venerdì 26 marzo 2010

Lotta all'entropia

"Prima che andassimo a vivere insieme tua mamma mi aveva venduto che tu sapevi cucinare, che cucivi e addirittura che sapevi stirare. Menzogne! Era pura campagna pre-elettorale, tu non fai niente di tutto questo. Lasci tutto in giro!!!".
"Non è vero, donna! Parli accecata dal disordine che regna sovrano in questa dimora! Pure tu non è che sei esattamente una casalinga perfetta, e non dimenticare che io sono l'unico che sa tenere in mano un ago, in questa casa!"

Nel nostro tre microlocali ogni giorno - ma soprattutto nel fine settimana, quando stiamo più tempo a casa e abbiamo più tempo per creare caos - si combatte una dura lotta contro l'entropia che alberga in ogni dove. E ogni tanto la situazione degenera e si arriva a litigare, come sopra. Spesso vengo colto dalla cosidetta "crisi desperate", che mi trasforma in un casalingo disperato, depresso e lievemente isterico. Ma capita raramente e sfortunatamente non è contagioso.
Lasciamo stare la camera dove dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) dormire quella Bassa. Lì ci sono i suoi giochi ed è giusto che ci stiano. Magari non dovrebbero essere sempre sparpagliati per il pavimento, ma tant'è.
Parliamo della microsala. Lettere e documenti vengono archiviati saltuariamente da quella Alta, nel frattempo si accumulano, accumulano e accumulano. Pigne di fogli, bollette non pagate e pubblicità (ieri per ritrovare la tessera elettorale si è mossa pure la troupe di "Chi l'ha visto"). Sulle sedie della sala di solito lascio o il pigiama o la tuta. Spesso anche le calze e, salturiamente, le mutande. Io lo chiamo "ordine creativo".
Microcucina: dopo che abbiamo mangiato sembra che sia passato l'uragano Katrina. La Bassa ha preso l'usanza di masticare i cibi e risputarli, e sovente li lancia in giro. Questo si somma al normale disordini di piatti e pentole da lavare, che io amo lasciare nel lavandino anzichè riporre in lavastoviglie. Fa più bohemien.
Camera nostra: il letto non viene mai fatto, se non 15 secondi prima di andare a letto, da me medesimo. Cumuli di vestiti giacciono sulle sedie, tanto che ultimamente mi viene da appoggiarli anche sul comò.
Bagno: ultimamente ho preso l'abitudine di non mettere i vestiti all'interno del cesto della lavanderia ma di lasciarli all'esterno. Mi sembrano facciano più "ambiente". Un po' come i cassonetti a Napoli dove si lascia l'immondizia fuori anzichè dentro.

13 commenti:

  1. NON VALE!
    Amico, hai descritto casa mia ... quando ci sei entrato?

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  2. caro nobilmantis, è bello non essere soli! finchè i servizi sociali non ci scovano...

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  3. Io ho perfino temuto che tu fossi mio marito...
    La parte dei vestiti ammonticchiati sulle sedie è tremendamente condivisibile, purtroppo...idem quella dei documenti...ehm...
    LaCherry

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  4. questo tipo di post mi consola parecchio... non quelle case perfette e sempre pulite dei miei vicini

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  5. temevo che gli effetti di questo outing potessero essere commenti indignati da parte di perfette donne di casa. tutta questa solidarietà mi da speranza!

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  6. se non fosse che hai troppi 'microlocali' mi sarei identificata anche io.. solo che noi avendo casa più piccola, abbiamo degli altimetri, come per la neve.. e per essere più originali ammonticchiamo disordine e quant'altro anche in altezza... tra un po' potrai farlo anche tu!
    e. ;-)

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  7. OUTING: hai detto bene! BRAVO!!!!

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  8. io temo le incursioni dei NAS!!!
    orgoglio disordinato

    ps fortunatamente siamo disordinati sia io che mio marito altrimenti non avremmo festeggiato neanche il 1°anniversario e invece abbiamo superato indenni (+ o -) anche la crisi del settimo e ci accingiamo a festeggiare felicemente l'ottavo, forse perchè a differenza nostra i nostri figli (6 e 5 anni) sono piuttosto ordinati...quindi lasciamo che ci pensino loro

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  9. @emanuelas: è un buon suggerimento, ma sai con la Bassa può essere rischioso...

    @orgoglio disordinato: dunque è geneticamente possibile che nascano dei figli ordinati da genitori disordinati? questo è di grande conforto, speriamo nelle generazioni future...

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  10. aspetta che la Bassa cresca; io ogni tanto assumo mio figlio (il 18enne) per campagne di pulizia profumatamente, è il caso di dirlo, pagate. Lui impara che il guadagno è fatica, ed integra la paghetta, io posso non muovere un dito, nascosta dietro ad intenti pedagogici.
    viva i figli!!!

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  11. cara mamma di 18enne, questo uso dei figli è interessante. Per ora la Bassa svuota solo la lavastoviglie e passa la scopa, però non pretende neanche un soldo! non credo che durerà molto...

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  12. Noi abitavamo prima in due, poi in tre ed anche in quattro in sessanta metri quadri di disordine...poi abbiamo sfondato il muro della cucina, abbiamo creato una terza splendida meraviglia ed ora viviamo in centoventi metri quadri di disordine...meglio camminiamo costantemente su un tappeto di giochi ammazzapiedi tipo gormiti, barbie e macchinine. Per i documenti, all'entrata ho posizionato cinque cassettini con le scritte: luce, acqua, gas, telefono, banca, così appena entrati paf! ammonticchiamo le bollette sopra i cassetti ed ora la pila sfiora il soffitto.

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  13. Cioè ma non ho capito: avete sfondato il muro della cucina appropriandovi così dei 60 metri quadrati del vostro dirimpettaio e raddoppiando l'appartamento?!?! ^__^!!! Se così fosse la trovo un'idea geniale, dovremmo farlo anche noi!

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