo - nelle preferenze della Bassa al museo, che non ha perso l'occasione per passare ore al telefono).
è stato deprimente trovarci anche una cabina telefonica e dover rispondere alle domande dei miei nipoti "Ma come funziona!?!?". "Eh sai quando noi eravamo piccoli...."

mercoledì 16 dicembre 2009

Rottamascion

Ieri c'è stato la festa di addio del mio ex pseudo capo. Dopo 41 anni di onorato servizio, lui che è programmatore di professione ma cabarettista nell'animo, ha deciso che era giunto il tempo del meritato riposo. Sentiremo molto la mancanza delle sue battute con cui allietava le giornate in università. L'altro giorno entra in ufficio e dice: "Sapete che ieri sera mi ha attraversato la strada un gatto con il pelo riccio?". "Nooooo come? davvero? E tu cosa hai fatto!??!". "L'ho stirato!!!" (molti l'hanno capita il giorno successivo, altri ci stanno ancora pensando, ma fa niente).

Durante il party con i miei colleghi, ho avuto modo di sperimentare alcune tecniche apprese durante lo spettacolo Caveman che abbiamo visto al Derby l'altra sera per uscire da QUELLE situazioni senza speranza, quando una donna ti chiede cose tipo: come sto con questo vestito?!
Se dici: "Stai benisssssssssimo" sei un coglione
Se tentenni un nanosecondo di troppo e dici: "Ma... bene!" sei uno stronzo.
Dunque, ieri una mia collega mi ha chiesto chi è che fa da soprammobile in ufficio, se lei o un'altra.
La scelta era tra una di queste tecniche:

1) fare finta che ti vibra il cellulare
2) fare finta di non aver sentito e cambiare discorso, facendole un complimento
3) (consigliato) adottare la tecnica dello svenimento. In lei scatta l'istinto materno ed è fatta.

Il festeggiato ha quindi preso la parola per un discorso alla folla: "Cari colleghi! Ho preparato per voi un discorso, anzi una poesia di un noto poeta francese molto in voga in questo periodo. Ve la declamerò:

Il temp pass par muà
il temp pass par vù
il temp pass par tout
gli incentiv alla rottamascion finiscon e allora MUV MUV MUV"

Un uscita degna del suo stile, devo dire.

Persi nella notte

Virata mondana in questi giorni prenatalizi. Dopo un anno trascorso in casa, finalmente riprendiamo a uscire. E ovviamente lo facciamo tutto nella stessa settimana: domenica pizza senza la Bassa e ieri sera addirittura teatro a Milano.
Dovevamo andare al Derby a vedere uno spettacolo chiamato "Caveman, l'uomo delle caverne", un divertente monologo sulle differenze tra uomo e donna.
La romantica serata a due inizia litigando perchè siamo in ritardo e in più quella Alta si sente in colpa per aver abbandonato la figlia da sua mamma, dove resterà addirittura a dormire, ed è acida come la panna andata a male. In più non sappiamo dov'è il posto e siamo leggermente disorganizzati.
"Alta, ma in che via è, esattamente?"
"Non l'hai preso tu l'indirizzo?"
"No, pensavo lo facessi tu. Hai organizzato tutto tu"
"Ah.. beh ma forse me lo ricordo. è via mascagni"
"Allora metto via mascagni sul navigatore, parcheggiamo qui e andiamo a piedi"
"No ma dai chiediamo, figurati se non conoscono il Derby... scusiiiiiii signore.... ah non sa dov'è... beh beh magari quello... ah no non parla italiano.... vabbeh seguiamo il navigatore"
"Ecco il navigatore dice di andare di qui, ma io ho visto la mappa prima di uscire e dico di andare dall'altra parte. Fidati"
"Gnnn (=inizia a parlare con un inflessione isterica nella voce) siamo già in ritardo, mancano tre minuti alle nove...."
"Zitta!"
Facciamo come dico io e infatti arriviamo. Puntuali.
Lo spettacolo devo dire è molto divertente e coglie in pieno alcune differenze tra uomo e donna. Ad esempio il fatto che le donne, grazie a un passato da "raccoglitrici" sono più brave a fare più cose insieme, mentre noi uomini-cacciatori ci focalizziamo su un solo obiettivo. Questo, è chiarito, è il motivo per cui quando guardo la televisione non posso ascoltare quella Alta che parla e che per me è solo un fastidioso ronzio.
In altre cose mi rispecchio meno, ad esempio quando dice che tra amici-uomini si parla poco, forse era vero una volta, ora per me almeno non molto. E poi tra i due è quella Alta quella che lascia l'asciugamano bagnato sul letto, non io!
Cmq, spettacolo divertente e consigliato, poi usciamo e abbiamo il solito dramma del ritrovare la strada di casa. Il MIO navigatore satellitare, fidato compagno di avventure, è completamente andato. Ci mette un sacco per capire dov'è e quando, finalmente, si ritrova, dice che l'orario previsto di arrivo a casa sono le 6.24 di mattina. E non è neanche mezzanotte. In più quella Alta è rientrata nella modalità acida quindi non la sopporto.
"Ma che cavolo hai fatto al MIO navigatore?" le chiedo a mia volta acido.
"Cosa ho fatto?!?! niente ho messo "casa" come destinazione e basta"
"Procedi immediatamente con la regola aurea di tutte le apparecchiature elettroniche: spegni e riaccendi"
"Fatto"
"Rifallo: stacca la spina e tienilo spento per qualche minuto"
"Fatto: ora dice che arriviamo alle 5.52"
"Ma sei sicura di avere messo la casa giusta come destinazione"
"Hai ragione devo essermi confusa con la nostra casa di Detroit... ma certo che è quella giusta!"
"Smettila o ti lascio giù"
"Al cimitero Monumentale?!? ma è pieno di trans"
"Fa niente, non ti sopporto più"
"Ho fame"
"Ecco cos'hai! quando hai fame non capisci più niente e hai insegnato anche alla Bassa a fare così"
"Gnnn (=di nuovo l'inconfondibile flessione acida nella voce)Cosa devo dirti se ho il calo di zuccheri ho il calo di zuccheri e devo mangiare... ma dov'è un McDonald, se 'sto navigatore funzionasse!!!"
D'un tratto un'illuminazione. Mi si accende la lampadina in testa come Archimede Pitagorico.
"Ho capito qual è il problema! è ancora impostato sulla modalità pedonale"
Modalità che, peraltro, sarebbe stata quella giusta se avessi davvero deciso di far scendere quella Alta e farla tornare a piedi a casa....

martedì 15 dicembre 2009

Attenzione! Bambina pericolante

Sto preparando un cartello da appendere al collo della Bassa in certune occasioni, tipo ieri sera, con scritto: "Pericolante". Come si fa con gli edifici che potrebbero cadere da un momento all'altro. Anche a lei succede così. Ieri sera non stava ferma (e zitta) un attimo e continuava a collezionare un disastro dietro l'altro. Gli episodi più degni di nota sono stati:
1) Arrampicata non riuscita sullo stendino della Foppaminchietti, con concorso di colpa di quel genio della Alta che lo ha lasciato chiuso e quindi instabile in sala, alla mercè della bimba. Sul più bello della rampicata si è tirata addosso lo stendino con tanto di portamollette, mollette, appendini e attacalzini a forma di piovra. La consguenza è stata una bella botta sulla zucca e arrossamento di metà faccia (in seguito alla caduta? mistero...)
2) tuffo di testa con doppio salto mortale dal divano. Questa volta il concorso di colpa è di tutti e due gli scriteriati genitori, che stavano seduti di fianco a lei. Io però ero ipnotizzato da un cartone animato con protagonisti i pinguini di Madagascar (e altri animali che la Bassa chiamava "cani" ma in realtà erano lemuri... e valle a spiegare che vivono solo lì ecc. ecc.), mentra la Alta con i riflessi da bradipo in letargo che si ritrova non sarebbe riuscita a prevenire il danno neanche con un preavviso di cinque minuti. Conseguenza: doppia botta sulla zucca. Per ora non sembra aver riportato altri danni, ma mi riservo di dare una diagnosi più certa tra qualche anno....

lunedì 14 dicembre 2009

Il primo Babbo Natale -Gremlins

Domenica pomeriggio siamo andati alla prima festa all'asilo con la Bassa. Lei non va propriamente all'asilo, ma alla ludoteca (solo qualche ora al pomeriggio e con la nonna), comunque tanto è bastato per avere diritto a una festa di Natale con tanto di Babbo Natale. Appena arrivati tutti i bambini e i genitori si stavano cimentando nella realizzazione di una coroncina di carta ricoperta di stagnola con tanto di stella cometa da attaccare sopra. C'erano genitori che sembrava non facessero altro nella vita. Hanno realizzato delle cose iper galattiche con tanto di costellazioni. La mia coroncina non era niente di che, ma già è stato tanto riuscire a farla in mezzo a quell'esercito di bambini urlanti.
Poi per fortuna c'è stata la merenda e la Bassa, che probabilmente ha il verme solitario, ha iniziato ad abbuffarsi di pizza e patatine.
Dopo c'è stato il momento della lettura della storia.
"Bambini, tutti seduti". Ha detto una delle maestre, che per fortuna non è quella della Bassa perchè mi sembrava un po' sciroccata. Quella Bassa ha iniziato a litigare con il suo vicino perchè lei voleva mangiare le sue patatine e lui non era d'accordo. La mamma di lui lo istigava a comportamenti altruistici, ma questo continuava a dire un sacco di parolacce alla Bassa. Alla fine le dice "Mi alzo in piedi, così tu che sei bassa non ci arrivi più a prenderle". Giustamente...
La situazione è così precipitata. La Bassa ha strappato la coroncina dalla testa di una bimba, e gliel'ha pure rotta con pianti e strepiti di quella.
Poi finalmente è arrivato Babbo Natale. Che però aveva la barba su tutta la faccia, non si vedevano neanche gli occhi. Impressionante. E pensare che era il suo primo Babbo Natale... anche tutti gli altri bimbi erano terrorizzati e nessuno si è voluto avvicinare. In più grande idea: Babbo Natale estraeva i pacchetti dal sacco e chiamava per nome il bimbo che doveva prendere il regalo. La Bassa era tra gli ultimi e si era stufata molto presto... Ok, l'esperienza non è stata delle migliori, ma tanto per fortuna non la ricorderà.

venerdì 11 dicembre 2009

Dieta pre-natalizia

Ieri sera nuovo incontro nella fattoria dopo il discorso dell'altra volta (questo qui), quando quella bastarda della pecora avevo messo in guardia il porco.
"Buongiorno signora Pecora"
"Buongiorno signor Maiale. La trovo dimagrito"
"Eh dopo il suo avvertimento mi sono messo a dieta. Qui Natale si avvicina e mi sembra che il cibo che mi danno aumenti sempre di più".

"Basta parlare con gli animali di plastica. Guarda la bimba!" strepita quella Alta nel delirio serale.
"Ma chi quella lì bassa con il kimono alla Ghemon che gira per casa?"
"Non è un kimono. Si chiama incrociato"
"Sarà, comunque Ghemon l'amico di Lupin ce l'aveva uguale...."

giovedì 10 dicembre 2009

Ninna nanna con messaggio subliminale

Toh, un messaggio per me. Da Sky. Sulla televisione. Ma cos'è mi scrivono anche... vabbè, vediamo un po', schiacciamo il tasto verde sul telecomando: "Gentile cliente, se questa sera quei marcioni della Rai non vi fanno vedere la partita Inter-Rubin-Kazan ve la facciamo vedere noi che siamo tanti bravi e fighi aggratis su Sky Sport 1". Cavolo (anzi, "cacchio" come dice la Bassa) stasera c'è la partita dell'Inter, me ne ero dimenticato. Si vede che sono un tifoso sfegatato. Ma questo è un segno del destino, la partita non me la toglie nessuno. Così mentre la Alta è nelle cose di case affacendata io curo la Bassa e guardo la partita. "Non ti arrampicare sul mobile... non saltare giù.... GOOOOOOOOOL! Grande Inter, hai visto Bassa. Ma dove sei finita...No non mettere in bocca il pennarello. No, via le dita dalla presa della cor.... GOOOOOOL"! Ancora incredibile, per me che guardo le partite fino alla fine solo se la mia squadra vince si preannuncia un finale di partita davvero entusiasmante.
Bene, si ricomincia quando... click. Quella Bassa spegne il televisore e proclama "NANNAAAA". E non ce n'è per nessuno. Tutti a nanna. Chissà quanto fa l'Inter... vabbè, visto la mia coinquilina alta meno di un metro sta cercando di battere il Guinness dei primati dei bambini di 15 mesi che stanno più ore svegli continuativamente dovrebbe crollare presto. Credo che riuscirò a vedere il finale della partita, almeno.
Inizia la procedura: depositiamo la Bassa nel lettino e poi leggiamo la storia. Cioè lei sfoglia il libro urlando "STORIAAAA" e "CANEEEEE" senza permettere a nessuno di leggere. A un certo punto spegniamo le luce e speriamo che dorma. Come al solito è una guerra. "MAMMMAAAAAAAAAAAA" "sono qui. Dormi". "NONNNNNAAAAAAAA". "è a casa sua e dorme". "CUCA" "Ma che musica e musica. Chiudi gli occhi e dormi". I minuti stanno trascorrendo inesorabili e lei ancora getta gli animali di pezza fuori dalle sbarre del lettino. Allora proviamo con l'arma segreta e ai limiti della legalità: la ninna nanna con messaggio subliminale. Io canto la mia versione rivista e corretta di Stella Stellina ("La notte si avvicina. La mucca traballa, la fiamma è nella stalla"). Mentre quella Alta sotto ripete a bassa voce "Dormidormidormidormidormi". Piano piano sembra lasciarsi andare. Ma quando sembra che dorma... zac si rialza. Sembra quei cattivi dei film americani che alla fine del film non muoiono mai. Ora che Morfeo riesce a vincere sulla Bassa sono le 11. E la partita è già bella che andata....

mercoledì 9 dicembre 2009

Frigo bio e lotta all'entropia

In questi giorni abbiamo sperimentato un frigorifero biologico. Non inquina, non fa rumore, non consuma corrente: mi domando perchè non lo usiamo più spesso. Visto che il nostro frigo, quello vero, è stato sottoposto al processo di sbrinamento come caldamente consigliato dal competetente tecnico del frigo (vedi qui), per 24 ore abbiamo dovuto vivere senza questa comodità domestica.
Per giorni abbiamo mangiato i cibi che ormai da anni (beh anni forse no, visto che il frigo ha un anno e mezzo) giacevano nel freezer, attendendo che le stalattiti si sciogliessero. Poi, una volta completato il disgelo, abbiamo messo i poveri averi rimasti sul balcone. L'unico problema lo abbiamo la mattina, quando il tiepido sole invernale batte contro, ma son dettagli.
Il vantaggio è stato che la Alta si è decisa ad avventurarsi in questa per lei finora sconosciuta attività chiamata "pulizia del frigo". Lo svantaggio è stato che c'erano cassetti e ripiani del frigo in giro per tutta la cucina ad asciugare. Mentre in sala quella Bassa si arrampicava felicissima sugli scatoloni Ikea che ho comprato venerdì in preda a un folle raptus. Per non essere da meno, anche le camere si sono trasformate in uno scenario post bellico. Durante tutto il ponte di sant'Ambrogio abbiamo tentato di lottare contro l'entropia che cresceva in casa nostra. e cresceva e cresceva più tentavamo di farla diminuire. La nostra battaglia contro il caos si può dichiarare per ora perduta. Ma la guerra non è ancora finita...

lunedì 7 dicembre 2009

Tipi da party

Domenica sera importante appuntamento mondano: le festa di compleanno della zia D. Siccome il traguardo era di quelli significativi, di quelli per cui non basta una torta in casa con marito e figli, la zia D. ha organizzato un mega party con amici e parenti. Che il mezzo secolo tondo mica capita tutti gli anni... E poi l'anno precedente, il di lei consorte lo zio P. aveva proclamato un anno intero di festeggiamenti per i "suoi" 50. A causa di uno strano risvolto della crisi di mezza età, ogni settimana organizzava un party: d'estate all'aperto, d'inverno al chiuso, nella mezza stagione al ristorante. Con la piccola differenza che, mentre lo zio P. se la spassava allegramente, la zia D. non l'ha presa altrettanto bene, ma comunque si è fatta coraggio e ha deciso di festeggiare.
In questa occasione abbiamo scoperto che quella Bassa è una tipa da party. Camminava con disinvoltura tra tutti i presenti, sorridendo e regalando fiocchetti regalo (che poi si riprendeva). Nonostante fosse già mangiata, ha fatto onore alla cucina assaggiando (divorando?) i gamberetti in salsa rosa, il tonno, il salmone, le lenticchie, le spagnolette e infine pure la torta. Spesso se ne è rimasta a chiacchierare amabilmente con delle sue amiche (ma ha già delle amiche a questa età? Bah...). E poi nel momento clou di apertura del regalo, si è divincolata dalle braccia della Alta, e ha raggiunto il centro della sala davanti alla festeggiata. Mentre noi già immaginavamo che ne combinasse qualcuna, distruggendo come minimo il regalo, con una tempestività incredibile le ha battuto le mani.
La zia D. si è quasi commossa e deve aver pensato che in fondo essere arrivata a quel compleanno non era proprio tanto male. Nel frattempo la Bassa si è girata verso le persone sedute battendo sempre le mani (ci mancava che dicesse: "Adesso, tutti insieme!!!"). Insomma, una vera e propria animatrice. Più di lei forse si è divertito solo lo zio P., anche lui un vero tipo da party (però lui con l'aiuto esterno di qualche bicchierino, la Bassa invece è astemia).
L'unico effetto collaterale è stato che poi quella Bassa non ne voleva sapere di andare a casa e dormire. Probabilmente, se sapesse dell'esistenza delle discoteche, ci avrebbe chiesto di portarla. E si sarebbe pure divertita.

venerdì 4 dicembre 2009

Mai più un frigorifero Hoover

"Salve caro tecnico del frigorifero, ma lo sa che vedo più spesso lei di molti amici e parenti?"
"Eh che vuole farci... qual è il problema?"
"Il frigo non va (ad eccezione fatta per un cassetto che resta un'isola termica felice), mentre il congelatore va troppo. Ci sono i pinguini"
"Ah ah. provo a vedere..."
Cling clang clung. E inizia a smontare il frigo.
"Tra l'altro, si ricorda che eravate già stati qui una volta perchè non andava più il frigo... in quel caso era finito dello scotch nella ventolina..."
"Ah sì, mi sembra di ricordare... Ma di quando è il frigo?" cling clang clung. E appoggia i cassetti del congelatore su tavolo, fornelli...
"L'abbiamo comprato a maggio 2008, cioè un anno e mezzo fa. Ma non era questo. Era un altro. Siete usciti una dozzina di volte e poi vi siete decisi a sostituirlo. Con quello a cui non andava la ventolina che ora non va del tutto"
"Ah già già". Dice poi gira il frigo e armeggia con una specie di compressore
"No Bassa, non toccare... prima che saltiamo in aria tutti. Ma cos'è azoto liquido?"
"é liquido refrigerante"
"Ah. quindi è quello il problema..."
"Bah. boh. Mi scusi un attimo... Pronto, capo? sa quel frigo taldeitali? I valori oscillano tra -20 e -40... "
Deve essere un messaggio in codice per "Non so proprio cosa cavolo fare. Aiuto"
"Ah. Beh bene bene. Ciao". Click.
"Quindi qual è il problema?"
"Lo spenga per 24 ore e poi lo riaccenda" dice. E in bocca al lupo (questo lo pensa, ma non lo dice)
"Scusi? lei è venuto qui per illuminarmi con questa teoria? Io sono programmatore, queste cose le dico alla gente ogni giorno da anni, andiamo"
"L'unica speranza è sbrinarlo. Se poi non va ci chiama"
"Ma tra 24 ore è sabato. Voi siete chiusi e così anche domenica. Dovrò aspettare lunedì"
"No, siamo chiusi perchè è quasifesta"
"Beh martedì"
"Festa"
"Mi sta dicendo che devo aspettare mercoledì? E come faccio con le robe che ho nel congelatore?! Devo fare un party invitando tutti gli abitanti del palazzo per smaltire la roba"
"è un'idea che favorizza la socializzazione"
"E per il latte di quella Bassa? COme lo conservo? Devo andarmi a comprare una capra?"
"Beh, così sarebbe sempre fresco"
E già, potevo pensarci prima a comprare una capra anzichè un frigorifero....

mercoledì 2 dicembre 2009

Punti di vista

Dialogo colto ieri sera tra il maiale e la pecora della Bassa.
"Buongiono signor maiale"
"Buongiorno signora pecora. Come sta oggi?"
"Non c'è male. Non mi hanno neanche tosato"
"Certo che fa proprio una vitaccia. Sempre tosata... A me invece danno sempre molto da mangiare, non posso lamentarmi"
"Beh signor maiale, ci sarebbe qualcosa che dovrei spiegarle un giorno o l'altro"
"Ma signora pecora non capisco a cosa si riferisca"
"Rifletta su questo punto: com'è che non si vedono mai maiali anziani?"

martedì 1 dicembre 2009

Soddisfazione è... (parte prima)

Soddisfazione è rientrare a casa una piovosa sera di novembre dopo una giornata di lavoro e trovare nel locale dei contatori dell'enel il pivius (mitologico abitante dell'attico, colui che possiede un appartamento grande almeno quattro volte il nostro che occupa due piani, l'ascensore che entra direttamente in casa e un maxi schermo televisivo grande come uno del multisala) intento a salvare sul suo palmare i numeri del contatore.
Di solito vestito e pettinato in maniera impeccabile, il pivius, aitante quarantenne in corriera, indossava un cappellino di lana che faceva risaltare il nasone e le rughe tra la pelle abbronzata.
"Mi arrivano di quelle bollette pazzesche. Allora da un po' di mesi prendo nota dei numeri. Sto pensando di passare a quella compagnia con le taglie che fa la pubblicità in tv: S, M, L...".
Dunque il pivius è un essere umano! Lui, che è da un anno e mezzo che abitiamo in quel palazzo e ogni volta lo vedo con un macchina diversa (tra cui una porche cayenne, una corvette, una lamborghini e per non farsi mancare niente anche la moto)
Lui, che spende in benzina in un mese quello che io guadagno in un anno, non solo si preoccupa della bolletta dell'enel, ma pensa anche a come risparmiare come un comune mortale che fatica ad arrivare alla fine del mese.
Però lui per guadagnare di più ha un sacco di opportunità. Ad esempio far pagare il biglietto per chi vuole provare l'ebrezza di entrare in casa direttamente dall'ascensore come i telefilm americani. Io lo farei al volo.