martedì 19 gennaio 2010

SS tata

Quella Alta lo guarda adorante nella tipica posizione dell'imbambolamento televisivo: occhio perso nel vuoto e bocca aperta con mascella cadente. Solo X Factor seconda edizione aveva avuto quell'effetto. Ogni parola che viene proferita per lei è Vangelo. Prima o poi inizierà a prendere appunti e a disseminare le "Regole" per tutta la casa come se fossero tavole della legge.

SOS Tata, che in realtà dovrebbe chiamarsi SS Tata, si basa su una evidente contraddizione: è un programma televisivo dove la Tata per riportare l'ordine familiare come Regola Aurea ha "Spegnete la televisione". Inoltre non credo sia edificante per quella Bassa vedere dei bambini che si esibiscono in scenate e capricci, la porta all'emulazione.

Secondo me tutti i casi proposti si basano su storie vere, ma sono recitati da attori. "Non è possibile" ribatte quella Alta, ma ha la mente ottenebrata dall'adorazione del programma . "Come fanno a far recitare i bambini anche molto piccoli? Eppoi le case e le storie sono così vere che non potrebbero fingere. E i bambini somigliano ai genitori, quindi sono vere famiglie".
Vabbè ma in televisione è tutto finto. E poi, dico io, chi andrebbe in televisione a far vedere che non riesce a domare i propri figli? Cioè è normale far vedere a tutta Italia i propri figli che fanno i capricci, che piangono, che soffrono, che ridono... in altre parole che senso c'è nel portare la propria intimità di famiglia in piazza?!

Se fosse un servizio privato, capirei. In fondo è stupefacente come riescano a portare l'ordine in una settimana (fermo restando che dev'essere finzione... non può bastare una settimana per rimediare a una vita di diseducazione!), come riescano a trovare il comportamento sbagliato che innesca tutti gli altri.
Si fa un grande parlare di privacy e poi... ci sono tutte quelle famiglie disposte a sbandierare i fatti propri in tivvù!?!

6 commenti:

  1. Ho visto qualche episodio e lo trovo sconsolante, i casi sono due o i genitori sono perfetti imbecilli o figli sono stati adottati da qualche manicomio criminale. Capisco i capricci, capisco le crisi, capisco tutto ma qui si sconfina in reati perseguibili penalmente!

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  2. Caro Fan, mi trovi d'accordo. Ma pure 'ste tate SS....

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  3. Fai considerazioni che accomunano tutti noi, anche se poi la conoscenza di una delle tate mi ha confermato che purtroppo queste famiglie esistono davvero. Il punto è che basta andare ai giardinetti o in piscina per appurare che i genitori di Sos Tata esistono, sono tra noi e spesso...siamo noi!
    Quanto all'assenza di privacy, ormai la percezione di se stessi - in alcuni casi, tanti - sembra non saper prescindere dalla dimensione "sono in tv, evviva!", anche se vado a farci una figuraccia. Del resto, anche noi con i nostri blog siamo abbastanza esibizionisti...;)

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  4. è vero, anch'io avevo riflettuto sul fatto che anche il blog è un portare in piazza fatti personali. Però ci sono differenze sostanziali: non fai entrare nessuno in casa tua, sei tu che porti casa tua fuori e fai uscire quello che vuoi. Puoi anche fingere, raccontare verità parziali o romanzate, who knows? E poi hai la possibilità di scegliere l'anonimato, vuoi mettere? niente nomi e niente foto. Questo mi sembra importante non tanto per noi adulti, che scegliamo di farlo, quanto per i bambini che si trovano loro malgrado protagonisti.

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  5. Io invece ho conosciuto una famiglia che ha accolto una delle tate: è tutto vero, putroppo!!

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  6. Oddio, anch'io come la Alta ammiro tantissimo le Tate, hanno curricula pazzeschi e ci sanno proprio fare! Che poi, se ci fate caso, le regole generali sono sempre le stesse e con un minimo di buon senso si potrebbero risolvere tanti problemi senza ricorrere alla tata.

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