mercoledì 13 gennaio 2010

La scenata perfetta

Finalmente abbiamo dato anche noi un degno contributo alla campagna anti-riproduzione per mantenere il tasso di natalità del nostro Paese tra i più bassi al mondo.
Quella Bassa si è esibita in una bella scenata isterica con urla e pianti in mezzo a un negozio pieno zeppo di gente. Una di quelle situazioni in cui la gente prima pensa "Oddio è partito l'allarme anti-incendio". Poi realizza che la fonte di quel suono acuto e fastidioso proviene da un essere umano basso ma incredibilmente rumoroso. E allora interrompe qualsiasi tipo di attività per guardarti. Se non hanno figli decidono di non farne mai per non ritrovarsi in situazioni del genere. Se hanno figli grandi hanno rimosso il passato e pensano che i bambini di oggi non sono più come quelli di una volta. Se hanno figli o nipoti piccoli ti guardano con compassione e solidarietà.
è successo sabato pomeriggio, quando abbiamo portato quella Bassa in uno spaccio di articoli tessili. L'obiettivo primario era acquistare un cuscino per me, visto che quello vecchio si era disintegrato internamente e continuavo a svegliarmi con il mal di collo.
Non avevamo però previsto l'effetto saldi: lo sconto fino al 40% muove le masse e provoca effetti talvolta irreversibili come tic agli occhi, compulsione ossessiva all'acquisto di oggetti inutili, desiderio spasmodico di comprare l'ultimo esemplare rimasto di qualsiasi articolo solo per la gioia di dire "L'ho pagato solo 20 euro ed era l'ultimo". Quella Alta ha tutti i sintomi, quindi da quando è entrata nello spaccio non ha più capito niente. Abbiamo acquistato asciugamani, copripiumini... Sono intervenuto quando voleva acquistare dei completi per letto singolo.
"Noi non abbiamo un letto singolo!"
"No, ma prima o poi la Bassa dovrà averne uno ed è meglio essere preparati! E sono scontati al 50%"
"..."
In tutto questo la Bassa all'inizio è stata tranquilla nel carrello. Poi ha iniziato a urlare "SCENDEEEEEEEEEEEE", allora l'ho liberata ed è stata la fine. Scorazzava per tutto il negozio con delle candele natalizie in mano che brandiva tipo clava in direzione degli altri bambini.
Mentre quella Alta sceglieva la nuancè più adatta per il coprimaterasso ho avuto la brillante idea di portarla in uno spazio riservato ai "bambini che si annoiano di vedere le loro madri fari acquisti", con tavolini dove disegnare e colorare. C'era già un'altra bimba e lei voleva nello specifico disegnare sul suo foglio. Dopo due minuti l'altra bimba è scappata.
A quel punto la Alta era finalmente alla cassa, quando la Bassa si è esibita nella "Perfetta scenata del capriccio". Con un gesto di stizza ha lanciato tutti i pastelli a cera in giro per il negozio e ha iniziato a urlare tanto, ma tanto che non solo sembrava fosse partito l'allarme anti-incendio, ma sono addirittura arrivati i pompieri.
La cassiera ha iniziato a dare preziosi consigli su come gestire la situazione: "Ma datele un pastello, così si calma... Su datele un pastello e tutto si risolverà!".
A quel punto la Bassa era come posseduta: dovevamo metterle la giacca ma con milioni di occhi puntati addosso e la bimba che si dimenava come una tarantolata non è stato propriamente semplice.
Lo so, era stanca e provata da tutto il casino, quindi la colpa era prima di tutto nostra... però che scenata!!!

2 commenti:

  1. Sorrido leggendo il tuo articolo.. L'ho vissuto talmente tante volte che ormai per far shopping approfitto dei rari momenti in cui non ho lo squatter con me. Talmente rari che non andavo all'ikea da ottobre 2008, cioè quando ha iniziato a camminare.. Poi per fortuna ha iniziato l'asilo nido..
    Complimenti per il blog, molto carino, passerò presto a trovarti :)

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  2. Ciao Mamma C
    grazie per aver raddoppiato il numero dei miei sostenitori!
    Temo anch'io che sarà solo la prima di una lunga serie... anche perchè non va all'asilo e lo tiene la nonna (mia suocera) che non la vizia... nooooo! Però niente potrebbe tenirmi lontano dall'Ikea ;-)

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