lunedì 1 febbraio 2010

Le ultime parole famose

"Mi sembra di essere tornato indietro di anni. Io e te, incatramati sul divano a guardare la tivvù"
"Eh già. Ma non c'è neanche un film decente... guardiamo C.S.I. (da noi affettuosamente ribattezzato Selosai, ndr) che quando c'è quella Bassa non possiamo mai perchè tu dici che tutti questi morti ammazzati la impressionano"
"Sì, Selosai è il mio preferito. Poi guarda in questa puntata c'è Grissom, gli schizzi di sangue ad alta velocità sui muri... non manca niente"
"Mmmmh... sembra proprio di essere tornati indietro nel tempo. Anche la puntata sembra la stessa di anni fa..."
"Eh certo queste puntate si chiamano Selosai Anthology che è un modo simpatico per ripropinarti di nuovo tutta la serie"
"Però dobbiamo ancora sistemare la Bassa, non possiamo farla dormire tutta notte così"
"No? Perchè?"
"Perchè è vestita come questo pomeriggio, con un "comodo" completo gonna, calzemaglia e dolcevita che proprio non vanno bene come pigiama. E ha pure lo stesso pannolino di questo pomeriggio. Minimo minimo va insacchettata nel sacco nanna".
"Ma quella si è addormentata alle 8, in macchina, senza nemmeno mangiare nè bere il latte. Ora sono le 11 (ora in cui di solito si addormenta, ndr): le possibilità che si svegli sono altissime. Dobbiamo stare molto attenti nel cambiarla, dobbiamo essere veloci e delicati. Se si sveglia è LA FINE"
"Non ti preoccupare, donna, ci penso io" (regola numero uno del rapporto con le donne: sempre farsi vedere decisi e padroni della situazione)

Ora, voglio che sia messo agli atti che il mio era un piano PERFETTO. Si trattava di ripercorrere al contrario la normale procedura di tutte le sere: lei di solito si addormenta sul lettone, quindi io:
1) accendo la luce (che mica posso fare le cose al buio)
2) la sollevo e la appoggio sul sacco nanna
3) la insacchetto
4) la prendo in braccio
5) la porto nella sua camera e la deposito nel lettino

Questa volta, invece, dovevo portarla dal lettino al lettone, insacchettarla e riportarla in camera sua.
Solo che dopo avere acceso le luci e averla presa in braccio ho incrociato lo sguardo terrorizzato della mia coinquilina Alta che ha iniziato a urlare in silenzio (è un ossimoro, ma giuro che c'è riuscita). "NOOOOOO!!!! CHE ##O FAI?!?!!? METTILA GIU'''?"
A quel punto mi sono distratto e ho urtato un suo giochino con il piede
STOMP
O caz...
STOMP
Ma quanti giochi ha per terra!?!? Porcamiseria, non ci voleva.
Va beh, proseguo nel mio piano (Regola numero due: Portare avanti le proprie idee, anche se strada facendo sopraggiunge il sospetto che siano sbagliate). La porto sul lettone. E' in un limbo tra il sonno e la veglia. Io e la Alta andiamo in sala a litigare, io spiego le mie ragioni lei le sue.
Contro ogni previsione la belva si sveglia.
Ed è veramente arrabbiata. Ma proprio tanto.
Si butta per terra, inizia a urlare e disperasi.
Anche quella Alta è molto arrabbiata con me.
A un certo punto, la belva si placa bevendo un bibe di latte nelle braccia della mamma. Tutte e due mi guardano con uno sguardo cattivo...
Ma dico io, questo è il modo di venire ripagati dopo che mi sono offerto volontario per affrontare una situazione difficile?

7 commenti:

  1. L'anonimo dirimpettaio1 febbraio 2010 alle ore 12:34

    Uhm .. questa l'ho già sentita.
    "Non ti preoccupare, donna, ci penso io"
    Rispondi così anche alle tue colleghe e poi piomba l'APOCALISSE!!!!

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  2. Bluffare è la prima delle arti. Checcavolo!

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  3. Prof W. A. Plautmasch1 febbraio 2010 alle ore 19:35

    Buon giorno sig. BLOG.
    Quando successo è stato ampiamente analizzato in uno dei miei tanti best-seller: “Panico dal NULLA”. Se le vecchie generazioni sublimano la loro filosofia attendistica nel mantra “Hai ragione mia cara, come vuoi tu mia cara, sono assolutamente d’accordo con te mia cara …”, quelle giovani ancora risentono di un istinto primordiale tipico della razza maschile classificato come “istinto del maschio dominante”. Tutto ciò sfocia in reazioni che la moderna psicoanalisi tende a classificare come P.I. (Pericolose iniziative). Nella fattispecie, mio caro BLOG, lei è stato vittima della sindrome “Io TARZAN, tu JANE” che ha condotto ai risultati che ben conosciamo e che, se lo lasci dire, non potevano affatto essere diversi.

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  4. Un consiglio: mai svegliare il bimbo/a che dorme, altro che cane ....

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  5. Sì è vero, avete ragione. È stato un ingenuo errore dovuto all'inesperienza. Come sempre caro professore la sua saggezza mi illumina e mi guida. Dovrò comprare la sua opera omnia, il prima possibile!

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  6. ahahahah sembra di sentire IlMaritoIdeale....si cimenta ma poi impreca erchè non ci riesce ahaha

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  7. oddio, sto con le lacrime agli occhi!!!
    stavo leggendo cose vecchie per trovare consigli - o complicità - per la nanna...consigli niente, complicità tanta, ma ti giuro ho il mal di pancia dalle risate (rischiando oltretutto di svegliare la nostra belva che finalmente è crollata, stesa dalla tetta)

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