martedì 1 giugno 2010

Il vitello dai piedi di balsa

Domenica mattina.
Abbiamo ospiti a pranzo e la Alta sta cucinando quantità industriali di cibo che servirebbe a sfamare l'intero Burkina Faso per una settimana. L'ambizioso piano della mattina prevede di:
- terminare di cucinare (lei)
- riportare la casa in uno stato di ordine apparente (io)
- apparecchiare la tavola (io)
- uscire a fare un giretto (noi)
- rientrare per le 11.30 (noi)


Ai più attenti sarà già balzato all'occhio che si tratta di un piano chiaramente irrealizzabile. Soprattutto svegliandosi alle nove.

Ma noi, amanti delle missioni impossibili, decidiamo di aggiungere un ulteriore grado di difficoltà: lasciare la Bassa senza pannolino. Anche perchè dopo aver saputo che c'è un bambino di un anno che ormai da mesi è molto avanti sull'argomento grazie a un metodo chiamato "Elimination comunication", è chiaro che non c'è più tempo da perdere. E decidiamo di intervenire subito con un metodo da me inventato, ribattezzato: "spannolination competition". Il metodo consiste nel togliere il pannolino alla Bassa invitandola a dirci quando sente l'esigenza di espletare i suoi bisogni fisiologici. Anticipo subito che si tratta di un metodo che va perfezionato.

Dopo circa due minuti senza pannolino, infatti, la Bassa si fa la pipì addosso. Sul parquet. O meglio, sul mio parquet modello Iroko finito a cera.
Urge ripulire immediatamente prima che ci siano danni permanenti. Mentre il pavimento è bagnato quella Bassa ci corre sopra e scivola (l'immagine è quella classica dei film comici in bianco e nero, quando un tizio scivola sulla buccia di banana). La Bassa picchia la testa e ne segue dramma che evolve per i successivi 15 minuti (niente di grave, ma la ragazza ha una certa genetica tendenza alla drammatizzazione).

Finalmente rinfrancata, la Bassa va in cameretta a giocare. Dopo poco si sente un inconfondibile odorino sprigionarsi nell'aria. Ed è la fine, perchè è ancora senza pannolino.
Dopo aver di nuovo ripulito il tutto, decidiamo di rimettere il pannolino (il motto è: meglio tardi che mais).
In fretta e furia cerchiamo di sistemare la casa per l'arrivo degli ospiti, ovviamente rinunciando al giretto prepranzo (e anche all'ordine apparente. Apparecchiare lo facciamo dopo che sono arrivati...).
Consumiamo quantità pantagrueliche di cibo innaffiate da un vino "Primitivo di Manduria", il cui elevato tasso alcolico influirà sui successivi eventi.
Un ospite viene quasi ucciso da una lisca di branzino assassino e gli sforzi culinari della Alta naufragano miseramente di fronte all'importanza della vita umana.
Alla fine tutti sopravvivono e mi viene affidato il compito di preparare il caffè. Accade accidentalmente che, nel farlo, mi cada sui piedi un contenitore pieno di salsa tonnata. Che si sparge su tutto il pavimento. E così divento il vitello con i piedi tonnati della canzone di Elio ("vitello dai piedi di balsa, la tua storia è falsa").
Trascorro il resto della giornata cantando una delle più meravigliose canzoni della musica italiana:

«Nel boschetto della mia fantasia c'e' un fottio di animaletti un po' matti inventati da me, che mi fanno ridere quando sono triste, che mi fanno ridere quando sono felice, che mi fanno ridere quando sono medio; in pratica mi fanno ridere sempre, quel fottio di animaletti inventati da me.
C'e' il vitello con i piedi di balsa il vitello con i piedi di spugna e indovina chi c'e'? C' e' pure il vitello coi piedi di cobalto , c'e' il vitello coi piedi tonnati quattro ne ho inventati, sono gli animali della mia e della tua fantasia».

13 commenti:

  1. Una mia amica educatrice cinofila, incinta di qualche mese, durante la nostra ultima telefonata mi ha detto (testuali parole): "Non ho intenzione di costringere mio figlio in un fastidiosissimo pannolino di plastica! Se riesco a capire quando un cucciolo di cane sta per farla, capirò anche quando il mio cucciolo starà per farla! Così poi non avrò il problema di come togliergli il pannolino quando sarà più grandicello!".
    Geniale, non trovate?!

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  2. un grande in bocca al lupo alla tua amica!
    il suggerimento è effettivamente utile. potrei portare fuori a passeggio la Bassa alla mattina e alla sera per fare i suoi bisogni... così non sporcherebbe neanche il parquet! :-)

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  3. che domenica bestiale, nel boschetto della tua fantasia!!
    grazie per la citazione.. :-)
    per l'ingegnoso metodo 'spannolination competition' la bassa ne uscirà vincente sono sicura! forza, forza
    e.

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  4. :D che bella giornatina, più per noi che leggiamo che per te che l'hai vissuta ahahha :P

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  5. ...noi ce la stiamo prendendo comoda con il pannolino: 1. E' troppo comodo! 2. Anche quando lo becchi in tempo e lo piazzi sul vasino o sul riduttore del water... si blocca e non fa più nulla...
    Confido che arrivato all'asilo e confrontandosi con gli altri decida da bambino maturo quale sarà di poter fare anche egli da solo...
    Ma soprattutto Papà: non bisogna MAI fare esperimenti con degli ospiti in arrivo! ;-)
    LaCherry

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  6. gli ho tolto il pannolino quando aveva la veneranda età di 3 anni da poco compiuti. ha fatto un'unica pipì addosso poi ha capito e non l'ha più fatta che al posto giusto, sia di notte che di giorno! (so che alcuni avranno da ridire, ma va bene così)
    che fretta avete!
    l'unico, grande vantaggio, è il risparmio in denaro. coraggio e pazienza.
    maestra

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  7. sono i bimbi che devono decidere di togliere il pannolino non i genitori; consiglio tanta calma, che fretta c'è? attenzione a non stressarla, non c'è motivo, ciao , pat trimamma

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  8. Titolo: Un pasto tra Alti e Bassi.
    Sottotitolo: ogni rovescio ha la sua medaglia.

    Era ora! Finalmente! L’invito quadriennale è stato infine posto nei suoi dettagli e naturalmente accettato.
    Che cosa ci preparano di buono?. Ma … non so che dirti ... è tutta la settimana che quello Alto mi stressa al lavoro, perfino in bagno. Che cosa vi piace? Siete vegetariani? Lo mangiate il pesce? Se vi facciamo la pasta con i frutti di mare?
    Quindi c’è la pasta coi frutti di mare. E per secondo?
    Un problema alla volta, mi ha detto.
    Speriamo bene …
    Arriviamo in orario. Il luogo è bello e la palazzina è davvero molto chic. Hai capito quello Alto … e pensare che alle macchinette mette in scena tragedie pazzesche per scroccare un caffè..
    Alla porta siamo accolti da due splendidi sorrisi: uno molto Alto e uno molto Basso. Ciao Alta! Ciao Bassa! Che piacere conoscerti Bassa, lo sai che sei diventata una celebrità?
    Entro e mi fermo. Santi numi, è proprio vero … il parquet Iroko, quello scelto da papà Alto e che fa sempre la sua porca figura!!!! Mi inginocchio e lo bacio, venerandolo.
    Ecco che arriva quello Alto, dalla cantina. Ciao! Ma hai portato una macchina fotografica? Si, devo documentare tutto: sono in missione per conto del BLOG. Un fascio di luce mi illumina.
    Guarda laggiù ... il rubinetto modello Juventus, quello che perde sempre; ma allora esiste! E anche i graffiti della Bassa, sono dappertutto!! Non sono in una casa, sono in un autentico reliquiario.

    Prima di mangiare faccio una visita all’orto. Davvero molto bello! Complimenti: un piccolo capolavoro botanico degno di essere nominato nei manuali di alta agronomia.
    E ci sono anche le palle! Perfettamente sferiche. Me le immaginavo più grandi, lo sai?
    Finalmente si va a tavola! Uhmmm ..quanta roba buona … squisita questa salsa tonnata.
    Ehi Ex, non consumarla tutta, dopo mi serve! Va bene Alto (ma per che cosa?).
    Ecco la pasta. Penne alla panna e zucchine. Buone, meravigliose … ma la pasta ai frutti di mare? Sai EX, abbiamo cambiato idea. Vallo a capire, quello Alto!

    Al primo guaio ecco che spunta il magico asciugone. No … è davvero troppo! Scoppio a piangere, commosso. E qui commetto un errore. Un tragico errore. Non mi accorgo dello sguardo di intesa tra i due Alti. Alto, vai a prendere i Branzini, ne facciamo assaggiare uno a EX.
    Il resto lo sapete. Branzini geneticamente modificati per eliminare pericolosi spioni …
    Ma non ci riescono, almeno per il momento.
    Lo volete un caffè? Si, Alto, grazie.
    Sparisce in cucina. 1,2,3,4,5 … 10 minuti … che caffè laborioso … odo dei rumori e lo vedo spuntare coi piedi tonnati. Non faccio domande, penso a un rito propiziatorio della popolazione autoctona.

    (Continua … se il BLOG lo vuole .. voi volete?)


    Ah no, solo un paio di cose.
    1.
    Durante la passeggiata. Dopo pranzo, mentre la spina mi sta soffocando.
    Ma il Pivius dove abita?
    Lì … e lì .. e ancora lì.
    Ah.
    E lì?
    Sempre lui …
    AH. Ho capito, avrà una famiglia di 17/18 persone.
    No, una famiglia normalissima.
    Ah.
    Non domando più: adesso invidio.
    Quel posto potrebbe essere affittato per la prossima serie di LOST.
    2.
    Allora, Ex, ti piace la casa?
    Davvero bella, sai cosa mi è piaciuto di più?
    No.
    Le piastrelle del bagno e della cucina (non scherzo: sono fantastiche)
    E il mio meraviglioso parquet Iroko, quello che ho scelto io e che fa sempre la sua porca figura?
    Oh si, quello viene immediatamente dopo …

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  9. oh noooooooooo! il parquet irokooooooooo!!

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  10. exdirimpettaio.. che fortunato che è lei..ha potuto ammirare l'iroko, e la bassa e la alta..
    ma 'ste foto??
    ..lo sta per caso ricattando l'uomo dai piedi di balsa..ops, tonnati..??
    ;-)
    e.

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  11. Mi dispiace ma non posso divulgare foto. Pare che gli alti abbiano ordinato una partita di "PESCI PALLA", insistendo per riavermi questa vfolta a acena.
    Non so se accettare!!!
    Diamoci del tu, siamo tra amici qui nel blog ...

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  12. l'Ex Dirimpettaio (2)4 giugno 2010 alle ore 14:32

    Si, ammetto di essere un uomo fortunato. Mi sono salvato dalla lisca assassina!!!

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  13. okkei exdirimpettaio..
    vabene che sei fortunato, ma non la sfiderei sta fortuna..la lisca assassina potrebbe annidarsi ovunque..non potreste mangiare carne la prossima volta..??
    non si sa mai.. circospezione..!
    e.

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